Ilaria Panzera: una na giocatrice che in molti vorrebbero già in pianta stabile nella Nazionale maggiore per la padronanza del campo, del ritmo e della comprensione che ha del gioco e dei momenti della partita e di cosa fare lei per aiutare la squadra in quei momenti. Può darsi che sia pronta per il salto ma forse un anno ancora può farle bene per mettere definitivamente a posto il suo equilibrio interno tra una ottima prestazione comunque anche quando non segna come vorrebbe e può fare. Prova ne sia la finale con l’Ungheria. Ma ci arriviamo.
“Sono pienamente soddisfatta di quello che abbiamo fatto: l’oro è stato pienamente meritato!”: in queste parole si legge tutta la soddisfazione della giocatrice dell’Allianz Geas di Sesto San Giovanni (serie A1), da due giorni campionessa europea Under 18 e miglior giocatrice del torneo.
Una soddisfazione frutto di un duro lavoro e di un grande talento, elementi che hanno portato la diciassettenne a correre ad una media di 11.6 punti, conditi da altri numeri elevati nelle altre voci: per esempio 11 rimbalzi e 7 assist nella finale con l’Ungheria che hanno dimostrato – a proposito di quanto scritto sopra – di quanto possa essere una giocatrice a tutto campo e devastante per le avversarie anche quando segna al di sotto delle sue medie.
Un orgoglio per il vivaio Allianz Geas che l’ha prodotta, come del resto Cecilia Zandalasini, a sua volta Mvp europea Under 20 nel 2016. Un’accoppiata che nessuna altra società può vantare.
Ilaria, che ha compiuto 17 anni proprio durante la rassegna continentale, ha disputato un Europeo di assoluto livello – dopo quello disputato lo scorso agosto a Kaunas in Lituania, che è valso a lei e al resto del gruppo, buona parte del quale presente anche in questa edizione, l’oro Under 16 – esercitando un gran controllo sui ritmi di gran parte dei frangenti degli incontri. Tiri da fuori piazzati, occasioni costruite dal palleggio, penetrazioni fulminanti in mezzo alle difese avversarie, una predisposizione a servire nel migliore dei modi – a volte spettacolarmente – le compagne libere, una buona tenuta difensiva sulle pari ruolo, un grande senso della posizione e un saggio uso del fisico a rimbalzo.
Già all’esordio, nella vittoria col Belgio (73-52), Panzera ha dato prova di grandi doti offensive, terminando con 17 punti. La guardia ha poi continuato la fase a gironi con 6 punti e con 13 (nei due successi con la Germania, 58-36, e con la Croazia, 80-60). Agli ottavi contro la Bielorussia (ostacolo superato per 96-57), la classe 2002 ha prodotto 7 punti, prima di deliziare i tifosi azzurri con la miglior prestazione della competizione nella difficile partita con la Spagna (vinta 76-63): tripla doppia sfiorata con 20 punti, 9 rimbalzi e 9 assist. In semifinale con la Russia (75-49) Panzera ha chiuso con 12 punti, 7 rimbalzi e 5 assist, mentre in finale con l’Ungheria (70-62) ha macinato 6 punti, 11 rimbalzi e 7 assist.
La progressione vincente di 7 vittorie su 7 coronata dall’oro delle ragazze di coach Riccardi è un orgoglio di tutta Italia e va ad incrementare il numero di medaglie nel palmarès delle nazionali giovanili, che negli ultimi 12 anni ne hanno ottenute 12 (3 ori, 5 argenti e 4 bronzi). L’Allianz Geas partecipa della soddisfazione per il risultato raggiunto ed è particolarmente orgogliosa per i due nomi rossoneri nel roster e nello staff dell’Under 18: Ilaria Panzera e Davide Bocci, preparatore fisico della prima squadra di Sesto.
Ilaria Panzera torna sull’impresa: “Siamo partite forte sin dalla prima partita e questo ci ha aiutato a raggiungere il primo posto nella fase a gironi. Essere arrivate prime ci ha notevolmente avvantaggiate per gli ottavi di finale. Abbiamo incontrato l’ostacolo più difficile da superare ai quarti contro la Spagna. Noi e le iberiche ci conoscevamo già a vicenda e le loro forti motivazioni, scaturite dal non essere mai riuscite a batterci in questi anni all’inizio ci hanno spaventato. Ma dopo quella vittoria abbiamo acquisito ancora più consapevolezza della posizione che avremmo potuto raggiungere. La partita più importante è stata ovviamente la finale: con un ottimo lavoro di squadra siamo riuscite a raggiungere il gradino più alto del podio per la seconda volta consecutiva.
Per quanto riguarda i premi individuali ottenuti, devo sicuramente ringraziare i coach e le mie compagne per avermi permesso di giocare al meglio”.