Prima di tutto la gare di questa sera, giovedì 9 maggio.
Sempre per il gruppo Playout2 questa sera si gioca il ritorno di Marghera-Savona con le venete che all’andata hanno vinto 84 a 40.
Playout 2

Fanola-Elìte
Come in gara1, anche il secondo appuntamento della serie play out tra Fanola San Martino e Integris Elite Roma vede il fattore campo rispettato. Le Lupe impattano la serie, chiudendo sul 61-51 una partita quasi sempre condotta. Si va dunque a gara3, in programma sabato alle 18.00 di nuovo a Roma: chi vince potrà festeggiare la salvezza, chi perde sarà chiamato ad affrontare un altro turno contro Nico Basket Pistoia.
In avvio San Martino risponde all’iniziale canestro di Grattarola con un 7-0, e poi Baldi va a timbrare il 2+1 per il 10-5, quando sono passati meno di 4′. Il buon gioco in contropiede di Pasa, unito alla precisione delle compagne, obbliga al timeout la panchina ospite sul 14-7. È un minuto che serve a schiarire le idee e ad innescare Masic, già in doppia cifra dopo 7′ con un personalissimo 7-0, che vale il pareggio a quota 14. Risponde però la rientrante Beraldo con due bei canestri, e poi è il tap-in di Boaretto a fil di sirena a valere il 20-14 della prima pausa.
Nel secondo periodo si riparte con la tripla di Grattarola, ma gli appoggi di Profaiser e Milani tengono avanti il Fanola, che al 14′ tocca il +9 sul 26-17. L’incontro rimane comunque sul filo dell’equilibrio, perché la formazione romana risponde sempre presente, riportandosi anche a -4 (30-26) con Moretti. È la tripla di Amabiglia a chiudere però la frazione, per il 33-26 delle Lupe.
Il rientro in campo è tutto di marca ospite, con un parziale nel quale c’è anche una tripla allo scadere dei 24″ di Grattarola, che vale l’aggancio. Non basta, Masic si sblocca dopo un secondo quarto a secco e firma anche il sorpasso, completando un 9-0 in appena 2′ (33-35). Dall’altra parte è ancora Beraldo con 5 punti in fila a rimettere in ritmo l’attacco delle giallonere, che poi con due piazzati di Baldi e i liberi di Milani ritrovano il 46-39 al 28′.
L’ultima frazione inizia sul 48-42, ma altri due canestri di Milani (che chiuderà da top scorer con 23 punti) fanno toccare per la prima volta la doppia cifra di vantaggio alle padrone di casa. La difesa su Masic è davvero buona (negli ultimi tre quarti realizzerà solo 6 punti), ma con i liberi le ospiti tornano comunque a -7 sul 56-49 (37′). La tripla della staffa la firma capitan Amabiglia, per il nuovo +10 che con 2′ da giocare permette alle Lupe di amministrare senza più rischiare. E ora è tutto rimandato a sabato, per gli ultimi e decisivi 40′ della serie: le prime due partite hanno dimostrato che tutto può ancora accadere.
Playoff Nord
Akronos Moncalieri – Autoricambi B&P Costa Masnaga =68-60 (ritorno 11/5)
Ecodent Point Alpo – Parking Graf Crema = 73-57 (ritorno 12/5)
Playoff Sud

Un primo piano di Mancinelli – Campobasso
Alla stregua di quanto avvenuto già con Umbertide ai quarti. Con uno scarto di nove lunghezze da recuperare, 59 a 50 per la Matteiplast Bologna, La Molisana Magnolia Campobasso si proietta sul match di ritorno di semifinale contro Bologna al PalaVazzieri dovendo recuperare tre possessi pieni di differenza nel catino amico di via Svevo con la consapevolezza di avere tutte le carte per riuscire nel proprio intento.
A referto chiuso, il coach di Campobasso, Mimmo Sabatelli può trovare più di un motivo di pensiero positivo.
“Sicuramente non era facile, Bologna è una squadra importante. Siamo state brave a reagire e riportarci sotto sino al meno nove e crederemo che si possa ripetere la prestazione offerta contro Umbertide. Giochiamo con la consapevolezza che questa squadra ha le potenzialità per fare una prova di rilievo. Siamo rientrati scarichi nel terzo quarto dove abbiamo subito un break importante, ma siamo riusciti a risalire la china e da questo dobbiamo ripartire”

Feba Civitanova Marche
A Civitanova Marche sul campo della FEBA, l’Andros Basket Palermo ha sfatato il tabù Civitanova vincendo 36-74 nell’andata delle Semifinali Playoff.
La formazione palermitana si presentava al match con sentimenti ambivalenti, prima della palla a due del Palazzetto di Civitanova Alta: i precedenti parlavano di una semifinale vinta la scorsa stagione, ma dicevano anche che per quattro volte le siciliane erano tornate a casa dalla località marchigiana con una sconfitta. La squadra di coach Coppa ha voluto sfatare un tabù, e ha voluto farlo fragorosamente.
Per la verità, Civitanova Marche gioca ancora con carica i primi 10′ della partita: va sotto subito, 6-13 sulla tripla di Russo, ma risponde con De Pasquale e l’esperta Perini prima di subire l’aggressività di una determinata Cupido per il 14-20 con cui si chiude il primo periodo.
AndrosBasket però, al di là delle quattro triple subite nel primo quarto, dà subito l’impressione di poter dominare a rimbalzo, controllare il ritmo e soprattutto fare buona guardia in difesa. Asfissiante, intensa, l’impressione è che Palermo giochi al doppio dei giri e che con la panchina, più profonda, possa arrivare la scossa finale: succede così con Verona che inventa, Manzotti che segna e rifinisce e un quintetto che gira a pieno ritmo anche quando cambia, con punti di riferimento precisissimi (tra cui una ritrovata Miccio, 17 punti e una notevole spinta al ritorno in quintetto base): 22-42 il punteggio già a metà gara.
Se possibile, il gap tra le due squadre si nota ancora di più nel terzo periodo in cui AndrosBasket segna da fuori e trova comodi mismatch sotto sul cambio sistematico di Civitanova, con Vandenberg imprecisa ma abbastanza operativa nel pitturato. Ma è la difesa l’arma in più, sempre aggressiva e pronta a negare ogni opportunità: tre punti concessi in 10′ e allungo prepotente sul 25-60.
Nell’ultimo periodo coach Coppa piazza in campo Novati, che risponde presente con alcune buone giocate, Cutrupi (8 rimbalzi tra secondo e ultimo periodo) e nel finale l’under Casiglia. Anche in quei casi buone risposte e margine che va, seppur di poco, in crescita toccando anche il quarantello di scarto: alla fine si chiude sul +38, 36-74. Quaranta minuti ancora da giocare, ma il punteggio autorizza a guardare alla partita di ritorno a Palermo con un’ondata di ottimismo e positività. Domenica alle 18 al PalaMangano quindi il match conclusivo della serie, augurandosi di assistere a una giornata di festa per tutta la società, dopo la grande prestazione di questo mercoledì sera: prima però ci sono 40′ tutti da giocare, per agguantare definitivamente la Finale (contro una tra Bologna e Campobasso) e tutto ciò che ne consegue.