Roma, 3 agosto 2019 – Il Mercato 2019-20 della Virtus Roma sta per chiudersi o quasi dopo la notizia ufficiale di poche ore fa dell’avvenuto ingaggio dell’ala-guardia di nazionalità ceca Tomáš Kyzlink. Niente da fare quindi per Tony Carr, un giocatore che avrebbe mutato positivamente l’assetto di un roster che avrebbe avuto con lui una caratura molto più imprevedibile e produttiva in fatto di punti ma attenzione, ora con l’arrivo di questo giocatore molto preciso, solido ed inquadrato, cambiano sì i parametri globali della Virtus Roma, quantomeno in attacco, ma aggiunge maggiore pericolosità dal perimetro oltre che ad una voglia del ragazzo di mettersi finalmente in mostra in LBA.
Le parole di Tomáš Kyzlink sono esplicite:
«Sono davvero felice di poter indossare la maglia di un club storico come la Virtus Roma, voglio ringraziare soprattutto la Società per questa opportunità che cercherò di sfruttare al massimo. Cercherò di portare la mia voglia e il mio entusiasmo alla squadra, cercando di dare l’esempio con la mia professionalità dopo un anno in cui ho imparato molto a Venezia. Credo la Virtus stia allestendo una squadra con giocatori che hanno tanta fame di dimostrare di valere la Serie A, ma anche con elementi che di questo campionato hanno oramai esperienza, un mix che ritengo possa aiutare a costruire un gruppo ambizioso pronto a lottare in ogni partita grazie anche a un allenatore esperto e che ha una carriera di alto livello. Non vedo l’ora di iniziare, voglio salutare tutti i tifosi virtussini e dire loro che ci vediamo al Palazzo dello Sport!».
Nato in una piccola cittadina della Moravia del sud appunto in Repubblica Ceca dal nome Vyskov, Tomáš Kyzlink è un classe ’93 alto 198 cm. e già conosciuto in Italia sin da quando la Reyer Venezia ha messo gli occhi sulle sue buonissime capacità balistiche nel 2017, prendendone il cartellino ma girandolo in prestito alla Soundreef Siena in Serie A2. Ma il suo contatto con l’Italia era già avvenuto in precedenza, Serie A2 girone Est 2015-16 e stagione alla Blu Basket Treviglio di coach Vertemati con un fatturato globale di 12,9 p.ti/gara (27° posto nella classifica di miglior realizzatore nel girone), e non dopo aver penato un pò, per abituarsi al basket del coach lombardo.
Ma la sua carriera era iniziata in patria, in una società minore della capitale, l’USK Praga che comunque lo fa esordire nei professionisti. Ma il giovane Tomáš Kyzlink vuole qualcosa di più ed accetta di lasciare la splendida capitale boema per approdare in Spagna, in serie B spagnola (LEB Oro), e specificatamente al Caceres. Un anno e dopo appunto a Treviglio e, subito dopo ancora, in Slovenia nel 2016 ed è lì che Tomáš Kyzlink disputa la prima stagione di livello all’Helios Domzale: stupisce nella FIBA Basketball Champions League in cui colleziona 14,4 p.ti/gara e raccoglie anche 3,1 rimbalzi e 2,1 assist per poi finire la stagione con il Bourg Basket in Francia dove però non riesce a dar seguito ai buoni numeri generati in Slovenia a causa di un problemino fisico che lo blocca; 11 presenze con soli 9,5 p.ti/gara.
Quindi, come anticipato prima, ecco Tomáš Kyzlink arrivare alla Reyer Venezia con relativo parcheggio a Siena ma nella seconda parte della stagione, questa volta Serie A2 girone Ovest. E Tomáš Kyzlink offre un buon contributo alla squadra senese per tentare di rimettere in piedi una stagione che doveva essere da primato e che invece è quasi al disastro. A Siena Tomáš Kyzlink colleziona numeri buonissimi: 17 p.ti/gara ai quali aggiunge 3,9 rimbalzi e 3,2 assist con un 41% da tre punti che difatti lo riporta alla Reyer Venezia per la scorsa stagione ma senza che però possa giocare tanto in campionato. Colleziona in LBA infatti solo una presenza vs Brindisi, in cui gioca 4′ di gioco raccogliendo un solo rimbalzo ma con la maglia della Reyer Venezia si toglie qualche soddisfazione in FIBA Basketball Champions League: gioca 6 gare, non entrando in due di esse, collezionando alla fine 3 p.ti/gara in 9,3′ di gioco. Per chiudere, Tomáš Kyzlink è nel giro nella Nazionale Ceca, facente parte del roster di EuroBasket 2017 dopo aver vestito le maglie giovanili dall’U16M sino alla U20M.
Dunque, ad una lettura superficiale, Tomáš Kyzlink sembrerebbe un’altra sfida per questa Virtus Roma 2019-20 appena tornata in LBA, un’ulteriore sfida dopo quelle che vedono nel roster altri due esordienti come Mike Moore e Skyler Flatten e senza considerare i confermati Tommy Baldasso ed Amar Alibegovic, mai presenti in A. Invece ci permettiamo di non allinearci a questo sentimento comune per due semplici motivi. Il primo si basa sul fatto che lo scorso anno a Venezia Tomáš Kyzlink fosse realmente chiuso da gente di un certo spessore tecnico nel suo ruolo, dovendosi quindi accontentare di essere l’ottavo straniero in squadra ma allenandosi e “respirando” un’aria da squadra vincente e di livello, quantomeno nel panorama italico, alla fine ha avuto ragione lui! La seconda è perchè effettivamente in tanti confermano che Tomáš Kyzlink sia un ragazzo serio, disciplinato, gran lavoratore e soprattutto affamato di gioco e di vittorie. Forse siamo in controtendenza ma a nostro avviso questo ultimo punto a volte viene sottovalutato troppo dai commentatori nostrani, forse più intenti a sciorinare numeri e statistiche.
E che Tomáš Kyzlink sia un profilo desideroso di crescere e di migliorare lo conferma le parole di coach Piero Bucchi:
«Kyzlink è un giocatore con doti atletiche di assoluto valore già per il nostro campionato, grazie alle quali sa rendersi molto pericoloso in contropiede, ma è allo stesso tempo dotato di un ottimo tiro. Tomáš è un ragazzo che ha saputo migliorarsi stagione dopo stagione; lo scorso anno ha fatto una scelta importante per la sua carriera, decidendo scientemente di rifiutare varie offerte per rimanere a Venezia a migliorarsi tecnicamente a livello individuale e ad aumentare il suo apprendimento della pallacanestro vissuta in una squadra di prima fascia che ha poi vinto lo Scudetto».
Dunque, non ci sarà l’esplosivo e promettente Toni Carr in questa Virtus Roma (ci dicono anche con pretese anche un pò esagerate), bensì un ceco, algido ma serio, disciplinato e con tanta voglia di emergere. E non neghiamo un certo senso di positiva curiosità nel vederlo all’opera. Semmai sono altre le cose che ci preoccupano…
Fabrizio Noto/FRED