Quella che si aprirà il prossimo sabato 31 agosto per chiudersi domenica 15 settembre in Cina, sarà l’edizione numero XVIII dei Mondiali Fiba di pallacanestro. L’Italia ha preso parte – compresa questa edizione alla quale ci siamo qualificati battendo l’Ungheria venerdì 22 febbraio – a 9 rassegne continentali.
Niente fino al 1963 (la prima edizione dei Mondiali fu nel ’50), poi nel 1967, 1970, 1978, 1986, 1990, 1998, 2006 ed ora 2019. Tutti scrivono che manchiamo dal 2006, 13 anni, ed è vero sul campo, da quella edizione che si svolse in Giappone, quella dei 25 punti e della famosa schiacciata di Marco Belinelli contro gli Stati Uniti. Ma in realtà…
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Ma in realtà a quella rassegna giapponese partecipammo in virtù di una wild card che all’epoca creò anche non pochi dibattiti se fosse o meno il caso di accettarla. Alla fine chiudemmo al nono posto. L’ultima edizione alla quale abbiamo partecipato qualificandoci di diritto di quella di Atene 1998, una squadra che aveva come punte di diamante Carlton Myers, Gregor Fucka ed Andrea Meneghin. Passammo la fase a gironi dietro la Grecia, perdemmo il treno per le medaglie nei quarti di finale contro gli Stati Uniti battuti solo 77 ad 80. Poi vincemmo con la Lituania 76 a 71 ed accedemmo alla finale per il 5° posto dove la Spagna ci superò ancora per poco, 64 a 61. Ma quella era l’ossatura della Nazionale che sei anni più tardi e sempre in Grecia salì sul secondo gradino del podio dell’Olimpiade.
I nostri migliori risultati comunque ai Mondiali risalgono indietro nel tempo, agli anni ’70, a due finali per il bronzo entrambe perse: nel 1970 a Lubiana (oggi Slovenia allora Jugoslavia) contro l’URSS per 62 a 59 e nel 1978 a Manila nelle Filippine con il Brasile che ci battè 86 ad 85. Due quarti posti. Ricapitolando :due quarti posti, due noni, due sesti e due volte settimi.
L’edizione cinese vedrà la partecipazione di 32 squadre con gironi all’italia e poi eliminazione diretta. Sarà dura ma finalmente ci siamo.