L’importante era vincerla e non importava come, verissimo, perché uno 0-2 sarebbe stato letale. Ma nei playoff conta tutto, conta ogni piccolo dettaglio e conta anche come le vinci le partite, per capire meglio come saranno le prossime.
L’Olimpia Milano nel primo quarto ha rivisto e rivissuto gli spettri di #Gara1, con il Forum già a fischiare e la curva ad intonare i classici cori poco educati nei confronti dei giocatori. Ha avuto la forza e la bravura di ribaltare un poco edificante svantaggio in doppia cifra abbondante a metà primo quarto, ed ha avuto la capacità di non far rientrare più Avellino in partita dopo il 29-12 del secondo quarto.
Ed allora, dice e chiede il lettore attento, perché nel titolo sono espressi dubbi e perplessità?
Fondamentalmente perché l’approccio iniziale non è piaciuto, sembrava come in #Gara1 quello di un amichevole precampionato od al massimo quello di una partita di regular season. Ma anche perché ho l’impressione che questa Olimpia Milano più grossa, più lunga e più esperta sia perennemente aggrappata alle percentuali da 3 punti.
Come detto già tante altre volte manca il piano B a questa Olimpia Milano, sia in attacco ma anche in difesa. Sykes ha crivellato la retina da fuori e solo nell’ultimo quarto si son visti adattamenti. Certo, gli altri irpini – tolto il piccolo folletto con la maglia numero 28 – hanno collezionato un bel (per l’Olimpia Milano) 2/15 da 3 e ciò aiuta molto ad organizzare aiuti e trappole per il play della Scandone.
Sui singoli: per i campioni d’Italia bene Nunnally al tiro e Della Valle per impegno, incredibilmente anche difensivo; i migliori sono stati comunque i due veterani Jerrells e Micov che hanno in momenti diversi trascinato la squadra prendendosi tiri che tutti sembravano passare per paura.
In contumacia James e Nedovic, un Curtis così è quel che ci vuole per Pianigiani: certo è che la scelta di non prendere nessun piccolo carica il texano insieme a Cinciarini e Della Valle di tante responsabilità che forse , specie se parliamo di attacco, sono un pò troppe.
Male invece Brooks e Cinciarini, fuori da questa partita il primo per manifesto nervosismo, fuori da questa serie il secondo per poca adattabilità agli avversari e scarsa precisione al tiro da fuori. Ma il capitano saprà come rendersi utile nelle prossime partite, ne sono certo.
Senza infamia e senza lode il buon Kaleb e Kuzminskas (anche se le due triple nel quarto finale hanno inciso), a corrente alternata (molto alternata) Chris Burns (che scommettiamo domani sarà obbligato a tirare almeno 500 liberi)
Per Avellino, come detto benissimo ancora Sykes, benino Young e Udanoh, tra il male e malissimo Campani e Filloy. Specie dal buon Ariel coach Maffezzoli si aspetta ben altro contributo per le due sfide del PaladelMauro.
Sfide che avranno certamente una ottima cornice di pubblico e che vedranno le due squadre non risparmiarsi di certo. Ci si giocherà tanto nella pivotal game che a mio avviso sarà #Gara3. Chi la vincerà poi potrà festeggiare la qualificazione alle semifinali già dalla partita dopo poiché sia l’Olimpia Milano che la Scandone sono squadre inclini a subire pressione e vivere male le situazioni difficili che una stagione presenta inevitabilmente.
Trovandosi sotto 2-1 è quindi facile una resa totale in #Gara4, ma sono mie supposizioni.
Quel che è certo è che questa serie sia più viva che mai, anche se gli infortuni non la smettono di tormentare le due squadre: a questo giro è stata la volta di N’Diaye con una scavigliata che pare bruttina e che a questo punto lo pongono in dubbio per la partita di mercoledì.
Partita che sarà certamente un crocevia per la stagione biancorossa perché se persa caricherebbe sulle spalle dei giocatori una pressione tale che potrebbe schiacciarli definitivamente, d’altra parte significherebbe non poter perdere più nella serie contro Avellino, pena l’eliminazione dai playoff.
Confermate pressoché in toto le assenza anche in gara 3 e 4 di James (rientro previsto in semifinale), Nedovic da una parte e Caleb Green (distorsione al ginocchio piuttosto seria fatta 25 giorni fa, difficilmente rientrerà) e Nichols (a 36 anni dover star fermo mesi è una iattura, anche per lui stagione finita)
L’Olimpia Milano se vuole vincere lo scudetto deve/dovrebbe iniziare ad alzare il numero dei giri motore in difesa, perché le contenders non stanno a guardare e hanno già progetti ben definiti per il futuro.
Vedremo quindi che succederà, la cosa certa è che in caso di #Gara5 essa la si giocherebbe al Forum domenica sera alle 20:30 in contemporanea a Inter e Milan, altra scelta lungimirante della Lega (o di Eurosport?), con buona pace dei tifosi del calcio che saranno costretti a scegliere tra il rettangolo di erba e quello in legno. Chissà che faranno…..
Cristiano Garbin
@garbo75
Photo by Alessandro De Giorgio