Come ,o scorso anno: in gara 5 a Venezia tra Umana Reyer e Passalacqua Ragusa le siciliane hanno vito di nuovo, 76-82, ed hanno staccato il biglietto per la finale con il Famila Wuber Schio in programma dal 1 maggio prossimo.
Quest’anno l’impresa è stata più clamorosa – forse – dello scorso anno perché le ragazze di coach Recupido sono risalite dal 2 a 0 col quale Venezia aveva aperto la serie vincendo le prime due in casa per poi farsi raggiungere sul 2 pari in Sicilia. E poi sabato 27 aprile, il patatrac anche se come al solito è stata una grande partita.
L’inizio di Ragusa è stato fulminante: 0-10 guidato da Hamby e Harmon e primo quarto perfetto per le iblee che hanno messo punti a piacimento, segnandone 33 in 10′, e chiudendo sul +20. Nel secondo periodo Kuster e Hamby hanno siglato il +27 della formazione biancoverde con Venezia in chiara difficoltà: la formazione di coach Liberalotto è stata tenuta viva dalle iniziative di Carangelo e da una tripla di Steinberga, ma il punteggio a metà gara recitava un eloquente 35-56.
Nel terzo periodo la Reyer è entrata in campo col massimo sforzo per rimontare: Steinberga e Sanders sono state protagoniste nel parziale di 9-0 che ha riportato la squadra di casa in partita, e nel finale del quarto cinque punti di fila di Carangelo hanno riportato le venete sotto la doppia cifra di scarto, 59-68.
L’ultima frazione è stata una battaglia: Venezia è tornata a -8 con De Pretto, ma Hamby l’ha ricacciata indietro. Gorini ha firmato il 70-78, ma più volte la squadra di casa ha sprecato la possibilità di riavvicinarsi. Ci ha provato Chicca Macchi con la tripla a 43″ dalla fine, ma era tardi per la Reyer e nel gioco del fallo sistematico Ragusa ha legittimato l’accesso alla Finale Scudetto,.
Che sarà di nuovo Schio-Ragusa proprio come l’anno scorso e come nel 2014 e 2015 (sempre con Schio vincente).
Per le siciliane solita prova maiuscola di Hamby, 25 punti e 9 rimbalzi, ottimo supporto di Kuster (15), Harmon (12) e Cinili (10); a Venezia non bastano 19 punti e 12 rimbalzi di Steinberga e 18 del capitano Carangelo. Il tabellino