Questo post contiene una serie di provocazioni. Al sistema che guida la nostra pallacanestro: Fip, Leghe e quant’altri hanno o si arrogano i diritti di dire e stabilire cosa è giusto e sbagliato. Partiamo dalla notizia di oggi mercoledì 20 marzo 2019, il comunicato della Federazione Italiana pallacanestro:
La Corte Sportiva di Appello esaminerà il reclamo d’urgenza della società ON Sharing Mens Sana Basket 1871, avverso il provvedimento del Giudice Sportivo Nazionale n.1405 di ieri 19 marzo 2019 di esclusione dal campionato di Serie A2, il prossimo 22 marzo alle ore 14:00 presso la sede federale di via Vitorchiano 113, Roma.
Ufficio Stampa FIP
20 marzo 2019
Come comunemente accettato la Mens Sana Basket è stata esclusa perché dopo aver rinunciato a giocare la partita a Legnano, domenica 17 ha schierato in casa una formazione interamente di Under 20 nella gara con l’Edinol Biella. Su questo il Giudice Federale ha rilevato la “palese alterazione della uguaglianza competitiva delle squadre in campo” – tutto il meccanismo dell’esclusione è in questo nostro post di ieri martedì 19 marzo – oltre ad altre imputazioni.
Ed ecco la prima provocazione: visto che in panchina c’era Paolo Moretti, capo allenatore della prima squadra della Mens Sana, perché la Federazione attraverso lo strumento della Giustizia sportiva, stabilisce che quella schierata da Siena non è stata la miglior formazione possibile da mettere in campo? Qualcuno sta dicendo che Moretti non sa decidere chi far giocare? Non è compito del Giudice federale.
Ed ecco le altre provocazioni/domande. Nel provvedimento non sembrano ricorrere gli elementi giuridici per l’esclusione di Siena. Primo: le inadempienze economiche con la Fip – rateizzate – scadono al 30 giugno di ogni anno. Dunque se non pagate comportano la revoca dell’affiliazione. Ma al 30 giugno.
Secondo: i lodi non pagati o pagati dopo i termini concessi dal Consiglio Federale. Questo comporta punti di penalizzazione che però si scontano nella stagione successiva a quella dei fatti. Quindi non sono motivo di esclusione dal campionato.
Terzo: la fidejussione che è stata escussa da Siena all’inizio di marzo. Ci sono 45 giorni di tempo per reintegrarla. Però passati 15 giorni dalla data dell’escussione sono previsti punti di penalizzazione, passati altri 15 giorni altri punti di penalità e dopo 45 giorni si arriva alla esclusione dal campionato. Solo che in questo caso i 45 giorni non sono passati. Dunque?
E’ stato forse fatto un provvedimento abnorme come si dice in ambito giudiziario cioè il giudice ha preso delle decisioni al di fuori dai poteri che gli sono consentiti dalle norme?
Quarto: perché un provvedimento così grave ed urgente è stato preso di martedì e non di lunedì? Il giorno di anticipo avrebbe consentito questo sviluppo: Siena presentava il ricorso entro le 24 ore come da regolamento cioè martedì. Il ricorso sarebbe stato esaminato giovedì e a prescindere dall’esito dello stesso, l’Ufficio tesseramenti della Fip avrebbe avuto il tempo di accettare gli svincoli dei giocatori ancora sotto contratto di Siena e gli eventuali nuovi contratti entro i termini utili per la prossima giornata di campionato. Col ricorso fissato alle 14 di venerdì 22 questo tempo non ci sarà.
Conclusione. Tutti – io per primo – concordiamo che l’obiettivo di escludere Siena dal campionato vada perseguito fino in fondo senza se e senza ma, senza deroghe e senza concessioni. Ma deve essere fatto nel modo giusto, secondo il diritto e le regole. Qualora il ricorso venisse respinto e la proprietà di Siena volesse ricorrere al Tar, potrebbero aprirsi scenari impensabili con eventuali conseguenze gravissime.
Quindi è stato o no fatto un pasticcio?
Eduardo Lubrano