Roma, 21 luglio 2019 – Dunque l’incubo è finito. Battendo oggi pomeriggio nettamente la Polonia per 61-77 nella giornata deputata alle finali del FIBA EuroBasket Men’s U20 2019, l’Italbasket U20M salva la faccia, salva la Division A perchè si assesta all’ultimo posto utile per non retrocedere in Division B, il 13° per la precisione e conferma ineluttabilmente che il nostro movimento al maschile vive ahinoi una fase decisamente buia e negativa.
E che potrebbe essere più di una fase, bensì un lungo periodo denso di nubi all’orizzonte e di punti interrogativi (che del resto Noi di All-Around.net avevamo provato a mettere sotto i riflettori lo scorso anno con la speranza che qualcosa cambiasse dopo le deludenti prove di U16M, U18M ed U20M), lo si deduce dalle dichiarazioni finali di coach Andrea Capobianco, proprio al termine del match stravinto oggi vs la Polonia che farebbe intendere che, ahinoi, siamo ben lungi dall’uscirne fuori.
Ecco a Voi dunque il testo integrale delle parole di coach Capobianco ovviamente da fip.it:
“A un primo sguardo, vedendo la classifica finale, dovremmo essere dispiaciuti. Invece questi ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario. Per prima cosa voglio ringraziare di cuore i ragazzi e lo staff. E ancor prima, tutti i giocatori che sono stati con noi in raduno e che non sono venuti qui in Israele. Abbiamo cominciato l’Europeo giocando benissimo contro l’Ucraina. Ma proprio in quella partita, Serpilli e Zampini si sono infortunati. Quando abbiamo comunicato che nessuno dei due avrebbe più potuto giocare l’Europeo, è sceso il gelo. Un gelo che ha pervaso tutta la squadra, un dispiacere immenso per i due compagni. Michele e Federico sono voluti però rimanere con noi, e hanno fatto qualcosa di unico, aiutando i loro compagni dalla tribuna, applaudendo e incitando in ogni singola azione. Nel resto del torneo, abbiamo perso di 4 punti con la Serbia e di 2 punti con la Turchia, dopo 38 minuti di grandissima pallacanestro. Con la Slovenia non abbiamo giocato bene, è indubbio. Dopo quella partita abbiamo visto il baratro. Ma ci siamo guardati in faccia, e tutti insieme ne siamo usciti. Ringrazio anche tutti quelli che, nel momento più buio, ci hanno incoraggiato, a partire dal presidente Petrucci. Oggi retrocede la Serbia, a conferma di quanto la qualità di un Europeo sia altissima e di quanto le insidie siano dappertutto”.
Tutto chiaro, no? Deludente il 13° posto? Sì, anzi no, è stato un trionfo viste come si erano messe le cose. Se in fin dei conti per la prima volta nella storia dei tornei giovanili FIBA così istituiti, la massima espressione del movimento Azzurro maschile come l’U20M abbia rischiato seriamente di retrocedere in Division B classificandosi all’ultimo posto buono per evitarlo, le responsabilità sarebbero d’ascriversi al doppio, malaugurato infortunio di Michele Serpilli e Federico Zampini occorso durante la prima gara della manifestazione vinta nettamente contro l’Ucraina.
Alla luce di queste dichiarazioni di coach Andrea Capobianco secondo Voi ha senso parlare, ad esempio, di come nelle gare decisive di questo torneo l’Italbasket U20M abbia difeso spesso male, priva di nerbo ed energia?
E nonostante tutto abbia sempre ceduto ma mai di schianto vs la Serbia, vs la Turchia dopo aver dilapidato addirittura un vantaggio di ben 13 punti e vs la Slovenia?
Secondo Voi ha senso far notare al coach che le rappresentative nazionali da tempo immemore sono proprio di 12 elementi allo scopo di prevenire infortuni, malanni ed acciacchi che potrebbero decimarle?
Ed avrebbe senso far notare che di solito un movimento come quello italiano, non proprio l’ultimo come numero di tesserati in continente e come storia e risultati dovrebbe avere almeno non 12 ragazzi validi U20M da schierare ad un Europeo ma almeno 24, se non 30 elementi egualmente forti da non subire quindi ripercussioni negative alla squadra in caso di infortuni?
E che quindi se purtroppo due buoni elementi si fanno male non ci siano, tra i 10 restanti, altrettanti e validi giocatori che possono serenamente non far rimpiangere gli assenti?
Secondo coach Andrea Capobianco quindi, solo dopo essersi visti sul ciglio del burrone, i suoi ragazzi si sarebbero destati dallo choc subìto e svegliati rifilando quindi una legnata sia ai serbi ieri che ai polacchi oggi.
Quanto ritenete sia credibile questa versione? Noi di All-Around.net pensiamo che sia un’ottimo esercizio di stile retorico e verbale da consegnare alla storia ma che sia abbastanza debole come interpretazione.
La prova è proprio nelle due, ultime gare giocate ieri, annichilendo sin dal primo possesso quella stessa Serbia che lunedì 15 luglio scorso ci era parsa molto forte battendoci ed oggi, riservando pari trattamento ai polacchi, gettando nel campo di nuovo come ieri tanta voglia di difendere, di rendere la vita dura agli avversari in attacco e quindi costruendo in questo modo le migliori premesse per la vittoria che è valsa la salvezza in Division A.

Il team U20M d’Israele, per la seconda volta consecutiva vittorioso in Europa
Pertanto, con il massimo rispetto per Lei coach Capobianco, la pensiamo in modo diametralmente opposto a quanto ha dichiarato oggi a fine gara e torneo. Questa squadra ha clamorosamente difettato nella voglia di combattere e di stare in campo e questa è Sua diretta responsabilità.
Un esempio? Tre giocatori che quest’anno hanno posto le basi per una loro potenziale consacrazione ai livelli più alti del nostro campionato come Mattia Palumbo a Treviglio (miglior gara oggi con 10 p.ti come score), Federico Miaschi a Trapani (da domani alla VL Pesaro), e Michele Ebeling a Cento giocando quindi anche minuti importanti in Serie A2, hanno offerto delle prestazioni individuali in attacco a tratti imbarazzanti, per non parlare di Fabio Valentini a Casale Monferrato, a volte quasi avulso dal contesto tecnico del match.
Ovviamente coach, come abbiamo spesso evidenziato in questi 8 giorni di torneo, non parliamo neanche del modo di difendere tenuto dalla sua Italbasket U20M almeno sino al match vs la Serbia prima e vs la Polonia dopo: svogliato, spento, a tratti quasi da scrimmage e non da competizioni continentale ai suoi massimi livelli.
Altrimenti, perchè ieri vs i serbi spesso ha urlato dalla panchina “…Energia, energia!!“…? Come poter cercare di limitare i danni dalle assenze subite in attacco, come Lei ha detto, se non si difende come si dovrebbe e potrebbe? A dimostrazione di quanto, difendere bene, intensi e duri come ieri ed oggi, ha consentito a questa Italbasket U20M di vincere quasi in pantofole. E questo per Noi è un grosso, grosso rammarico!
Chiudiamo quì, sperando che le prossime rappresentative, l’Italbasket U18M e la U16M diano miglior esito di piazzamento ma anche di approccio e di voglia di stare in campo insieme.
Ah, per la cronaca ha vinto ancora Israele la Finale, confermandosi quindi campione europea U20M dopo quella dello scorso anno in Germania, battendo in finale la Spagna per 92-84.
Significherà qualcosa se adesso Israele detta legge in Europa a livello giovanile maschile?
Parziali: 8-20, 14-20, 19-21, 20-16
Fabrizio Noto/FRED