Roma, 27 aprile 2019 – Una gara che non conta nulla ma che serve solo (e non è poco di questi tempi), a festeggiare ulteriormente il cammino delle due squadre vittoriose nei rispettivi gironi nella stagione regolare della Serie A2 ad Est e ad Ovest. Questo è l’incipit del match che vedrà domani contrapposte Virtus Roma e Fortitudo Bologna nella Gara1 della Finale LNP al PalaLottomatica di Roma, il titolo cioè che assegna lo scettro di regina della Serie A2 ma che non assegna alcunchè alla vincente se non la gloria di essere arrivata davanti all’avversaria.
Poco da scrivere nel senso tecnico del termine se non che almeno i tifosi capitolini, considerando che la Virtus Roma ha festeggiato la sudata promozione in Legabasket sabato scorso in quel del PalaBorsani di Castellanza vs l’Axpo Legnano (e non senza qualche piccolo patema…), potranno applaudire dagli spalti per l’ultima volta gli artefici dell’impresa, perchè di questo si tratta. Artefici sul campo come i giocatori; artefici fuori dal campo come lo staff tecnico della Virtus Roma ma anche quelli che lavorano dietro le quinte per far sì che coloro che sgobbano in campo lo facciano nel miglior modo possibile.
Una sana e bella festa come mai vissute prima della lunga storia della Virtus Roma, eccezion fatta per lo scudetto del 1983, per la Coppa Campioni del 1984 e per la Coppa Intercontinentale dello stesso anno e per le due Coppa Korac, la prima nel 1986 e l’ultima nel 1993, e la Supercoppa italia nel 2001. Se lo merita anche questo pubblico che da sempre è vicino a questi colori, ridottosi in questi anni a mò di riserva indiana per via delle scelte strategico-gestionali spesso errate e mai condivise da parte della presidenza incarnata nel suo factotum Claudio Toti, che dicono oggi i bene informati molto vicino al passaggio delle consegne definitiva alla guida del club.
Sarà quindi la fine di un’era e forse l’inizio di una nuova fase della storia della più gloriosa squadra della Capitale d’Italia? Sarà un’estate abbastanza intensa quella che ci apprestiamo a vivere, anche perchè di cose da fare questa dirigenza o chi verrà ne devono fare molte, ma almeno questi saranno happy problems, come dicono gli inglesi, come quelli che domani dalle ore 18:00 dovrà gestire il principale protagonista della cavalcata vincente nel girone Ovest, ovverossia Piero Bucchi, in Gara1 al cospetto del suo giovane antagonista Antimo Martino, coach della F Bolognese ed una vita da secondo proprio quì alla Virtus Roma e da tre anni head coach prima a Ravenna – eliminando ai Playoff proprio la Virtus Roma al primo turno – e quest’anno appunto all’ombra di San Luca.
Lo spettacolo almeno è assicurato sia domani che per il ritorno, il 1° maggio al PalaDozza della citta felsinea, perchè le due squadre vorranno certamente battersi per superarsi vicendevolmente come già visto al PalaSavelli di Roseto, in occasione della semifinale di Coppa Italia LNP lo scorso 4 marzo. Nelle Marche quasi due mesi fa ci fu una bella Virtus Roma che tenne testa alla più accreditata avversaria per quasi 15ì di gioco (non si offende nessuno se scrivo che la Lavoropiù Bologna sia più forte dell’Urbe?), poi venne un fisiologico calo fisico ed i biancoblu ebbero la meglio dall’alto della classe dei suoi gioielli come Maarten Leunen, Carlos Delfino (all’epoca arrivato da poco in Fortitudo), e Kenny Hasbrouck, coadiuvati da Capitan Mancinelli e Giovanni Pini più Guido Roselli. Oh, non cito Marco Venuto (ex-Leonis), Daniele Cinciarini (un ex del tempo che fu), Matteo Fantinelli ed Andrea Benevelli perchè, come potrebbe constatare chiunque, un roster così denso di qualità ed esperienza (soprattutto), non poteva che vincere il proprio girone con tre turni d’anticipo.
La gara di domani quindi sarà da vivere con logica spensieratezza da parte dei ragazzi di Piero Bucchi, a partire da quelli che han sentito ed avvertito la pressione del dover vincere a tutti i costi e che stava per costare caro. Ci saranno dei bei duelli in campo ma conteranno le motivazioni e se la Fortitudo Bologna è oramai in vacanza da un pò, sono certo che la Virtus Roma non darà mentalmente il massimo che sarà comunque pronta a dare battaglia con i suoi Henry Sims (confermato già per il prossimo anno), e Nic Moore, quest’ultimo fondamentale per mettere più ritmo in attacco. Sono personalmente molto curioso d’osservare la crescita di Amar Alibegovic al cospetto di gente come Mancinelli, Leunen e Pini oppure come terrà a bada Daniele Sandri, altro giocatore in odore di rinnovo per la prossima stagione e non presente al PalaSavelli, il duello magari con Mister Tre Promozioni Guido Roselli (Torino, Virtus Bologna ed oggi Fortitudo Bologna), o vs Daniele Cinciarini.
Vedremo, allacciate le cinture e portate i vessilli domani, applaudendo tutti e buon match anche dopo aver letto le parole di coach Piero Bucchi:
«È stato bello ritrovarsi con i ragazzi dopo il risultato acquisito, ovviamente con grande soddisfazione; ora ci sono queste queste due partite ravvicinate nelle quali dovremo trovare la giusta concentrazione. La Fortitudo è una squadra molto completa che nelle ultime stagioni ha inserito i giusti innesti ed ha costruito, quest’anno, una squadra molto equilibrata di gran talento e di esperienza che ha legittimato la vittoria del campionato con grande anticipo. Sarà una partita difficile, entrambe abbiamo già raggiunto l’obiettivo stagionale ma sarà anche un modo per presentarci davanti al nostro pubblico dopo la promozione».
Fabrizio Noto/FRED