Il durissimo campionato di A2 femminile chiede un tributo di retrocessione molto alto: sei squadre devono scendere nella serie cadetta. E non c’è equità tra i due gironi che già non sono divisi in modo facilmente comprensibile. Ne parliamo prima di affrontare la questione playout.
Nel girone Nord la questione geografica è perfettamente rispettata: le trasferte più lunghe sono quelle che portano Moncalieri (Torino) a Udine o Bolzano. Lunghe e certamente complicate, ma tutto si svolge al massimo tra Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino e Friuli.
Nel girone Sud le cose sono ben diverse. Sicilia, Molise, Marche, Umbria, Lazio,Toscana Emilia Romagna, Sardegna, Liguria risalendo la penisola da sud verso nord. Le trasferte sono molto più impegnative e lunghe per tutte le squadre. Non va bene però se la regola è questa ci si adegua sperando che venga cambiata.
Quello che non si capisce è la questione della post-season: nei playoff le squadre giocano con le formazioni del proprio girone. Nei playout si incrociano con quelle dell’altro. Così quelle del nord sono improvvisamente costrette a fare trasferte lunghissime e quelle del sud continuano a viaggiare su è giù per l’Italia dopo averlo fatto per sette mesi ed aver investito tante risorse.
Domanda per il presidente Protani e la Lega Basket Femminile: non si potrebbe cambiare in un modo geograficamente più equo per tutte?
Ed ora eccoci ai playout. In serie B sono già scese – dalla fine della stagione regolare – la Pall.Bolzano A.S.D. e S.C.S. Bk Varese dal girone Nord, Orvieto e Forlì da quello Sud.
Ora gli ultimi due turni vedranno ancora due squadre del girone Sud retrocedere perché il Gruppo Stanchi Athena Roma dovrà giocare contro la Cestistica Savonese (1 ad 1 in stagione regolare), mentre Nico Pistoia ha scoperto ieri sera, sabato 11 maggio che la sua avversaria sarà l‘Integris Elìte Roma (anche qui 1 ad 1 in stagione), che ha perso #Gara3 con il Fanola San Martino, 55-56 in modo rocambolesco a dir poco in casa al PalaColle LaSalle.
L’inizio è di marca Elite con un’indemoniata Ilenia Magistri che segna, subisce falli e cattura rimbalzi per il 3-0 interno, mentre San Martino deve aspettare due minuti e mezzo di gioco prima di andare a canestro con la Pasa: al quinto minuto è comunque 7-3 per le ospiti. La reazione è firmata Masic-Di Stazio per il 9-7, con il vantaggio che si allunga poi al +9 di fine primo quarto, con un parziale di 15-2, grazie a un’ottima difesa e all’apporto offensivo dell’incontenibile croata e di una ottima Chrysanthidou.
È una tripla di Baldi a sbloccare le giallonere in apertura di seconda frazione, ma permangono le difficoltà offensive per le ragazze di Valentini, che nel primo tempo tirano con appena il 21% dal campo, e al 14′ scivolano a -13 sul 25-12. A metà gara San Martino avrà percentuali migliori da tre (4/15) che da due (3/17), ma sfruttando anche i viaggi in lunetta il vantaggio romano dell’intervallo è più che solido: 37-22.
Si riparte con un parziale terribile di 9-0 per San Martino opera soprattutto della Beraldo, ben coadiuvata da Pasa e Baldi: al venticinquesimo è così 37-31, prima che una tripla di Natalia Introna sblocchi finalmente il punteggio per Elite. A 2.50 dalla fine del quarto è comunque 41-37, con le venete nettamente più fresche e più in partita, che arrivano addirittura a-1 (41-40) con tre punti della Baldi. A 50 secondi dalla fine c’è addirittura il sorpasso con una tripla della Milani che sigilla il +2 San Martino chiudendo un parziale da incubo per le gIallonere di casa.
La battaglia è ancora lunga: Amabiglia risponde da fuori a Buscaglione, poi Masic impatta. La palla si fa più pesante, i canestri più stretti, e si entra negli ultimi 4′ ancora sul 49-49. A sbloccare il punteggio è un libero di Magistri, poi Pasa e Milani rispondono a Grattarola, e a 2′ dalla fine è ancora 53-53. Il finale è tutto da vivere: Grattarola segna il 55-53 entrando negli ultimi 30″, ma al rientro dal timeout Amabiglia trova subito la tripla del sorpasso Sarà anche quella della vittoria, perché dall’altra parte le preghiere di Masic e della stessa Grattarola non vengono accolte. Ecco la tripla decisiva e di seguito le dichiarazioni di coach Pasquinelli di Elìte
“Questa partita è stata l’emblèma della nostra stagione, con due quarti giocati in maniera quasi perfetta sia in difesa che in attacco, dopo di che ci siamo fermati completamente mentre loro sono state brave a crederci e a fare sempre canestro anche se erano sotto di parecchio. È mancato anche un pizzico di fortuna, ma anche stavolta nel momento in cui siamo andati in crisi non abbiamo trovato la chiave giusta per rialzarci e ricominciare a giocare. Ora pensiamo a questa nuova serie contro Pistoia: in questa serie abbiamo speso tanto, dobbiamo essere bravi a recuperare e a rimettere la testa sulle partite che ci aspettano contro un’ottima squadra”.
Eduardo Lubrano