Il basket è uno sport meraviglioso, dove una squadra dopo 5 minuti e’ in vantaggio 22-5 dando la netta sensazione di trasformare il match-clou della Serie A in un simpatico allenamento, poi durante la partita si addormenta facendo rientrare gli avversari con un break importante da cui si riprende, allunga e sembra aver chiuso la pratica sul +9 a 100 secondi dal termine. Invece alla fine si suicida letteralmente per un harakiri che ricorda sinistramente quello ben più eclatante subito dal Maccabi nel 2014 nei playoff di Eurolega.
Si può riassumere così la grande sfida tra prima e seconda in classifica , tra le due squadre più lunghe, profonde e forti: le due candidate a giocarsi lo scudetto in finale a giugno, salvo sorprese sempre possibili.
Brava la Reyer a non mollare dopo un inizio choc, con sulle spalle il peso dell’eliminazione europea nonostante la vittoria casalinga e con le classiche voci sull’allenatore che in Italia escono dopo due sconfitte in fila a qualsiasi livello, di qualsiasi sport. Figuriamoci se la seconda in classifica del secondo sport più importante poteva restarne immune.
Vittoria che da molto morale, e che in ottica playoff instilla nei cuori e nei cervelli orogranata che sì, l’Olimpia si può battere. E questo vale tanto, la convinzione è molto nello sport ad alto livello. Bella la mossa di De Raffaele di mettere Stone su James per oscurargli la vallata: missione riuscita anche se il metro arbitrale permissivo ha di certo aiutato. Io poi mi sarei aspettato anche il buon Bruno Cerella sulle piste del probabile Mvp dell’Eurolega….
Su tutti, le prove di Watt e Tonut. Il primo è stato una spina nel fianco nella difesa meneghina, nessuno è riuscito a limitarlo e a più riprese la mia mente (e quelle di molti altri) è corsa al maledetto infortunio di Gudaitis. Tonut invece ha giocato una partita tutta sostanza e pochi fronzoli, da leader silenzioso quale promette di continuare a rivestire infortuni permettendo. In certi frangenti la sua potenza mi ha ricordato quella del miglior Ale Gentile….
Sulla sponda milanese invece , premesso che ho capito poco le esclusioni di Jerrells e Kuzminskas, direi che nessun singolo si è elevato sugli altri dato anche il platoon system adottato da coach Pianigiani sui minutaggi. Io continuo a sostenere che gli italiani debbano giocare di più specie alla vigilia del doppio turno europeo. E poi, in queste partite non ancora da dentro-fuori sperimentare si può e si deve: troppo timido il tentativo di Burns da ala forte (che sarebbe poi il suo ruolo, en passant)
Comunque sia, KO che brucia perché in qualche modo riapre la lotta al primo posto ma in realtà le partite importanti per i campioni d’Italia saranno le prossime due. Trasferta a Madrid e a Desio con il Panathinaikos per una due giorni di fuoco che potrebbe decidere le sorti europee dell’Olimpia. Se in casa bisogna vincere per forza sarebbe bene provare a vincere anche a Madrid ma con il piano b di risparmiare energie in caso di malaparata.
Certo è che questa squadra per come è strutturata potrebbe essere benissimo capace di vincere contro il Real e perdere in casa con i greci. Giusto il tempo di archiviare questa sconfitta rocambolesca e via , verso altre avventure europee……
Ah, mi stavo scordando i miei pronostici: Real – Olimpia 94 – 86 Olimpia – Pana 75 – 84
Cristiano Garbin
@garbo75
Un ringraziamento a Alessandro De Giorgio per il materiale fotografico