Siamo al redde rationem, finalmente. Dopo ben 29 gare, siamo arrivati all’ultimo match della stagione regolare in Legabasket – LBA, quella che sancirà la griglia Playoff visto che ormai, a causa delle ben note vicende amministrativo-burocratiche, oggi è stata ratificata la retrocessione in Serie A2 della FIAT Auxilium Torino con la penalizzazione di 8 punti in classifica con effetto immediato. Automaticamente dunque termina con una salvezza a dir poco insperata, viste le prestazioni sul campo, da parte dell’OriOra Pistoia, tra l’altro in un clima ormai da fine stagione avanzato, come descritto dalla nostra intervista video di qualche giorno fa.
Comunque si parte da alcune certezze:
- Battendo l’Energia Dolomiti Trentino dopo un supplementare l’AX Exchange Milano è matematicamente prima e quindi sempre con il vantaggio del fattore campo per i Playoff;
- La Vanoli Cremona è sicura della seconda posizione avendo superato la Reyer Venezia nel match di domenica scorsa con più di 15 punti di scarto;
- La Reyer Venezia è certa della terza posizione;
- Le uniche squadre sicure dei Playoff sono l’Happy Casa Brindisi ed il Banco di Sardegna Sassari ma non ci sono certezze sulla posizione che otterranno;
- Mancano quindi i nomi delle ultime tre squadre che si qualificheranno alla post season.
Entriamo adesso nel dettaglio delle prime quattro gare in programma sempre domenica 12 maggio con il via alle 20:45
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Happy Casa Brindisi – Dolomiti Energia Trentino
All’andata fu la partita che qualificò i pugliesi con l’ormai famoso tiro allo scadere di Ricky Moraschini che gelò l’entusiasmo della BLM Arena di Trento. Domenica sera invece, stante le premesse di qualificazione certa per l’Happy Casa Brindisi di Frank Vitucci, saranno i bianconeri di Trento con l’acqua alla gola, costretti dunque a battere a domicilio una delle squadre più lanciate del campionato. Dopo le due Finali Scudetto conquistate e purtroppo perse nelle ultime due edizioni vs Venezia e vs Milano, per Trento non qualificarsi ai Playoff sarebbe effettivamente una nota decisamente negativa. Per esorcizzare l’evento, ecco le parole di presentazione del capitano bianconero Lechtaler e di coach Buscaglia.
Luca Lechtaler
«Non dobbiamo pensare a nulla, non dobbiamo fare calcoli, non dobbiamo guardare la classifica: domenica contro Brindisi sarà fondamentale scendere in campo, divertirsi e vincere. Poi si vedrà. Per farlo dovremo giocare la nostra pallacanestro, mettere sul parquet la nostra identità e il nostro ritmo. Avere la mente sgombra può aiutarci a vivere nel modo giusto questi ultimi 40’ della stagione regolare: lo spogliatoio è sereno e carico, ci stiamo allenando con grande intensità, il secondo tempo contro Milano credo ci abbia aiutato a ridarci ulteriore consapevolezza in noi stessi. Brindisi è un campo caldo, ma sappiamo di poter vincere contro chiunque e vogliamo dimostrarlo domenica».
Maurizio Buscaglia:
«Dobbiamo andare a vincere, è l’unica cosa che abbiamo in mente in questi giorni. Contro Milano ci siamo andati vicini ma non è bastato, ora tutto si decide in 40’ in un campionato pazzesco che vede tante squadre sopra il 50% di vittorie coinvolte nella corsa playoff. Brindisi è una squadra che ha disputato un’ottima stagione ma noi siamo concentrati soprattutto su noi stessi. Abbiamo vinto su campi difficili, e dopo un inizio difficile ci siamo resi protagonisti di una grande risalita in classifica: se ci guadagnassimo un posto nelle migliori otto credo non ci sarebbe nulla da dire».
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Al PalaTaliercio di Mestre sfida tra deluse di questa stagione. I padroni di casa della Reyer Venezia, certi comunque del 3° posto in classifica ma che hanno subito il sorpasso da parte della Vanoli Cremona domenica sulla seconda piazza, stanno concludendo in fase calante una stagione che avrebbe dovuto consegnare altri risultati in Europa ed in Italia. Molte le cose che sono andate storte da febbraio in poi e neanche l’arrivo di DJ Kennedy al momento sembra aver ridato quella verve, quella spinta fisica ed emotiva ad un gruppo che deve pregare che non si faccia male Mitchell Watt, vera certezza nel roster lagunare.
Comunque bisogna guardare avanti, senza lamenti e/o rimpianti, ecco le parole di Walter De Raffaele a presentare la gara:
A Brescia invece ormai il clima è da ultimo giorno di scuola. Una squadra delusa da una stagione in cui, dopo anni di successi, di crescita e di vittorie, le cose non sono per niente andate come dovevano andare. E se a Venezia il clima è poco allegro ma almeno ci sono le possibilità di riscatto, per la Germani Basket Brescia è stato un fallimento su tutti i fronti. Lo ammette anche Andrea Diana, da sempre persona di specchiata onestà intellettuale, che alcune insistenti voci di mercato vorrebbero l’anno prossimo interrompere il suo sodalizio con la Leonessa:
“Anche se sappiamo che un eventuale successo non ci garantirà un posto nei playoff, andremo a Venezia per provare a vincere: è nel nostro DNA, fa parte del nostro modo di essere,nonostante Venezia sia una delle squadre più attrezzate del campionato. È una squadra che ha grandi ambizioni e che conosciamo bene. Nelle ultime partite hanno presentato Haynes, Tonut, Bramos, Mazzola e Watt nello starting five, ma De Raffaele può far giocare tutti i membri del proprio roster, ruotando anche 11-12 giocatori e mantenendo sempre un’energia costante nell’arco della partita”.
Cosa dovrà impedire la Germani Basket Brescia a Venezia?
“Da parte nostra, sarà importante riuscire a non concedere ai nostri avversari spazi sul perimetro, da dove sono usi tirare molto, difendendo forte in post basso su Watt, uno dei candidati al premio di MVP del campionato, su Kennedy, il loro ultimo acquisto che ha fisicità per giocare dentro l’area, e su Stone, un altro esterno capace di giocare vicino a canestro”.
Come reputa mentalmente la gara di domenica per Brescia che non farà i Playoff?
“Per quanto ci riguarda, sappiamo che sarà l’ultima partita della stagione. Ci teniamo a finire bene e a mantenere fino alla fine lo spirito che ci ha contraddistinto nella seconda parte del campionato. Veniamo dalla sconfitta sul campo di Sassari, dove però abbiamo giocato bene, cedendo il passo a una delle squadre più in forma del momento. Vogliamo fare una prestazione ottimo livello, pur venendo da due settimane senza giocare e pur sapendo che una vittoria non ci permetterà di arrivare ai playoff. Al di là della voglia di chiudere il campionato con il 50% di vittorie e di provare a migliorare la nostra posizione in classifica, questo è il nostro DNA, il nostro modo di essere, e sono sicuro che ci porterà a farci trovare pronti ad affrontare una partita di questo livello. Infine Cunningham non ha ancora risolto i propri problemi alla caviglia, ma dovrebbe comunque garantire uno spezzone di partita, come è successo a Sassari”.
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OriOra Pistoia – Sidigas Avellino
A Pistoia non si sta più nella pelle. Una delle stagioni più negative in tutti i sensi (solo 5 vittorie sul campo più una a tavolino vs Milano), si è trasformata, a seguito delle ben note vicende in cui è incappata la FIAT Auxilium Torino, in una salvezza insperata. Adesso c’è da gestire il dopo, cioè la permanenza in Legabasket – LBA anche per la prossima stagione ma c’è ancora da onorare il match vs una Sidigas Avellino a caccia di un posto nei Playoff, a seguito anche per lei di una stagione da dimenticare. Ecco le parole di coach Paolo Moretti rilasciate alla vigilia della gara:
“Dobbiamo onorare al meglio quest’ultima giornata al cospetto di una squadra che verrà qui a giocarsi le proprie, residue, chance di playoff. E’ una lotta che interessa almeno quattro, cinque formazioni e quindi è un dovere che abbiamo sia nei nostri confronti, ma anche nei confronti delle altre squadre. La società ci ha messo di fronte alle nostre responsabilità e anche io l’ho ripetuto più di una volta: dobbiamo fare di tutto per mettere in campo la nostra parte migliore. Parlo anche dello staff, non solo dei giocatori, perché poi loro respirano la nostra stessa aria e vedono le nostre facce: da parte nostra dovremo trasmettere fiducia, positività ed entusiasmo in una partita che sul piano del risultato non è così importante, ma, visto tutto quel che, come squadra, ci dobbiamo far perdonare in campo e fuori, assume una certa valenza. Poi ci sono giocatori che senza più la pressione del risultato giocano anche molto meglio e questa è un po’ la speranza”.
“Affrontiamo un avversario forte, profondo, motivato, costruito per giocare una stagione di alto livello. Le stagioni prendono poi a volte pieghe inattese, ma dobbiamo riconoscere che Avellino ha tanto talento e una grande fisicità, al netto magari di qualche assenza. Tanto, per loro, passa dalle mani di Sykes, un giocatore che ha grandissima qualità e capacità sia di segnare che di mettere in ritmo i compagni: avremo grande attenzione su di lui e cercheremo di provare a limitare questa loro fonte di gioco”.
Contro Avellino ci sarà una Pistoia che ancora una volta dovrà fare i conti con qualche assenza:
“Purtroppo domani sono in dubbio sia Krubally, che per tutta la settimana non si è allenato, che Bolpin, fermatosi per un problema alla schiena. Purtroppo da questo punto di vista non sono stato fortunato: contro Torino, alla mia seconda gara, abbiamo dovuto rinunciare a Mesicek, dopo Trento abbiamo perso fino al termine del campionato Auda e questi aspetti, in una squadra che già al completo faticava a essere competitiva, hanno pesato. Purtroppo aver dovuto rinunciare a un giocatore come Blaz in una partita come Torino ha avuto delle conseguenze, ma ancor di più ne ha avute aver perso Auda, un elemento che aveva dato segnali di risveglio importanti fin dalla vittoria di Bologna e che, per le caratteristiche sue e del nostre pacchetto lunghi, rappresentava un’arma anche tattica molto importante”.
Coach Paolo Moretti si è soffermato poi anche sulla sua incredibile stagione, prima a Siena ed adesso a Pistoia:
“Se penso alla mia annata, sul piano personale mi sembra di aver visto un film. Sono partito a Siena: abbiamo allestito una squadra nuova, in grado di ben figurare, ottenendo anche dei bei risultati nella prima parte di stagione, poi le cose sono andate come sapete e questo ha penalizzato fortemente non solo me e il mio staff ma anche tutti i giocatori. Poi c’è stata questa parentesi pistoiese, in cui è successo il contrario: una stagione difficile, in cui tante scelte sicuramente sono state rivedibili, sia dentro che fuori dal campo, ma in cui poi, alla fine, il risultato ha premiato tutti quanti oltre i propri meriti. Alla fine -prosegue Moretti- mi viene da dire che non importa se il gatto è bianco o nero, purché prenda i topi: quello che conta è che Pistoia il prossimo anno sarà nuovamente in serie A e questo è il motivo per cui io sono venuto qua”.
Infine domani sarà anche una giornata importante per la presenza di Davide Moretti:
“Da genitore e da allenatore che lo ha visto affacciarsi alla serie A sono orgoglioso. Ringrazio La Giorgio Tesi Group e la società per la giornata che hanno appositamente pensato per lui domani. E’ un qualcosa a cui lui tiene molto e sono felice che ci sia intorno un contesto positivo, al di là di tutte le valutazioni che poi saranno da fare da lunedì in poi”.
Ad Avellino si vivono ore di passione. Dopo la sconfitta interna vs Brindisi si corre il rischio di non disputare i Playoff e la sensazione non è gradevole, specialmente se si pensa a come si era partiti ed agli obiettivi d’inizio stagione. I problemi legati ai pagamenti degli stipendi, il tesseramento fantasma di Patric Young poi risoltosi positivamente, la lunga pletora di guai fisici hanno indebolito e fiaccato un gruppo che ha dovuto anche subire poi l’addio a coach Nenad Vucinic, scommessa persa del DS Nicola Alberani al quale va anche condonato fisiologicamente qualche errore. Adesso però bisogna battere Pistoia e non c’è tempo per le recriminazioni, in teoria non un compito difficilissimo vs un’avversaria che non giocherà alla morte considerando il mare di emozioni in cui si sta trovando da giorni. Ecco comunque le parole di coach Massimo Maffezzoli che ha presentato la sfida di Pistoia:
“Innanzitutto mi complimento con Bologna per la vittoria della Champions League e ci tengo a rinnovare l’in bocca al lupo ai cugini del calcio. Quanto a noi, è stata una settimana difficile, la botta accusata dopo la sconfitta con Brindisi è stata forte: nonostante questo, dobbiamo onorare la nostra stagione senza pensare agli altri, chiudendo con una vittoria in trasferta, che manca da tutto il girone di ritorno. Sono stato molto chiaro con i ragazzi: non accetterò un risultato diverso dalla vittoria perché ce lo dobbiamo per il lavoro svolto in questi nove mesi. Andiamo lì per vincere e solo dopo presteremo orecchio agli altri campi, altrimenti non ha senso. Sono concentrato su quello che dobbiamo fare, non considerando la situazione di Pistoia: a prescindere dalla loro salvezza o meno, sicuramente ci terranno a chiudere bene la stagione. Ripeto che noi dobbiamo pensare ad onorare il nostro lavoro, quello dello staff e della società. Ieri mi sono rivolto agli uomini, non ai giocatori, ed è da loro che mi aspetto una reazione: vorrei poter dire che non hanno rispettato il proprio lavoro ma non è così, purtroppo sono mancati i risultati. Ieri ci siamo chiusi nello spogliatoio e ho constatato un atteggiamento è stato molto diverso. Ho voluto far capire alla squadra che noi dobbiamo fare la nostra partita e tenerci pronti qualora i risultati dagli altri campi dovessero sorriderci.
Per quanto riguarda la situazione infortuni, Caleb Green non recupererà; neanche Young dovrebbe farcela: ne approfitto per dire che domenica Patric ha fatto una cosa che in pochi avrebbero fatto, mettendo la sua salute dietro al bene della squadra. Gliene sarò sempre riconoscente e sono stato io il primo a chiedergli di non forzare ulteriormente il suo fisico; Hamady Ndiaye dovrebbe invece recuperare. Quanto a Keifer Sykes e Demetris Nichols, sono stati a turno fermi per riposo precauzionale. Come sempre, però, non voglio nascondermi dietro a problemi di infortuni: chi c’è deve giocare da uomo, tutto il resto conta poco“.
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Segafredo Virtus Bologna – Openjobmetis Varese
A Bologna ormai si pensa già alla prossima stagione dopo la conquista della FIBA Basketball Champions League. Domenica sera al PalaDozza quindi, più che combattere in campo vs Varese, si celebrerà l’evento della scorsa settimana vincente ad Anversa e per una squadra che comunque ha fallito in Italia almeno si aprono interessanti prospettive nel panorama continentale. Ma ci sono anche gli immancabili rumors di mercato, che sembrerebbe vedere per la prossima stagione l’addio di Sasha Djordjevic sulla panchina delle V Nere. Tutto può essere in questi ambiti ma l’eventualità appare decisamente bizzarra, specie se si è dichiarato ai quattro venti che l’arrivo del coach serbo fosse l’inizio di un ciclo.

La Virtus Bologna vincente ad Anversa by Ceretti-Pesino
A Varese invece l’umore è diametralmente opposto. La vittoria serve come il pane ed effettivamente non ci si poteva attendere di meglio che incontrare in questa ultima giornata una Virtus Bologna “a pancia piena”, quindi senza alcuna speranza di poter conquistare i Playoff. Poco da dire, una stagione con diversi bassi e pochi alti questa della Pallacanestro Varese la quale proprio nel match dell’andata vs le V Nere, dovette subire una sconfitta netta quanto inaspettata. Quindi una stagione con qualche lampo tra la fine e l’inizio del nuovo anno per questa Varese, poi l’eliminazione dalla FIBA Europe Cup. Si poteva fare di meglio? Forse sì ma adesso conta poco recriminare, bisogna comunque vincere domani eppoi dare il massimo nella post season. Intanto è certa la conferma di coach Attilio Caja sino al 2022 anche se manca l’ufficializzazione, a conferma che l’idea del gioco del coach pavese piace e parecchio alla dirigenza lombarda. A commentare la gara del PalaDozza è stata la volta di Capitan Ferrero, ecco le sue parole:
Redazione All-Around.net