Legnano (VA), 29 maggio 2019 – E’ stato un anno pieno di sussulti quello dei Knights dell’Axpo Legnano, con molti passaggi negativi ma anche con la soddisfazione finale di uscire vittoriosi dal campo, dopo dieci-gare-dieci di Playout che ne hanno sancito la permanenza nella Serie A2.
Dieci gare dicevamo in cui mai come nel più recente passato agonistico – è la prima volta che la squadra che non retrocede in Serie B deve ricorrere a tutte e dieci le gare potenzialmente in programma per salvarsi – i Cavalieri bianco-scudati lombardi hanno incarnato letteralmente lo spirito degli antichi combattenti di un tempo i quali armati di corazza, lancia e spada, si lanciavano alla conquista del loro obiettivo, che fosse una singola tenzone oppure anche una sanguinosa disputa medievale.
Probabilmente questi temi potrebbero apparire eccessivi se associati alla pallacanestro ma stiamo parlando o no di tenzone e di agone sportivo? Non sarebbe nemmeno azzardato associare questo spirito combattivo ai giocatori dell’Axpo Legnano che, nelle due #Gara5 del primo Playout vinto in casa vs la Baltur Cento e specialmente nell’ultimo Playout vs la Bakery Piacenza vinto in trasferta, hanno dimostrato attributi ma anche fatto quasi sentire il rumore del ferro, del galoppo e del sudore.
Ma oggi, mercoledì 29 maggio, passata la gioia e la giusta gratificazione per un’impresa che qualche mese fa appariva a dir poco ardua e che resterà nella storia della Serie A2 LNP, in casa Knights è tempo di riflettere. Meglio, è tempo di ponderare, di capire cioè quale possa essere “LA” direzione da intraprendere sin dal prossimo anno e, perchè no, anche da quì a dieci anni per il bene del club così ben guidato in questi anni dal Presidente Marco Tajana, coadiuvato dal fido GM Maurizio Basilico.
Giah, perchè oggi la programmazione e la visione di una società sportiva, specie se professionistica o semi-professionistica, non può essere come l’ombrello a cui far ricorso cioè quando viene giù la pioggia salvo poi dimenticarsene quando c’è il sole. Da valido manager ieri Marco Tajana ha dunque esposto, sempre al GM Maurizio Basilico ed al direttore generale e commerciale Antonio Fagotti, lo stato attuale della società non eludendo il plauso alla stagione comunque finita in gloria seppure dopo varie sofferenze.
Dopodicchè si è passati alla stretta attualità ed il Presidente Tajana ha espresso un semplice ma importantissimo concetto: rimanere in Serie A2 per i Legnano Knights è un obiettivo possibile a patto di raggiungere una stabilità, una sostenibilità ed una sicurezza economica certa.
Le soluzioni messe all’attenzione della pubblica potrebbero essere tre:
- Trovare nuove risorse economiche oppure un nuovo importante partner;
- Diventare società satellite della Pallacanestro Varese;
- Unire le forze con l’Urania Milano per diventare un polo importante per la A2.
Nel caso in cui non ci fossero queste possibilità, verrà ceduto il titolo di A2 a Chieti oppure a Napoli, al momento le società più interessate, ripartendo dal settore giovanile e da una serie C Gold in cui giocherebbero i giovani del vivaio dei Knights Legnano.
Una situazione quindi abbastanza chiara, tratteggiando magari un “sogno”, quello cioè di un’apparentamento o fusione da lì in futuro tra Pallacanestro Varese, Knights Legnano e Pallacanestro Cantù che possa dare vita ad un bacino di potenziali 10.000 utenti medi a partita, da sostenere in un progetto più ampio di ridisegnazione della pallacanestro professionistica reale in Italia, in cui gioca e compete a certi livelli chi genera utili e quindi non per tutti?
Rimaniamo con i piedi per terra perchè, inutile dirlo, un “sogno” del genere rappresenterebbe l’inizio di un effetto domino che dovrebbe riguardare tutto il movimento. Intanto da oggi sino a fine del mese di giugno 2019 Marco Tajana vaglierà le risposte, che passeranno anche attraverso il lancio di un Trust, ossia il vecchio azionariato popolare, che verrà presentato la prossima settimana in maniera ufficiale.
In basso tutta la conferenza tenuta ieri sera, buona visione
Fabrizio Noto/FRED