Un 12° turno pre-pasquale in Legabasket – LBA che profuma sempre più di Playoff oltre che del cioccolato delle uova che si regaleranno in questi giorni come da consuetudine. Un ricchissimo piatto che come da tradizione e che vedrà dalle ore 20:15 il derby del triveneto con l’Alma Trieste che riceverà in casa l’Umana Reyer Venezia. Alle ore 20:30 poi in campo due derbies molto attesi: al PalaLeonessa la Germani Basket Brescia riceverà la corazzata AX Exchange Milano, quasi un’ultima spiaggia per la Leonessa mentre al PalaBigi un importantissimo derby della via Emilia tra Grissin Bon Reggio Emilia vs Segrafredo Virtus Bologna. Infine, alle ore 20:45 alla Vitifrigo Arena di Pesaro scenderanno in campo VL Pesaro e la lanciatissima Dinamo Sassari. Entriamo nel dettaglio.
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All’Allianz Arena di Trieste ecco una nuova gara che ha il sapore quasi della marcia trionfale della neo-promossa Alma Trieste verso il traguardo Playoff, in un contesto di pubblico come pochi in Italia in questo campionato. Un entusiasmo contagioso che spinge i biancorossi a dare sempre il massimo quando giocano in casa e sabato 20 aprile arrivano gli orogranata dell’Umana Reyer Venezia, con il secondo posto non del tutto in cassaforte e quindi che non possono distrarsi.
Ma questa Alma Trieste è in un momento magico, la quarta vittoria consecutiva nel match di domenica scorsa vs Reggio Emilia ha letteralmente gasato l’ambiente che, ad inizio stagione, era speranzoso in una salvezza tranquilla e che adesso pregusta una post-season con anche la possibilità di fare qualche vittima importante. Eugenio Dalmasson predica calma ma attraverso le parole di Goran Dragic è palese l’aria positiva che si respira, contagiosa quasi, nell’avvicinarsi al match di domani:
https://www.facebook.com/almapallacanestrotrieste/videos/1029990200534349/
In casa Umana Reyer Venezia c’è maggiore distensione dopo la vittoria in casa vs Cantù. Vittoria ok ma non arrivata in modo pulito e netto, anche forse per un pò di dabbenaggine da parte di Cantù ma le vittorie arridono a chi le vuole conquistare. Non è una banalità, è quello che alla fine fa la differenza. Ed adesso conta fare la differenza perchè bisogna mantenere la seconda piazza, costi quel che costi, dagli attacchi della Vanoli Cremona ma anche da parte di un’arrembante Happy Casa Brindisi, che sembra non aver voglia di fermarsi. Coach Walter De Raffaele ha presentato oggi la delicata trasferta di Trieste, ascoltiamolo:
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A Brescia c’è l’aria del #BigMatch, la prima volta della Germani Basket Brescia che ospita nel suo salotto l’AX Exchange Milano. L’anno scorso fu semifinale Playoff al PalaGeorge di Montichiari, oggi nel nuovo e sfavillante impianto è quasi l’ultimo appello per i biancoazzurri che, se vogliono parlare ancora di post-season salvando quindi una stagione al di sotto delle aspettative, non hanno alternative che vincere vs Milano. In questa occasione sarà la Giornata Biancoblu, quindi una giornata speciale per il pubblico bresciano che potrà stringersi attorno alla propria squadra, nel corso della stagione che doveva consacrare Brescia anche in Europa e che invece non potrà, incrociando le dita, nemmeno rigiocare i Playoff.
Ma la speranza in casa Leonessa è l’ultima a morire anche se c’è molta attesa per celebrare questa splendida giornata, che poi converge con il primo decennio del duo Bonetti-Bragaglio. A Milano invece un’altra settimana di lavoro, utilizzata per recuperare i giocatori più acciaccati (Mike James e Christian Burns soprattutto, ma anche Nemanja Nedovic, Jeff Brooks e Curtis Jerrells), l’Olimpia Milano va in campo per ovviamente consolidare il primo posto.
Per l’Olimpia Milano si tratterà della 60° gara ufficiale della stagione ed è anche la penultima trasferta prima di quella di Trento. Presenti molti ex nella squadra di Brescia: Luca Vitali, Awudu Abass e David Moss. Uno anche nell’Olimpia: Christian Burns. Domani potrebbe essere un match importante per Andrea Cinciarini che, servendo un solo assist raggiungerebbe Pierluigi Marzorati e con due supererebbe il leggendario playmaker canturino al sesto posto di sempre nella storia del basket italiano. Tra i primi cinque figura anche Luca Vitali, leader della classifica anche in questa stagione. Lo staff sceglierà domani mattina, dopo la seduta di tiro, il roster per questa gara, principalmente in base alle condizioni fisiche.
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Che tra Reggio Emilia e Virtus Bologna non corra buon sangue, sportivamente parlando, è risaputo. Furono proprio i biancorossi due anni fa, ad esempio, nell’ultimo match della regular season sempre al PalaBigi, a condannare alla retrocessione la Virtus Bologna in Serie A2, una vera e propria sciabolata in faccia ai tifosi bianconeri che han sofferto a lungo per quella debacle. Sabato 20 aprile la Grissin Bon Reggio Emilia potrebbe ripetersi non certamente condannando le V Nere ad una nuova retrocessione bensì, battendola, a non poter disputare i Playoff in un numero di percentuale negativa molto elevata.
Un derby emiliano che sarà dunque carico di tensione, con due squadre reduci da due sconfitte di fila a testa: i biancorossi di coach Stefano Pillastrini devono allontanarsi prima possibile dalle zone torride della bassa classifica, la batosta di Trieste non deve intaccare la fiducia di una Grissin Bon che però è normale abbia questi sbalzi, dovendo riassestarsi in campo per la quarta volta in stagione; i bianconeri hanno assorbito molto male la seconda sconfitta consecutiva in casa per mano della Happy Casa Brindisi. Molto duro coach Sasha Djordjevic nel dopogara con i suoi ma anche con se stesso, la domanda è se a questo punto non si sia assemblata una squadra forse poco difensiva, che deve sempre girare al 100% per battere gli avversari in attacco e che non può mai distrarsi più di tanto.
Le sue parole sono estremante chiare su come dovrà giocare domani la Virtus Bologna, eccole:
In casa Reggio Emilia si sente l’aria frizzante del derby. Stefano Pillastrini vuole la vittoria ma lo vuole tutta la squadra e l’ambiente perchè battere la Virtus Bologna è sempre un bell’andare.
“Partita importantissima vogliamo dare risposte dopo un match non buono come quello di Trieste. Abbiamo tantissime motivazioni, è un aspetto che non è neanche da prendere in considerazione, lo do per scontato. Giochiamo contro una squadra che avrà una Final Four di Champions League tra qualche giorno e questo ne dimostra il valore dell’organico. Inoltre, se non vincono sabato saranno fuori dai playoff, quindi anche loro avranno tanta fame di vittoria. Il loro obiettivo sarà quello di saltare addosso agli avversari con grande aggressività. Dobbiamo fare la nostra miglior partita di questo campionato: abbiamo lavorato con questo obiettivo. In difesa dovremo coniugare consistenza e concretezza senza però sbilanciare troppo il nostro assetto. Inoltre, da due partite a questa parte i nostri approcci alla gara, nei primi cinque minuti, sono stati costellati di palle perse: dovremo migliorare questo aspetto perchè ci condiziona per tutti i quaranta minuti. Infine, la nostra efficacia dipende molto dalla nostra solidità sotto i tabelloni ed è un aspetto che sicuramente farà la differenza. Sarà una partita che si giocherà e si vincerà più sulla consistenza che sui tatticismi”.
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Alla Vitifrigo Arena di Pesaro si chiuderà il 12° turno, quello di Pasqua. Umori contrapposti con la VL Pesaro reduce dallo schiaffone di Trento nell’ultimo quarto di gara dopo aver cullato il sogno della vittoria in casa dell’Aquila bianconera; euforia invece alle stelle per questa Dinamo Sassari finalista in FIBA Europe Cup – prima storica finale continentale – unita alla sensazione che Gianmarco Pozzecco abbia trovato gli equilibri offensivi di una squadra che macina gioco e punti. Ci sarà poi lo scontro tra lo stesso Pozzecco e Matteo Boniciolli, coach adesso a Pesaro ma che era il coach alla Fortitudo Bologna prima di lasciare lo scorso anno proprio per l’attuale coach della Dinamo, un pò di pepe su questa sfida.
Ecco le dichiarazioni del coach sardo:
“Voglio cogliere l’occasione della gara contro Pesaro per parlare di due persone a cui in quest’ultimo anno devo essere grato. Il primo è Stefano Sardara, perché la sua scelta di prendere un pazzo come me per allenare la sua squadra mi ha cambiato la vita. E dopo aver raggiunto una finale storica non posso non ringraziarlo. L’altra persona che devo ringraziare è Matteo Boniciolli, l’allenatore di Pesaro, perché fu lui a chiamarmi l’anno scorso all’indomani del suo saluto alla Fortitudo per dirmi che avrebbe suggerito il mio nome, nella convinzione che potessi essere la persona giusta per allenare la F. E questo non lo posso dimenticare, al di là della scelta che poi fece la società chiamandomi.
La partita di sabato mi vedrà di fronte a un uomo e a un allenatore che stimo tantissimo, perché è in assoluto uno dei migliori in Italia, uno dei pochi che hanno allenato all’estero e una persona intellettualmente a dir poco onesta.
Pesaro sta giocando bene, ha giocato una gara di grande livello a Trento, secondo me aveva la partita in pugno, aveva l’inerzia dalla sua ma poi si è fatto male Mark Lyons e di fronte a una squadra che non molla mai come Trento è difficile gestire certe situazioni.
Andremo ad affrontare una squadra che oltre a giocare bene è anche andata sul mercato a prendere elementi di grande livello come Dez Wells. Pesaro ha cambiato volto, per noi non sarà facile, giochiamo sempre con addosso la scimmia di dover vincere per rimanere attaccati al treno dei playoff. E’ un momento delicato, anche perché poi andiamo a giocare la finale di Coppa, i miei giocatori avranno tanto da lavorare senza la possibilità di rifiatare e senza potersi permettere cali di concentrazione. Dovremo essere bravi in questo”.
Forse è la gara più delicata dal punto di vista mentale fra quelle che avete affrontato finora, con una squadra che sta sotto ma lotta, avete una finale da giocare…
“Sì, è complicato, ma è anche vero che non vorrei essere nei panni dei nostri avversari perché – è giusto riconoscercelo – stiamo giocando una pallacanestro di altissimo livello ma soprattutto lo stiamo facendo con grande continuità e questo mi dà grande serenità. Fino ad ora avevamo 8-9 giocatori che contribuivano partita dopo partita in modo consistente e ieri abbiamo avuto anche segnali importanti e di grande fiducia come quelli giunti da Justin Carter e da Daniele Magro, che hanno giocato minuti di grandissima qualità e di altissimo livello. Questo mi può mettere un po’ in difficolta, sapete che a me piacciono le rotazioni corte, però mi dà anche la sicurezza di avere giocatori dietro che garantiscono una serenità in più, perché so che quando li metto dentro – come hanno dimostrato ieri – giocano in modo egregio. Quello che si è visto ieri mi ha reso davvero felice: vedere l’intera panchina gioire per la bomba di Carter insieme all’intero palazzetto è davvero una cosa straordinaria, lo spirito di squadra è incredibile, sta superando qualunque egoismo personale”.
Come è stata la notte dopo la vittoria e la conquista della finale di FIBA Europe Cup?
“Sono rimasto un po’ in Club House, poi sono andato con il mio staff a fare un giretto, abbiamo incontrato anche qualche giocatore e abbiamo fatto due chiacchiere. Niente di particolare, io non ho più l’età, lascio ai giocatori lo spazio del divertimento”.
Le dispiace un po’ non affrontare Varese in questa finale?
“Mi dispiace in modo esagerato, sarebbe stato il mio sogno affrontare Varese. L’allenatore di Würzburg, Denis Wucherer, ha giocato con me a Varese e mi fa piacere incontrarlo come allenatore, so anche che è molto bravo. Ma voglio vendicare Varese, questo è quello che chiederò ai miei ragazzi”.
A Pesaro invece si vive con attesa intensa il match di sabato 20 aprile contro una degna avversaria come la Dinamo Sassari, perchè comunque occorre vincere per allontanarsi dalla zona torrida di classifica. Obiettivo, dimenticare Trento ma senza dimenticare quanto di buono fatto alla BLM Arena almeno sino al 30′ di gioco. Il viceallenatore della Vuelle Paolo Calbini ha presentato il match dall’ottica biancorossa: