La clamorosa striscia vincente del Banco di Sardegna Dinamo Sassari tra campionato e coppa (10+10) ha mietuto un’altra vittima: 89 a 73 in gara 1 dei quarti di finale playoff all’Happy Casa Brindisi. Il punteggio sembra quello di una partita dominata ma non è esattamente così.
Perché certamente la squadra di Giammarco Pozzecco è stata sempre avanti nel punteggio ma Brindisi è a sua volta stata sempre molto vicina, se non in parità ed un paio di volte in vantaggio nel III° quarto quando la gara poteva decidersi. La differenza? La difesa della Dinamo che è salita di giri nel momento importante, cioè dalla metà del 3° quarto, i rimbalzi 42 a 28 per la squadra di casa, ed alcune prestazioni individuali che hanno concorso a costruire una prestazione di squadra sontuosa.
Jack Cooley per esempio che ha dominato nel reparto dei lunghi: 16 punti con 8 su 9, 7 rimbalzi in 22 minuti. Dyshawn Pierre, 21 punti con 3 su 5 da due e soprattutto 5 su 5 da tre che non è la sua specialità e 30 di valutazione. E poi i 9 rimbalzi di Thomas, gli 11 assist di Spissu sui 23 totali di Sassari. Tutto notevole come la fluidità offensiva della squadra sarda che gioca a memoria e sa trovare le soluzioni giuste ai problemi che la partita pone di volta in volta.
Come quando nel terzo quarto a metà, Brindisi – che aveva già recuperato 9 punti di ritardo nel II°periodo per le tante palle perse dei padroni di casa unico neo – ha messo un parzialino di 0-5 con Moraschini (gran partita) e Chappell che l’ha messa avanti di 4 punti, 48-52. E soprattutto aveva trovato tanti punti mandando la palla in post basso sulla destra del proprio attacco per poi far tagliare Brown (due volte) e Banks verso il canestro in modo molto facile. Lì con due giocatori italiani in regia, Gentile-Spissu, la Dinamo ha avuto la folata giusta girando la palla in modo molto veloce prima che la difesa brindisina si piazzasse ed ha prima fatto il contro sorpasso sul 53 a 52, e poi ha allungato sul 60 a 52 prima di chiudere il parziale sul 67 a 59. Oltre la difesa quello che ha contato molto è stato il saggio uso del tiro da tre che è risultato letale: 12 su 21, il 57% per cento.
Nell’ultimo periodo l’inerzia è stata solo dalla parte della Dinamo che ha ulteriormente chiuso la difesa – e lo dimostrano i soli 14 punti subiti – mentre l’attacco ha continuato a volare ed è stato l’eroe di casa, Marco Spissu a 3’30” dalla fine a piazzare la tripla che di fatto ha tagliato le gambe di Brindisi, 81 a 67.
https://youtu.be/7PIbLg-Nmag