Le vittorie più importanti nella 13^ di ritorno in serie A sono quelle di Trieste su Venezia, di Sassari a Pesaro e di Cremona su Brindisi che consentono alle vincitrici di consolidare o fare un bel passo avanti nella griglia playoff. Con tre giornate al termine della stagione regolare ancora in tante ambiscono ad un posto tra le migliori otto e Brescia, Virtus Bologna e Cantù hanno alimentato questa speranza vincendo su Milano, Reggio Emilia e Varese. In coda Pistoia spera nelle ultime tre giornate per agganciare Pesaro e Reggio Emilia ma una delle due deve superarla.
Nel 143esimo derby tra Pallacanestro Cantù e Pallacanestro Varese, ad imporsi è l’Acqua S.Bernardo allenata da coach Nicola Brienza, alla nona vittoria su dodici partite disputate nel girone di ritorno. Di seguito le analisi dei due allenatori nel post gara. Attilio Caja, head coach di Openjobmetis Varese: «Oggi è stata una delle poche giornate del campionato in cui abbiamo subito tanto dentro all’area. I numeri a rimbalzo sono eloquenti, 47 a 29 per loro. Cantù ci ha sovrastato. Abbiamo fatto la nostra migliore pallacanestro nel primo tempo ma loro sono rimasti in partita. Anche in difesa abbiamo fatto molto bene. Abbiamo tenuto Gaines, loro capo cannoniere, abbiamo fatto bene anche su Blakes e Carr. Tuttavia, abbiamo subito tanto dentro all’area da Jefferson e da Stone. I rimbalzi hanno sempre permesso a Cantù di rimanere in partita. Nel secondo tempo, Scrubb, che era il nostro punto fermo, è sceso di livello e gli altri esterni non sono stati in grado di tenere banco. Cain è un eccellente giocatore ma abbiamo comunque fatto fatica lì sotto perché Jefferson è sicuramente il miglior centro del campionato. Abbiamo fatto un buonissimo primo tempo, meno bene nel secondo, dove sono usciti i limiti della squadra. Cantù oggi ha avuto 5 stranieri in doppia cifra, noi 2. Queste cose fanno la differenza».
Nicola Brienza, head coach di Acqua S.Bernardo Cantù: «Siamo contenti per la vittoria. Portare a casa il derby, dopo averne persi quattro consecutivi, oggi era davvero la cosa principale. Volevamo conquistare il “Pianella”, per citare uno dei cori dei tifosi, e ci siamo riusciti. All’inizio siamo partiti un pochino contratti, soprattutto in difesa. Scrubb ci ha creato diversi problemi in difesa nel primo tempo, poi però, fortunatamente, siamo riusciti a limitare la situazione, rimanendo , difensivamente parlando, abbastanza in controllo di quello che Varese ci proponeva. Quanto all’attacco, nel primo quarto abbiamo fatto male. Non siamo mai riusciti a mettere in pratica quello che avevamo preparato in settimana. C’era molto nervosismo e questo ci ha condizionato. Decisamente meglio, invece, nel secondo tempo. Con Varese se non fai bene due azioni di fila non stai in partita ma per fortuna ci siamo rimasti. Questa sera per noi era importante e fondamentale vincere, in casa nostra. Sono molto contento per i singoli. Carr, oggi, ha giocato una partita da giocatore importante. Stone ci ha aperto la strada ed è un giocatore che, se continua così, ha grandi prospettive di miglioramento. La Torre si sta ritagliando un nuovo ruolo. Siamo partiti con una difesa forte su Avramovic, salvo poi spostarla su Scrubb. Andrea marca sempre i giocatori più forti delle squadre avversarie e difensivamente riesce sempre ad essere decisivo. Crandosi questo ruolo può davvero regalarsi dei minuti veri in campo. Essendo stato un grande prospetto italiano per anni, il fatto che ora riesca a stare in campo così, per noi è davvero un’ottima cosa».

Cremona-Brindisi
La Vanoli festeggia la Pasqua regalandosi la matematica partecipazione ai playoff, blindando il terzo posto in classifica e agganciando Venezia al secondo. Il tutto al termine di una partita, quella del PalaRadi, che l’ha vista prevalere nei confronti di un’ottima Happy Casa Brindisi con il punteggio di 93-86. I biancoblu, dopo un primo tempo in cui hanno subito l’energia di Brindisi, escono alla distanza grazie a una ritrovata fase difensiva che permette loro di regalarsi buone opportunità offensive in transizione. Il commento di coach Meo Sacchetti
https://www.facebook.com/VanoliBasketCremona/videos/527308574340441/

Luca Campogrande – Sidigas Avellino
Torna a sorridere la Sidigas Avellino, autrice di una bella prestazione corale nel penultimo incontro casalingo della Regular Season: al termine dei 40′ di gioco i biancoverdi hanno la meglio sulla Fiat Torino per 109-82. Buona prova di Luca Campogrande, che chiude a quota 16 punti (2/2 da due, 4/9 da tre e 14 di valutazione). Nota di cronaca: da quando abbiamo avuto quella polemica con il DS Nicola Alberani, l’Ufficio Stampa di Avellino ci ha tolto dalla mailing list… Roba da ridere, che dimostra la voglia di censura in chi non sa dialogare con gli altri. Ovvio che per noi non cambia nulla e continueremo a scrivere della formazione irpina.
Ad esordire nella conferenza stampa postpartita è proprio l’ala capitolina:
“Partita importante per noi, ci voleva per riscattare questo finale di stagione. Adesso ci attendono altre tre partite ancora più importanti e che affronteremo come delle finali, mettendo il massimo impegno possibile, come abbiamo fatto oggi sin dall’inizio.
L’esordio stagionale è stato difficile, con l’infortunio che mi ha tenuto fuori tre mesi ma adesso posso solo fare del mio meglio e mettere in atto gli insegnamenti del coach. Dobbiamo restare uniti, caricarci e mettere tutti nelle condizioni di rendere al meglio delle proprie possibilità. Dobbiamo trasformare la pressione in energia positiva“.
è poi coach Maffezzoli a prendere la parola:
“Sapevamo che era facile distrarsi con tutto quello che si è letto durante la settimana, invece siamo stati bravi a non approcciare in maniera soft alla partita, tuttavia dobbiamo ancora imparare a trasportare il lavoro svolto durate la settimana nei quaranta minuti di gioco. Oggi ci prendiamo i due punti ma non sono assolutamente contento del lavoro nella metà campo difensiva: abbiamo molto ancora da lavorare. Avremo bisogno di tutti per le prossime tre partite: dovremo essere tutti dalla stessa parte. Tentiamo di essere tutt’uno con il pubblico che, nonostante la stagione non facile e i risultati non sempre sperati, non ci ha fatto mai mancare supporto e calore.
L’infortunio di Caleb Green ha dato un’altra opportunità ad Ojars Silins, proprio nel ruolo in cui forse può rendere di più. Riguardo Patric Young, umanamente parlando è davvero ammirevole il modo in cui ha affrontato tuttoo quello che gli è capitato: è tornato dopo settanta giorni di stop senza mai saltare un allenamento e, anzi, fermandosi a svolgere dopo ogni seduta del lavoro extra. Era impossibile per me non dargli una chance oggi e sono contento sia dei suoi venti minuti di impiego che del fatto che lui avesse voglia di giocare di più: ora deve tornare alla sua migliore forma ma sicuramente ci dà tantissimo in termini di energia. Difficilmente riesco a spiegare quanto sia grande la sua voglia di tornare ad essere il giocatore che era e tutte le cose positive adesso dobbiamo tenercele strette. Ho trovato gande disponibilità anche in Ariel Fillloy, che sta tornando progressivamente ad essere il giocatore che tutti conosciamo e di cui abbiamo bisogno“.
Paolo Galbiati, allenatore di Torino ha invece detto : “Vorrei cominciare facendo i complimenti ad Avellino. Purtroppo tutti sanno dei problemi di infortunio che abbiamo avuto in settimana. Oltre a Poeta e McAdoo abbiamo perso anche Portannese. Mi dispiace molto per la prestazione perché siamo venuti qui comunque per competere. Vorrei ringraziare di cuore e scusarmi con i nostri di tifosi che ci sostengono sempre”.

Trieste-Venezia
E’ quarto posto per la Pallacanestro Trieste: travolgente la prestazione dei biancorossi all’Allianz Dome di Via Flavia, con la seconda della classe Reyer Venezia che cade 104 – 85, dopo una partita più che pirotecnica. I commenti di Eugenio Dalmasson allenatore dell’Alma Trieste
https://www.facebook.com/almapallacanestrotrieste/videos/422807975187227/
Walter De Raffaele, coach Umana Venezia
La parola chiave è “insieme”. Lo aveva detto alla vigilia, coach Djordjevic, e la sua truppa lo ha ascoltato, dimostrando che davvero il focus sulla pallacanestro è ritrovato. Il PalaBigi, stregato da anni per la V nera, è conquistato, GrissinBon-Virtus Bologna 81-89, e la Segafredo può ancora coltivare la sua rincorsa ai playoff. La forza di gruppo si è vista nei momenti felici, ma anche e soprattutto nella reazione all’assalto che aveva riportato sotto Reggio Emilia, forte di un parziale di 14-0 nel terzo quarto, fino al 50 pari. Passata la paura, Bologna ha saputo riorganizzarsi, ha ripreso in mano la gara e l’ha portata a casa. Controllandola nell’ultimo quarto, fino ai secondi finali, grazie al gruppo ma anche alle luci accese sopra la testa di capitan Aradori e Filippo Baldi Rossi, protagonisti assoluti nel momento in cui bisognava uscire dalle sabbie mobili. Bologna vince, convince e guarda alla classifica, che ancora permette di pensare a un posto tra le prime otto, di qui alla fine. Il commento del padrone di casa Stefano Pillastrini
Ed ecco coach Sasha Djordjevic