Roma, 2 agosto 2019 – La notizia era nell’aria da diversi giorni ma solo oggi la Virtus Bologna ha annunciato pubblicamente l’ingaggio di Stefan Markovic. Giocatore serbo come Milos Teodosic e come coach Sasha Djordjevic, Stefan Markovic era un obiettivo dichiarato in modo poco evidente dal club felsineo che lo ha riportato in Italia (esperienza per lui a Treviso), bianconero quasi a fari spenti. Play-guardia di 198 cm., Stefano Markovic è uomo da grandi scenari e di grandi squadre: Vrsac, appunto Treviso pre-implosione, Valencia, Banvit, Malaga e Zenit. Ultima esperienza sempre in VTB ma in maglia Khimki, ovviamente disputando l’Eurolega con 6,1 p.ti/gara e 4,4 assist di media in 27 gare. In totale, Stefan Markovic ha comunque disputato 91 presenze nella massima competizione europea, indossando anche la maglia del Malaga.
Inoltre, sempre per gli appassionati delle statistiche, Stefan Markovic ha anche disputato la 7Days EuroCup, la manifestazione ULEB che metterà in palio due posti per la Euroleague 2020-21, ed in questo torneo il serbo con le altre squadre ha già collezionato 106 presenze con una media di 7,1 p.ti/gara e 4,6 assist. Quindi, appare chiaro anche il modo di giocare di Stefan Markovic: pochi punti di solito ma molta attenzione al gioco di squadra ed alle soluzioni ideali per i compagni.
Inoltre, Stefan Markovic ha alle spalle anche una lunga militanza con la Nazionale Serba, iniziata nelle nazionali giovanili con cui ha vinto il Mondiale U19M nel 2007 e proseguita poi con la nazionale maggiore, con la quale ha conquistato la medaglia d’argento ad EuroBasket 2009. Voluto fortemente da coach Aleksandar Djordjevic, Stefan Markovic ritroverà il coach virtussino in bianconero con il quale ha condiviso la medaglia d’argento nel Mondiale del 2014 disputato in Spagna e l’argento olimpico di Rio 2016, annunciando il suo ritiro dalla nazionale al termine della manifestazione a cinque cerchi.
Per chiudere, ecco le prime parole di Stefan Markovic in bianconero:
“Sono molto felice di giocare il prossimo anno con la maglia della Virtus Segafredo, un grande club con grandi ambizioni. Voglio vincere e sono pronto a regalare tante gioie ai nostri tifosi. Sicuramente, il fatto di aver già giocato con Milos ed essere già stato allenato in passato dal nostro Coach, mi aiuterà ad integrarmi più facilmente, ma sarà importante riuscire a trovare una giusta alchimia vincente con tutta la squadra, perché solo attraverso l’aiuto di tutti i compagni potremmo vincere e regalare tante soddisfazioni ai nostri tifosi.”

Capecchi, D’Ercole e Venturi in foto
Intanto a Pistoia, nell’accogliente show-room di Wiz Design del gruppo Mister Wizard, azienda storicamente legata al Pistoia Basket 2000, è stato presentato ai media e ai tifosi Lorenzo D’Ercole. Un bel ritorno a casa per la guardia classe ’88 ch, proveniente dalla Scandone Avellino, ha firmato un contratto annuale con l’OriOra Pistoia.
Lorenzo D’Ercole è apparso contento e leggermente emozionato, ecco le sue parole:
“Ho sempre pensato che questo giorno sarebbe arrivato, ho sempre pensato che avrei indossato la maglia del Pistoia Basket. Purtroppo la dinamica non è stata delle migliori visto cosa è successo ad Avellino, comunque appena si è palesata questa opportunità l’ho colta con grande entusiasmo e motivazione. Il fatto che siano presenti nel roster due giocatori pistoiesi è una bella cosa: credo sia importante per cercare di ricreare un po’ d’entusiasmo che l’anno scorso è andato perdendosi. Non per niente una delle nostre priorità sarà quella di accendere la passione del PalaCarrara. A Pistoia ho giocato tante volte da avversario e vincere è sempre stato complicato per l’atmosfera che si respira. Al di là degli aspetti tecnici proverò a mettere la mia esperienza al servizio della squadra, cercando di far capire ai compagni più giovani quello che serve per giocare in serie A e l’importanza che ha la maglia biancorossa per tutta la città. Penso di potermi inserire bene nell’idea di squadra di coach Michele Carrea, che sarà improntata sulla difesa e sull’agonismo: lottare su ogni palla per tutti i quaranta minuti sarà una delle chiavi per fare bene”.