Certo fa più male del dovuto perdere la A2 sul proprio terreno ma lo sport sa essere spietato a volte: la prima avventura nella serie A di Elìte Bssket Roma è finita al Pala Colle La Salle dopo la seconda sconfitta con Nico Basket Pistoia nella decisiva serie di playout: 57-65. Pesantissima l’assenza del capitano Marta Grattarola, infortunatasi nella gara di andata in Toscana, un’assenza alla quale le sue compagne hanno cercato di rimediare raddoppiando la grinta e l’impegno. Ma non è bastato, visto che le ospiti avevano semplicemente più forza e più energia da buttare sul campo nel momento decisivo del campionato.
Pesantissima in generale la sfilza di infortuni per la formazione romana che l’ha colpita durante tutta la stagione – tre crociati del ginocchio a tre delle giocatrici più importanti in momenti diversi dell’anno – più altri acciacchi vari che ne hanno rallentato la partenza ed l’assestamento in una zona di classifica più tranquilla oltre alla possibilità di affrontare un playout in condizioni almeno di parità. Sono situazioni che capitano anche ad altre squadre ma per una neopromossa con tutto il carattere da forgiare per la categoria possono essere “mazzate” difficili da digerire.
Così come non ha sortito gli effetti sperati il cambio dell’allenatore, anche qui non perchè l’uno no fosse più bravo dell’altro ma perché la squadra – che pure sentiva di voler fare qualcosa di diverso – non era pronta dopo essere cresciuta con un coach fino alla serie A2, ad un cambio così traumatico e forse la società poteva resistere. L’ennesima conferma – che salvo situazioni sportivamente drammatiche ed estreme – cambiare coach non ha alcuna utilità soprattutto quando non c’è una realtà tecnica alla base ma magari questioni di altro genere che appunto una società dovrebbe saper gestire e tenere in pugno.
Tutte parole, se e ma, che mi rendo conto non consolano nessuno, ne la dirigenza nè tantomeno le giocatrici che oggi sentiranno la testa pesante e avranno una grande amarezza. Col senno di poi possiamo riempire le pagine di un’enciclopedia ma non si vincono le partite.
E non le aiuterà nemmeno sapere che per un certo periodo della stagione hanno giocato bene a pallacanestro e che questa stagione che oggi qualcuno chiamerà fallimentare sarà invece il pilastro sul quale fondare il ritorno – questa volta stabile – in serie A se ad Elìte tutti avranno voglia di tornare, facendo leva sulle cose buone fatte e tenendo nel mirino quelle non buone in modo da non ripeterle. Le basi ci sono e sono forti. Speriamo si abbia voglia di coltivarle come si deve e come fatto fino ad oggi.
Coach Pasquinelli analizza così la sconfitta della sua squadra in gara 2:
“Una partita che è stata l’emblema di tutta la stagione: anche oggi abbiamo giocato bene, ma nel momento decisivo non siamo riusciti a mettere a frutto tutto il lavoro fatto. È stato un match duro e fisico come mi aspettavo, e anche oggi come già successo a Pistoia gli arbitri sono stati molto permissivi sui contatti, brave loro a sfruttare la situazione. In ogni modo voglio ringraziare tutte le ragazze per l’impegno messo in questi quattro mesi insieme, peccato solo per le occasioni che non siamo riusciti a sfruttare durante la stagione regolare e in gara 3 contro San Martino“.
Eduardo Lubrano