Roma, 10 maggio 2019 – Sarà indispensabile un altro round di Playout, o se preferite un’altra Serie di partite, affinchè il Gruppo Stanchi Athena Roma mantenga la Serie A2 Femminile. Anche in #Gara2 svoltasi ieri sera al PalaDonati in Roma, le arancioblu di casa hanno dovuto arrendersi alla superiorità del Fassi Albino per 43-60 dopo aver ceduto in Lombardia #Gara1, le quali quindi possono andare in vacanza e disputare la medesima categoria nella prossima stagione.
Si lecca le ferite invece al 40′ di gioco il Gruppo Stanchi Athena Roma, nonostante un’ottima partenza corroborata da un’eccellente velocità d’esecuzione, più quella giusta dose di aggressività che ci vuole per approcciare al meglio una sfida da doversi vincere a tutti i costi per guadagnarsi #Gara3. Ma lentamente le bergamasche del Fassi Albino hanno acquistato fiducia sfruttando una presenza fisica superiore sotto le plance e, dopo un sostanziale equilibrio al primo intervallo (18-17 al 10′) ed al secondo (26-32 al 20′), hanno imposto una maggiore precisione dall’arco (8/14 per il Fassi Albino, 3/24 per il Gruppo Stanchi Athena), oltre che sfruttare seconde opportunità catturando più rimbalzi nei momenti topici del match.
Il finale si chiudeva quindi sul 43-60 per la gioia del Fassi Albino mentre adesso per le ragazze di coach Innocenti c’è la sfida al calor bianco vs la Cestistica Savonese, a sua volta sconfitta quasi in egual misura in #Gara2 e quindi nella Serie Playout 1 dalle Giants di Porto Marghera per 43-61.

Una fase di #Gara2 Playout con Grimaldi in azione by Tiberi
Oggi, a nemmeno 24 ore di distanza dalla sconfitta che pone certamente qualche dubbio in vista dell’ultima sfida utile per mantenere la Serie A2 vs la Cestistica Savonese, ha preso la parola il vicepresidente esecutivo e amministratore delegato del Gruppo Stanchi Athena, Edoardo Stanchi.
Allora, passata qualche ora, che cosa rimane della serie persa contro Fassi Albino?
“Peccato per la sconfitta, ma non sono deluso. Mi è piaciuta la reazione che hanno avuto le ragazze in gara1, quando avevano riaperto la partita, e lo spirito con cui è iniziata gara2. Siamo partiti bene, eravamo punto a punto, anche in vantaggio. Poi purtroppo dopo un parziale negativo ho visto le ragazze cambiare faccia. E’ la paura di perdere, l’ossigeno che viene a mancare e non riesci a rialzarti. La differenza si vedeva chiaramente nei volti delle giocatrici e nelle loro espressioni. E’ la preoccupazione di non farcela. E’ ciò contro cui bisogna combattere ora, dato che contro Savona ci giochiamo la salvezza. E’ troppo importante.”
Preoccupazione?
“No, continuo a dire che sono soddisfatto di tutte le ragazze e che ci salveremo. Ne sono straconvinto e ci metto la faccia. Stare in Athena è un privilegio per me.”
Quindi il Gruppo Stanchi non ha intenzione di mollare per qualche sconfitta?
“Non molliamo affatto. Anzi, stiamo già guardando avanti. Abbiamo preso accordi molto importanti a prescindere dal risultato sportivo. Anche su questo metto la faccia, con tutti i soci che sono con me. Andiamo avanti al 101%, straconvinti dell’investimento fatto, delle giocatrici, di tutti coloro che operano dentro Athena. Abbiamo una realtà consolidata e si vedrà nel tempo. Si va avanti fino alla fine, stiamo affrontando un percorso di crescita che, come tale, ha anche delle cadute. Ma siamo forti e un domani si parlerà tanto di noi. Siamo molto organizzati, forse non tutti lo notano, ma all’esterno sicuramente sì. La nostra stagione parte tra 15 giorni, dopo la fine della serie con Savona.”
E se dovesse andar male?
“Intanto è bello vivere l’adrenalina di partite così importanti. Resto certo che ce la faremo. Ma voglio che si sappia che andiamo avanti a prescindere dal risultato. Abbiamo fatto passi da gigante. Sono una persona silenziosa, non mi piace esternare ciò che stiamo facendo, ma stiamo avanti. Avremo una organizzazione proiettata nel futuro, ho continuamente appuntamenti anche con la concorrenza. Allenatori, giocatrici e procuratori si propongono. All’esterno stanno capendo che cos’è Athena. Dal primo giorno dico che Athena ha un grande futuro a livello sportivo e aziendale.”
Il presente però è fatto anche di molte critiche.
“Le ho lette. Fanno parte del gioco. Ma non le condivido. Prendo ad esempio due ragazze per me speciali, Giulia Bernardini ed Elena Russo. Le ringrazierò sempre per quello che hanno dato e che daranno. Se penso a Giulia Bernardini mi viene da dire, come nel film “L’attimo fuggente”, “Capitano mio capitano”. E’ una persona squisita, una grande professionista, non la cambierei con nessun’altro capitano. E’ un grande riferimento, ora naturalmente è il momento del suo “Carpe Diem” e farà vedere che è fortissima. Elena Russo è una ragazza splendida, una giocatrice forte, sono soddisfatto di lei ed è un privilegio conoscerla. Ho avuto anche dei confronti diretti, da professionista vera e ottima persona, è sempre stata leale e sincera. Sono ragazze super, chi le critica sbaglia, ma vale per tutte quante, Raveggi, Piacentini, Grimaldi, Gelfusa, Cirotti, Borsetti, Verrecchia, Vignali, Volponi, le giovani come Perrotti, Antonelli, Cerullo, Camarda, tutte quante. Con loro, con la bravissima fisioterapista Irene Munari, con lo staff tecnico, con tutti coloro che sono in Athena, dobbiamo andare a prenderci la salvezza.”
Ufficio Stampa Gruppo Stanchi Athena Basket Roma – Redazione All-Around.net