Capo D’Orlando (ME), 12 aprile 2019 – Una gara che dovrà tenere ancora in piedi la speranza di potercela fare. E’ questo lo spirito paladino della Benfapp Capo D’Orlando che domenica scenderà in campo al PalaBianchini di Latina per la 13^ giornata del girone di ritono del campionato di Serie A2 Old Wild West.
Sarà difficile non pensare a cosa avverrà a 70 km. di distanza dal PalaBianchini, in quel del PalaLottomatica di Roma dove l’antagonista della Benfapp Capo D’Orlando, la capolista Virtus Roma per scarto di punti nel doppio confronto, riceverà la Givova Scafati ed a differenza dei paladini, scenderà in campo alle ore 19:15 per ragioni televisive (diretta del match tra Virtus Roma e Scafati su Sportitalia), quindi alle ore 20:00, quando presumibilmente sarà finita la gara a Latina, saprà se vincendo potrà essere direttamente promossa in LBA.
Ma coach Marco Sodini non ne sentir parlare di questo dettaglio, semmai pensare al match del PalaBianchini e come al solito stamane ha presentato la sfida a modo suo, presso la sala Stampa “Daniele Di Noto” del PalaSikeliArchivi.
«Penultima di stagione regolare a Latina. All’andata ci hanno battuto qui in casa, l’ultima a farlo al PalaSikeliArchivi. Sono forti, fortissimi, squadra profonda allenata benissimo da Franco Gramenzi. L’ha dimostrato anche per la lungimiranza tattica e la preparazione della gara d’andata, in cui noi abbiano avuto un black out di cinque minuti che ha compromesso la buona prestazione offerta fino a quel momento.
Possono schierare dieci giocatori, hanno aggiunto Matteo Martini e recuperato Fabi. Tavernelli è il metronomo, che gioca da playmaker, Lawrence, Fabi, Carlson, Allodi completano il quintetto, ma in realtà Cassese, Jovovic, Martini, Baldassarre e Pucci danno della alternative che permettono a Gramenzi di avere una rotazione ampia.
In casa hanno un rendimento altissimo: tirano col 50% da due e il 40% da tre, segnano 89.8 punti e hanno una valutazione di squadra vicina a 100. La chiave rispetto a questa partita è che in una squadra in cui vi sono tantissime bocche
da fuoco, più che la struttura di sistema, sarà importante limitare i loro uno contro uno. Latina è una squadra che produce pallacanestro nei primi secondi delle azioni e noi dobbiamo fermarli, dobbiamo essere aggressivi. E’ una partita che ci potrebbe dare la certezza matematica del secondo posto e tenerci in vita per la lotta al primo, indipendentemente dal risultato di Roma-Scafati. I ragazzi sono concentratissimi, hanno lavorato bene in settimana per cercare di limitare la doppia pericolosità di Latina. I pericoli principali sembrano Carlson, Lawrence e Fabi, ma non dimentichiamoci che la loro pericolosità interna è pari a quella perimetrale.
Dipinto di Frida Kahlo chiamato “Mosè” o “La nascita dell’eroe”. La Kahlo era surrealista, con una storia personale particolare. Mi interessa il fatto che nel dipinto c’è un eroe, che è un bambino. sul quale gocciola un altro feto. Mi piace parlare di eroi quando parlo dei miei ragazzi quest’anno. Nel costrutto archetipico dell’eroe vi è la presentazione di quello che è l’eroe, poi c’è un percorso all’interno del racconto in cui vi sono tante difficoltà che l’eroe deve affrontare. E mi viene di pensare immediatamente all’inizio dell’anno, quando sui nostri ragazzi ci sono stati dubbi, titubanze. La capacità di giocatori come Laganà, Bellan, Lucarelli, di superare queste critiche e le difficoltà per avere un rendimento costante che li ha portati dove sono oggi. A Capo d’Orlando stiamo lavorando perché tutti i giocatori possano diventare giocatori di Serie A. Noi li abbiamo resi consapevoli che loro possono fare questo salto. Sarà una partita da vincere di squadra, insieme, ma noi abbiamo dimostrato, a partire da Triche e Parks, i migliori giocatori del campionato, di non essere dieci dita di una mano,
ma due pugni che battono insieme.
Latina è un campo difficile. Noi vogliamo arrivare primi, finché non ci dicono che sarà impossibile. Andremo a Latina supportati dai nostri tifosi e questa è una grande vittoria per noi. A Latina daremo tutto, se sarà sufficiente saremo contenti, se non lo sarà guarderemo avanti in maniera positiva come abbiamo sempre fatto.
In settimana Laganà ha fatto un raduno con la nazionale Under 20, mentre Andrea Donda è tornato a Capo d’Orlando per proseguire la riabilitazione vicino ai suoi compagni. Sta facendo del lavoro completamente differenziato, i tempi di recupero per un intervento del genere sono piuttosto lunghi. Nel momento in cui abbiamo preso la decisione di farlo operare, essendo un grande investimento societario, abbiamo decisi di essere certi che lui possa rientrare riducendo al minimo le probabilità di ricaduta. Mi auguro che entro la fine della stagione riesca a ritoccare la palla insieme ai compagni, ma è molto più probabile che la proiezione sia per la prossima stagione.»
Ufficio Stampa Orlandina Basket – Redazione All-Around.net