Quasi tutto come la gara di andata. Quasi.
Sabato 18 maggio, alle 21,00 si è giocata la partita di ritorno delle finali di Lega A2 femminile, girone Nord. La B&P Costa Masnaga ospitava l’Ecodent Point Alpo Basket in un palazzetto colmo fino al tetto: le due tifoserie, come al solito rispettose l’una dell’altra, hanno animato una finale al cardiopalma che ha visto le lecchesi ottenere una storica promozione in Serie A1
Da ricordare come le due compagini provenissero da un’andata sostanzialmente in equilibrio che regalava morale alle veronesi: l’Alpo Basket nel palazzetto di Villafranca era riuscita in una difficile rimonta a superare nell’ultimo quarto le avversarie ed ottenere un piccolo vantaggio di due punti da conservare per Gara 2. Il risultato finale della partita di ritorno ha detto 81-77: il clamoroso scarto di 1 punto di differenza ha regalato la promozione diretta a Costa Masnaga e costringerà l’Alpo a giocarsi un complicato spareggio contro Bologna (la perdente della finale del girone Sud) sul campo neutro di Lucca, sabato alle 18,30.

Foto di Luca Taddeo – Dalla pagina Facebook: Alpobasket ’99
I fattori della partita
– Coach Pirola cambia le carte in tavola
Il tecnico di Costa Masnaga ha deciso di fidarsi della giovanissima Giorgia Balossi per guidare la manovra offensiva del quintetto iniziale sgravando Baldelli dei compiti di playmaking in buona parte delle azioni. La giocatrice classe ’02 ha mostrato sprazzi di talento spaziale ed allo stesso tempo, l’ovvia inesperienza della sua età. Un paio di tiri liberi sbagliati nel finale ed un paio di palle perse sono state sanguinose, ma allo stesso tempo, alcuni passaggi illuminanti ed una tripla pesantissima, hanno regalato un primo sguardo sul futuro di Balossi.
Il cambio di gestione della palla ha messo in difficoltà la difesa Alpo che si è dovuta adattare gradualmente negli accoppiamenti difensivi. Dopo aver concesso troppi punti alle avversarie, coach Soave ha saggiamente deciso di cambiare con un doppio playmaker che ha permesso alle veronesi di recuperare. Prima Cecili e Vespignani, poi per tutto il secondo tempo Galbiati – Vespignani hanno fatto un grande lavoro per limitare le ottime guardie avversarie.
– Problemi di falli
E’ forse stato il problema più limitante per l’Alpo Basket: Veronica Dell’Olio, centro titolare, non ha potuto giocare lunghissima parte del secondo tempo perché aggravata di 4 falli e vicinissima all’espulsione. Al suo posto, Marta Scarsi ha lottato con le unghie ed i denti strappando rimbalzi offensivi e lottando al limite del fallo per prendere posizione contro la più alta Vente.
La leonessa bresciana però non regala una dimensione di gioco offensiva molto importante per l’Alpo, ovvero il tiro dalla lunga: Dell’Olio ha speso tutto il tempo di panchina a riscaldarsi e incitare le compagne prima di entrare e spezzare in due la partita. Grande grinta che ha riporta l’Alpo a contatto aprendo il campo e segnando una tripla terrificanti, ma un eccesso di foga l’ha poi fatta espellere poco prima dei possessi decisivi.

Foto di Marco Ioi – Pagina Facebook: Basket Costa per l’Unicef
– Rulli spacca la partita
L’Alpo Basket ha lavorato per cercare di limitare il pick n’roll sull’asse Baldelli – Vente riuscendoci a tempi alterni. Il gioco che aveva messo maggiormente in difficoltà le biancoblù nella partita di andata è stato difeso in modo poco convenzionale, cercando di andare in contenimento contro una tiratrice mortifera come la guardia di Costa Masnaga.
Grazie al grande lavoro sopra i blocchi di Vespignani e Cecili, sono riuscite a costringere il passaggio alla lunga lituana ma il consecutivo raddoppio ha aperto un mare di spazio per Giulia Rulli che ha messo a segno 28 punti e 12 rimbalzi. Altro ottimo lavoro da parte di coach Pirola.
– Possessi decisivi
Ennesimo pick n’roll, ennesimo mismatch creato. La giovane Frustaci, classe 2001, si trova di fronte alla lunga Marta Scarsi. Finta di tiro, passo laterale, jumper dalla media e due punti (dei suoi soli 4 realizzati) che regalano il vantaggio del +3. Dall’altra parte il possesso dell’Alpo non va come previsto:una ricezione sporca, Galbiati è obbligata a giocare un isolamento che termina sul primo ferro. Costa Masnaga vince ed è promossa in Serie A1.
Queste ultime due azioni sono state la fotocopia dell’intero secondo tempo: Basket Costa ha cercato di eseguire e prendere il tiro più comodo mentre l’Alpo ha smesso di pensare e si è affidata troppo all’1-contro-1. Solamente quando è riuscita a difendere bene ed andare in contropiede, le qualità delle proprie atlete sono state evidenziate, mentre giocando a centrocampo, si sono quasi rifiutare di eseguire. Costa Masnaga vince una serie tiratissima dove entrambe le formazioni hanno regalato del gran basket ed un finale spettacolare. Attendiamo sabato per scoprire il futuro delle veronesi.