Nel penultimo turno di Legabasket – LBA ormai siamo al rush finale, ogni gara è determinante ed i punti messi in campo pesano come non mai! Per garantire una certa regolarità di questa fase così delicata del campionato (nonostante si sia già disputato l’anticipo il 25 aprile scorso tra Germani Basket Brescia e Segafredo Virtus Bologna in programma in questo turno, per consentire ai felsinei di disputare le Final Four di FIBA Basketball Champions League ad Anversa…), tutte le gare andranno in scena domenica 5 maggio alle ore 20:30 e noi ci concentreremo su tre gare molto delicate: Acqua San Bernardo Cantù vs FIAT Torino, Openjobmetis Varese vs OriOra Pistoia ed infine su Sidigas Avellino vs Happy Casa Brindisi.
Entriamo nel dettaglio.
Se oggi terminasse la stagione regolare l’Acqua S.Bernardo Cantù non sarebbe qualificata alla post season. Attualmente al 9° posto con 30 punti in classifica, Cantù sarebbe fuori dai playoff davvero per un nulla a causa degli scontri diretti e della differenza canestri. Due aspetti che potrebbero pesare moltissimo tra dieci giorni, quando davvero la regular season sarà terminata.
Al momento ci sono ben tre squadre appollaiate tra l’ottavo e il decimo posto: Avellino, Cantù e Varese. Queste squadre sono tutte con 30 punti in classifica ma soltanto una potrà giocare i Playoffs. Avellino, che a proprio favore ha gli scontri diretti con entrambe le lombarde, è quella che oggi sarebbe dentro. Non Cantù, che ha sì battuto proprio la Sidigas Avellino nel match di ritorno ma che non è riuscita a ribaltare la differenza canestri della gara di andata, conclusasi con diciotto lunghezze di scarto a favore della Sidigas Avellino, contro il +10 canturino nella partita di Desio lo scorso gennaio. Ma ci sono ancora due giornate da giocare e tutto, ma proprio tutto, può ancora capitare. Dunque Cantù deve soltanto vincere contro la FIAT Torino e continuare a sperare, prima del “calderone” dell’ultima giornata, in cui i verdetti potrebbero anche ribaltarsi.
Coach Nicola Brienza dell’Acqua San Bernardo Cantù ha rilasciato queste dichiarazioni prima del match:

Nicola Brienza by Gorini
«Domenica sera affrontiamo Torino, una squadra che, inutile nasconderlo, sta attraversando alcune problematiche. Le vicissitudini extracampo potrebbero aver sviato l’attenzione della dirigenza, dello staff e dei giocatori. Perlomeno, questo è probabilmente il pensiero comune. Tutti pensano che Torino possa essere un’avversaria poco concentrata. Tuttavia, il nostro pensiero deve essere esattamente l’opposto. Grazie alle ultime due vittorie, di cui una su Pistoia, Torino è riuscita a salvarsi sul campo. Dunque, loro hanno la possibilità di giocare queste ultime due partite del campionato senza troppe pressioni e senza l’ansia del risultato, il che rende la sfida sicuramente più complicata.
Su Torino cosa dire? Presi i giocatori singolarmente, hanno un roster di sicuro valore. È un roster che, purtroppo per loro, non rispecchia affatto l’attuale posizione di classifica. Questa è la prova che le vicende extracampo hanno inciso non poco nel corso della stagione sportiva. Il nostro approccio alla partita deve essere determinato, fin dalla palla a due. Dobbiamo dare un segnale forte, fin dall’inizio, dimostrando che per noi si tratta di una partita fondamentale.
Per questo finale di stagione molto dipenderà dai risultati delle altre squadre. Di certo, per essere padroni del nostro destino dovremo assolutamente vincere domenica. Poi a Sassari, per quanto sia una sfida davvero difficile da affrontare, sarà tutto nelle nostre mani. Prima di pensare a Sassari, però, dobbiamo pensare a battere Torino.
Infine, nel corso dell’anno ho sentito tante considerazioni fatte da parte del nostro pubblico, sul venire o meno al palazzetto. È vero, gli orari delle partite non sempre sono molto comodi e le tante dirette televisive non aiutano di certo. Adesso, però, a due giornate dalla fine, se siamo tuttora in corsa per qualificarci ai playoff è perché questi ragazzi hanno fatto davvero qualcosa di speciale. Sarebbe bello, dunque, visto che potrebbe essere anche l’ultima partita casalinga della stagione, che questi 12 giocatori ricevano il giusto tributo».
A Torino intanto continua la battaglia per mantenere il posto in serie A dopo l’esclusione da LegaBasket determinata dall’assemblea di lunedì scorso che ad oggi impedirebbe all’Auxilium di essere ammessa al campionato 2019-20.
Lo stipendio di marzo pagato per la parte di Lega, ancora per lo sforzo del vecchio proprietario Antonio Forni, è un segnale chiaro della volontà di proseguire a prescindere dalla vicenda Dmitry Gerasimenko, il cui ordine di bonifico effettuato mezz’ora prima dell’assemblea straordinaria per la sottoscrizione delle quote da parte della nuova proprietà non ha ancora avuto esecuzione pratica a preludio della possibilità che il magnate di origine ucraina si ritiri dall’operazione.
Se l’Auxilium troverà uno o più soci disposti a subentrare all’ex patron di Cantù (l’investimento per il 75% delle quote era pari a 450.000 euro), e a finanziare il club per la gestione ordinaria entro il termine del 30 giugno per il quale è valida la sottoscrizione anche attraverso nuovi contatti istituzionali a partire dall’incontro di martedì prossimo con il sindaco Chiara Appendino, non sussisterebbero più le condizioni per l’esclusione da LBA a prescindere dai ricorsi che il club piemontese valuta di portare avanti per la revoca del provvedimento. Si attende la relazione della Com.Te.C. in vista del consiglio federale del 10 maggio per le multe relative ai ritardi nei pagamenti delle scadenze del 16 aprile e le verifiche in atto su altre situazioni legate all’erario.
Intanto c’è da giocare una gara a Desio, ecco le parole di coach Paolo Galbiati:
“La nostra settimana, dal punto di vista degli allenamenti, è stata a singhiozzo, anche se abbiamo cercato come ormai consuetudine di far quadrato e non pensare all’extracampo. E’ però indubbio che il momento che stiamo attraversando influenzi inevitabilmente il resto. L’obiettivo per domani sera è in ogni caso quello di onorare la maglia e cercare di dare il massimo sul parquet dei rivali, pensando a chiudere bene la stagione in trasferta prima dell’ultima uscita casalinga contro la VL Pesaro di domenica 12 maggio”.
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Varese vs Pistoia è una di quelle gare terribili, quelle che nessuna delle due tifoserie vorrebbe mai vivere per il livello elevatissimo della posta in palio. La Openjobmetis Varese deve vincere per sperare nei Playoff, l’OriOra Pistoia per ancora poter sperare di salvarsi. Un bel rebus per i cuori degli appassionati varesini e pistoiesi, sofferenze e speranze unite in solo, unico appuntamento. Rischia molto Pistoia, forse anche più di Varese ma dal suo canto i lombardi, qualora non battessero domani i toscani, vedrebbero le proprie speranze ridursi a lumicino e mangiarsi le mani per come abbiano sciupato l’obiettivo Playoff a causa di diversi errori in tante gare nella stagione.
Ma domani per coach Attilio Caja la vittoria è come una finale, ecco le sue parole:
https://www.facebook.com/pallvarese/videos/1288385191314285/
A Pistoia idem, o meglio, a Pistoia forse anche peggio perchè si è spalle al muro ma forse anche con meno tensione perchè se la stagione finisse male, in fin dei conti i biancorossi di Paolo Moretti lo han sempre sospettato. Non si sono mai arresi, sia chiaro, ma perlomeno lo schock che subirebbero sarebbe meno forte di una Varese che invece per lungo tempo in questa stagione ha cullato la certezza della post-season.
Sono livelli di soddisfazione, in negativo ovvio, però coach Paolo Moretti vuole andare domani a Varese con il fermo proposito di farcela. Tra l’altro potrebbe anche esserci per lui un ambiente ostile, che non ha dimenticato i suoi eventuali (discutibili), errori nella gestione del team varesino due anni fa.
“I risultati di domenica ci concedono di avere una seconda possibilità, rispetto a quanto da me detto prima del match con Cantù ma è indubbio che la porta da cui provare a passare è molto stretta: si tratta di vincere entrambe le ultime partite e poi stare a guardare cosa faranno gli altri…Intanto, per farla apparire un po’ meno stretta, concentriamoci sulla gara di domani a Varese, su un campo storicamente molto ostico per Pistoia e contro una squadra forte. Ancora una volta, più che all’aspetto tattico, dovremo guardare a quello emotivo: avere una grande spinta e dare tutto per onorare al massimo questa seconda chance che ci viene concessa. Con i giocatori ho toccato spesso il tasto dell’amor proprio: la situazione è difficilissima, ma finire al meglio la stagione, anche sul piano individuale, può per ognuno di loro essere importante anche per il futuro. Proverò a far sì che i ragazzi prendano questo aspetto di natura personale per mettere insieme una buona prova di squadra”.
Coach Moretti, una settimana che non è stata purtroppo semplicissima:
“Ai problemi di Auda, abbiamo dovuto sommare quelli di Mitchell, che è rimasto fermo fino a mercoledì e la brutta botta rimediata ieri da Peak, che sarà valutato oggi. Inoltre, hanno avuto difficoltà anche Querci, Di Pizzo e Del Chiaro: sono giocatori che magari la domenica non hanno un minutaggio significativo, ma che durante la settimana ci consentono di lavorare in una certa maniera, e purtroppo stavolta non è stato così. Sono quindi tante le situazioni che hanno condizionato non poco la preparazione di questa partita ed è un problema perché contro una squadra come Varese, che fa dell’organizzazione il suo punto di forza, poter provare più cose possibili sarebbe stato importante”.
Comunque a proposito di Varese, il compito che aspetta la OriOra Pistoia sulla carta e non solo, pare piuttosto complicato:
“Verso il finale di stagione la differenza fra i valori può appiattirsi, sostanzialmente per due motivi. Il primo è legato alle condizioni atletiche ed è fisiologico, perché è normale alla ventinovesima giornata non avere quella brillantezza che magari si ha in un altro momento della stagione. Il secondo è di natura motivazionale, perché magari a due giornate dalla fine trovi squadre che hanno già raggiunto il proprio obiettivo e quindi possono essere meno stimolate. Varese però è ancora in lotta per un traguardo importante e quindi, sotto questo aspetto, so che daranno il massimo perché, al pari nostro, hanno ancora molto da chiedere a questa stagione. Detto questo -prosegue il coach- sul piano tattico sono una squadra organizzata, che ha in Avramovic un terminale di riferimento importante, ma che, nel corso della stagione, di volta in volta, ha trovato protagonisti diversi, da Archie a Ferrero, da Cain a Scrubb. Noi dovremo essere bravi soprattutto nei momenti di difficoltà che incontreremo: se in quei momenti riusciremo a non fare regali, a resistere alla loro fisicità, a non concedere troppi rimbalzi offensivi, a non subire troppo a livello di aggressività, allora potremo giocarci le nostre carte”.
Infine, l’accoglienza come affermato prima che Paolo Moretti potrebbe ricevere a Masnago non è detto che sia delle migliori:
“In riferimento a quanto apparso sulla stampa si parla di una notizia congelata e tirata fuori proprio questa settimana a fini, credo, meramente strumentali. Lo studio legale che ha seguito le mie vicende, oramai datate, con Varese, ha presentato l’appello al tribunale di Bologna nel mese di febbraio e la prima udienza c’è stata il 16 aprile: quindi mi pare evidente che la notizia sia stata un po’ tirata fuori per creare un ambiente ostile nei miei confronti. Quello che ci sarà lo prenderò, ma credo che la posta in palio di domani sia la più importante di tutta la giornata di serie A e quindi non penso che i miei giocatori si lasceranno condizionare in un senso o nell’altro se l’allenatore verrà insultato o applaudito.”
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Forse è retoricamente sempre “Il derby del sud” essendo l’Happy Casa Brindisi e la Sidigas Avellino le squadre più a sud del campionato Legabasket – LBA 2018-19, in assenza della Virtus Roma che dalla prossima stagione tornerà al suo posto. Ma aldilà di tutto serve la vittoria ad entrambe. Per la Sidigas Avellino padrona di casa è importante per le ragioni riportate inerente alle stesse ragioni per cui è importante per Cantù vs Torino, mentre per Brindisi è differente. La squadra di coach Frank Vitucci è matematicamente già ai Playoffs ma non vuole scalare in basso nella griglia, quindi vincere ancora è indispensabile per la sua Happy Casa, una delle rivelazioni di questa stagione e che deve reagire dopo la sconfitta di domenica vs Cremona.
Ecco le parole di Frank Vitucci in gentile concessione da Terzo Tempo:
https://www.facebook.com/AgendaBrindisi/videos/443423326421230/
Ad Avellino invece c’è poco da filosofeggiare. Coach Massimo Maffezzoli deve fronteggiare l’ennesima emergenza infortuni che rallentano l’intensità degli allenamenti in questa stagione decisamente travagliata, ma almeno l’affronta sereno, dopo aver vinto domenica scorsa vs la FIAT Torino. L’Happy Casa Brindisi non è uno scoglio facile d’abbattere, squadra in fiducia eppoi con il dente avvelenato dopo la sconfitta di Cremona. Però la Sidigas Avellino non può fallire anche i Playoff, perentorio vincere domani ed a Pistoia domenica prossima, 4 punti preziosi significherebbe qualificazione matematica in base ai giochi degli scarti e degli scontri diretti.
Ecco le parole di coach Maffezzoli a presentare la sfida:
“Prima di iniziare la conferenza volevo fare i complimenti alla Dinamo Sassari per il successo raggiunto in FIBA Europe Cup, da italiano sono orgoglioso che una squadra italiana raggiunga traguardi importanti come la conquista di un trofeo continentale. In seconda battuta vorrei fare un in bocca al lupo all’Avellino calcio che domenica a Latina gioca per conquistare un obiettivo importante. Parlando di noi, la gara di domenica è l’ultima occasione per essere artefici del nostro destino. E’ stata una settimana dura dove abbiamo avuto problemi d’infortuni: Silins, Ndiaye, Young, Green ed Udanoh non si sono allenati. Nonostante ciò, stiamo lavorando per farci trovare pronti: il lupo non si arrende mai e noi non ci arrendiamo, posso assicurare che tutti i miei giocatori vogliono essere della contesa. Brindisi dopo un inizio difficile ha trovato la chimica di squadra ed è la più accreditata al quarto posto arriva da una vittoria fondamentale con un Moraschini in gran spolvero. Conosciamo infine l’importanza della gara, è il derby del sud e l’apporto del pubblico sarà fondamentale ma dovremo essere noi con il nostro gioco in campo ad incendiare il PaladelMauro. Abbiamo ancora negli occhi l’esultanza dei nostri avversari dopo la sconfitta in Coppa Italia e stavolta spero che ad esultare saremo noi”
Redazione All-Around.net