Il Banco di Sardegna Dinamo Sassari ha vinto in casa dell’AX Armani Exchange Milano 93 a 79
“Spiegare la partita di oggi è fin troppo facile – ha commentato coach Simone Pianigiani dopo la sconfitta con Sassari -: avevamo il serbatoio sotto il livello minimo di energie. Era prevedibile, perché dopo aver speso tantissimo per giocarcela fino alla fine in EuroLeague, alla fine della competizione, con un po’ di delusione per quello che ci era sfuggito di un niente, ci siamo trovati anche un po’ frustrati. Oggi tutto questo si è sommato, abbiamo commesso errori evitabili all’inizio, poi loro stanno bene, hanno preso fiducia, e non abbiamo avuto l’energia per rimontare. Sapevo che sarebbe stato complicato, volevo ripartire le risorse tra tanti giocatori ma semplicemente in troppi erano con il serbatoio vuoto, per motivi che sono differenti. Adesso dobbiamo ripulirci la testa, rigenerare i singoli e poi rimetterci insieme come squadra. Le prossime settimane, potendo lavorare in allenamento, faremo tutto questo per arrivare ai playoff con un’identità precisa, come abbiamo fatto l’anno scorso. In EuroLeague noi abbiamo fatto quello che volevamo, un passo concreto in avanti, tangibile, riconosciuto: vedere per tanto tempo la linea dei playoff vicina ci ha spinto a provarci fino alla fine e così in fondo siamo arrivati spenti senza aver raccolto quel risultato. Ora però comincia una nuova stagione, quella che ci porterà ai playoff, dove non ci sarà da distribuire minuti o responsabilità, esperimenti da sviluppare o altro, dovremo solo andare in campoi e vincere le partite. Lavoreremo da subito per quello: spero di conservare il primo posto, ma è più importante mettersi a posto e sfruttare questo periodo al meglio perché so che lo scudetto lo vinci vincendo in trasferta. L’obiettivo primario era quello dall’inizio: da adesso in avanti giochiamo per centrarlo”.
Il commento a caldo di coach Gianmarco Pozzecco: “Abbiamo giocato la partita perfetta, ma non per tatticismo o per scelte tecniche: c’è una condivisione e uno spirito di squadra ci permette di giocare a Milano una partita stando avanti dall’inizio alla fine. Una cosa irreale perché vedi che i loro giocatori fanno canestro con grande facilità, ma noi -anche quando siamo arrivati a soli due punti di vantaggio- non ci siamo persi d’animo. Sembrava loro fossero rientrati definitivamente in partita invece questi ragazzi hanno un’anima e un cuore enorme. Immaginavo che Milano avesse preparato la partita per arginare Cooley, ma il ragazzo in questo momento è incontenibile: in più, in questo momento, vedo grande spirito di sacrificio da parte di tutti e il piacere di passarsi la palla. Una delle grandi chiavi di questo gioco. Li voglio ringrazio tutti, uno per uno. Stiamo vivendo una favola insieme a tutta la Sardegna. Mercoledì abbiamo un’altra partita decisiva nel cammino in Fiba Europe Cup e la vittoria di oggi è un segnale importante per me. Viviamo alla giornata, siamo cresciuti in modo esponenziale e vogliamo vedere quanti margini di crescita abbiamo ancora“.

un time out di Reggio Emilia
La Dolomiti Energia Trentino sbanca il PalaBigi e conquista la quattordicesima vittoria stagionale in Serie A: dopo 40′ di intensità e atmosfera da playoff i bianconeri vincono 80-84 sulla Grissin Bon Reggio Emilia e rilanciano le proprie ambizioni playoff con la sesta vittoria esterna in campionato, trascinati dai 42 punti segnati dalla coppia Marble-Hogue e da una difesa corale di grande energia nell’arco di tutta la gara. Devyn segna 13 punti nel solo terzo quarto e chiude con 25 (7/13 dal campo), tre rimbalzi e nove falli subiti in 28′ di gioco; Dustin invece dopo aver aperto il match con 11 punti nel primo periodo alla fine ha a referto 17 punti (7/11 da tre) e 2 recuperi in 26′ sul parquet. Decisivi nel finale anche Aaron Craft (8 punti e 7 rimbalzi) e Beto Gomes (9 e 7 rimbalzi). Il commento dell’allenatore di Reggio, Stefano Pillastrini
Maurizio Buscaglia coach di Trento ha detto:”Era una partita importante per noi e quindi il risultato è positivo, perché questo match non era ancora decisivo ma ci permette di aggiungere qualche mattone importante sulnostro posizionamento in classifica. Nel primo tempo eravamo proprio quelli che volevamo essere, abbiamo interpretato subito bene la partita e l’abbiamo indirizzata. Non lo abbiamo fatto nel secondo tempo con la stessa continuità, specialmente nel terzo quarto quando abbiamo concesso qualche canestro di troppo. Al momento giusto però siamo tornati attenti, compatti e pronti, e abbiamo giocato minuti di alto livello su entrambe le metà campo“.