Un anno fa – era il 5 maggio – Schio e Ragusa finaliste scudetto come adesso – erano nella stessa situazione: dopo le prime due partite la squadfra veneta era in vantaggio 2 a 0. Finì alla 5^ con la vittoria del Famila. Ieri sera, venerdì 3 maggio la squadra della provincia di Vicenza. ha battuto la la Passalacqua Ragusa col punteggio di 65-47.
Inizio dominante per la squadra di casa che realizza ben sette dei primi otto tiri dal campo: dall’altra parte per Ragusa tanti errori, tra palle perse e tiri sbagliati, lo svantaggio per le iblee lievita di minuto in minuto, sino al 23-4 a fine primo quarto. Dopo il primo riposo, Lavender realizza il gioco da tre punti per il +22, dall’altra parte rispondono Kuster e Hamby ma Schio dilaga con trovando in contropiede con Gruda addirittura un roboante 34-8 di vantaggio dopo 15′ di gioco. Il problema principale di Ragusa, al di là delle difficoltà difensive contro l’ottima esecuzione avversaria, è l’attacco con appena 17 punti realizzati nella prima metà, due allo scadere con un’ottima giocata di Hamby a rimbalzo offensivo per un passivo di -21 all’intervallo.
Anche al rientro in campo il ritmo di Schio è forsennato, Dotto e Quigley la portano sul sul 46-20 con due triple che colpiscono Ragusa. La squadra siciliana annaspa contro la maggior energia avversaria, ma trova comunque una reazione d’orgoglio ad inizio ultimo periodo con l’esperienza di Gianolla e la voglia di Cinili e poi Romeo per tornare a -14 (53-39). Troppo tardi però per le ospiti, Schio risponde subito con Quigley (da tre) e Lavender, ristabilisce le distanze e vola verso la vittoria. 2-0 per le “Orange”, su cui c’è l’impronta di Lavender, 21 punti e 8 rimbalzi, e del trio in doppia cifra Dotto-Quigley-Gruda; Ragusa ha 13 da Romeo e 10 da Gianolla. La serie ora si trasferisce al PalaMinardi di Ragusa, martedì 7 maggio alle ore 20.45 Gara 3.
“Abbiamo avuto un impatto pessimo – commenta coach Gianni Recupido della Passalacqua – ci siamo arresi senza nemmeno lottare, e non c’è spiegazione tattica, probabilmente ce n’è una psicologia che andrà approfondita. Questo impatto pessimo poi ha influito su tutto il resto, loro ovviamente sono state bravissime, e dunque complimenti a loro. Possiamo rialzarci ma deve cambiare qualcosa nella nostra testa, perché con la testa di oggi non c’è la possibilità di ribaltare niente, dobbiamo ritrovare noi stessi e spero che in casa lo si riesca a fare. Ovviamente c’è da ricostruire l’aspetto mentale. Sicuramente l’errore più grosso è che non ci siamo scrollati di dosso la grande occasione persa in gara1. Nei playoff vinci e devi resettare, perdi e devi resettare. Ci siamo portati le scorie della partita persa in gara1 e così abbiamo regalato gara 2 e questo è stato stupido. Ringrazio i nostri tifosi per avere fatto questa traversata dell’Italia, e mi dispiace che abbiano visto la squadra non lottare come avrebbero meritato, ma non si voleva mancare di rispetto a loro. Sono sicuro che nelle partite in casa sapremo dimostrare quanto ci teniamo”.