Facile lasciarsi prendere dalla retorica “Roma ha vinto” è una frase del film Il Gladiatore, che celebra l’epica dell’antichità imperiale della Capitale. Senza esagerare ma prendendo quella frase ad esempio e dicendola con un sospiro di liberazione : “La Virtus Roma ha vinto il campionato di A2 del girone Ovest ed è promossa in Lega A per la stagione 2019-2020“. Punto e a capo.
Axpo Legnano-Virtus Roma 83 ad 88 dopo una partita difficile, nervosa, che gli uomini di Piero Bucchi ( all’ennesima promozione dalla A2 alla A dopo Rimini, Napoli, Brindisi) hanno messo definitivamente dalla loro parte solo nel terzo quarto.
Perchè nei primi due tempi Legnano ha opposto una resistenza al limite del possibile ed anche oltre, priva com’era di Laganà, Bozzetto ed all’ultimo anche di Charles Thomas. Allora il coach lombardo, Alberto Mazzetti ha ordinato una zona che proteggesse il canestro dall’abilità di Sims e compagni lasciando molti tiri aperti da fuori. Che quelli di Roma non hanno saputo sfruttare pur attaccando bene la difesa dei cavalieri di Legnano con l’uso del post alto, Sims, che ha distribuito bene il gioco. Il problema è che i tiratori romani non hanno fatto canestro da tre e la difesa ha concesso moltissimo ad un Anthony Raffa scatenato ed alla sua fantasia nel mettere in ritmo i compagni di squadra. Il 42 pari alla fine dei primi venti minuti raccontava proprio questo: la voglia di vincere di Roma, l’orgoglio di Legnano padrona di casa e la rabbia di Chessa e compagni nel non riuscire a liberarsi di una squadra tanto più debole.
Perché qualcosa cambiasse si è dovuto attendere la metà del terzo quarto quando Nic Moore rimesso in campo dopo i tre falli dei primi due quarti, ha preso la squadra in campo ed ha iniziato a distribuire assist al seguito di un paio di canestri di Sims che hanno suonato la sveglia. Il play di Roma ha acceso Alibegovic e Landi ed il terzo periodo si è chiuso con la Virtus avanti di 10, 56 a 66 con un parziale di 14 a 24 al quale hanno partecipato anche Santiangeli e Chessa.
La festa dell’attacco capitolino è continuata nell’ultimo periodo fino al 64-81 siglato ancora da Alibegovic a metà quarto. Qui la Virtus ha un pò frenato e Legnano ha ripreso fiato con le iniziative di Raffa, Serpilli e Ferri, ma senza mai impensierire gli avversari che hanno controllato il finale prima di dare il via alla festa. Una vittoria sudata ma anche per questo più bella a coronamento di una stagione condotta sempre in testa e sempre con ben chiaro l’obiettivo finale. La Virtus torna dove è giusto che sia vista l’importanza della città, la forza del movimento, il palazzo dello sport e quello che può – se ben gestita – portare al movimento della pallacanestro italiana.
Piero Bucchi
“Quando 13 mesi fa ho preso la squadra in mano eravamo sul baratro della serie B ed era difficile anche solo parlare di promozione. Abbiamo fatto un grande lavoro perché questo è un gruppo di ragazzi straordinario che sa lavorare molto bene in palestra a maggior ragione perché sappiamo di non essere così tanto più forte degli altri. Sono molto contento ed emozionato“.
Aristide Landi
“La nostra forza è stato il gruppo, dentro e fuori del campo. Siamo stati sempre insieme e questo ci ha aiutato tantissimo neì momenti di difficoltà. E poi il vantaggio di avere Piero Bucchi, uno che tratta tutti allo stesso modo, e tutti si sentono importanti allo stesso modo. E’ un vincente”.
Roberto Prandin
“Certo che dopo la promozione con Trieste dello scorso anno e quella di quest’anno con Roma spero di essere considerato un talismano portafortuna. Quest’anno quando sono arrivato a Roma mi ha colpito subito il talento della squadra e la convinzione nel raggiungere l’obiettivo ed anche se abbiamo avuto qualche difficoltà siamo stati davvero bravi“.
Gli highlights