Roma, 12 agosto 2019 – In questo basket che cambia di giorno in giorno ed in cui non esistono ormai punti fermi, od almeno così sembrerebbe, arriva la tanto attesa notizia del passaggio di Pietro Aradori da una sponda all’altra di Bologna: dalla Virtus alla Fortitudo!
Il passaggio era nell’aria da diverso tempo, da quando cioè si è saputo che Pietro Aradori non fosse “apprezzato” particolarmente da coach Sasha Djordjevic. Lo si era capito dal match di ritorno vinto in casa da parte della Virtus Bologna in FIBA Basketball Champions League vs il Nanterre, in quel match Pietro Aradori vide il campo per pochissimo tempo mentre gente come David Cournooh ne giocò tanto. Il risultato, una grande prova di forza difensiva, decise probabilmente il destino di Pietro Aradori in bianconero.
Eppoi si sa, Pietro Aradori è sempre stato un buonissimo realizzatore ma ha sempre avuto difficoltà notevoli ad applicarsi con dedizione spalle a canestro. E nella nuova Virtus Bologna per Sasha Djordjevic (perchè voci di corridoio dicono che alle V Nere lo avrebbero tenuto volentieri questa stagione, il loro Capitano), per lui non c’era più posto.
Pietro Aradori, bresciano classe ’88 ed ala di 195 cm, cresce cestisticamente nel Team 75 di Lograto. La trafila delle giovanili prosegue fra Trenzano, Lumezzane e Casalpusterlengo (dove Pietro rimane tre stagioni e cresce assieme a Danilo Gallinari), fino alla chiamata di Imola in Legadue, nel 2006, per la prima stagione da professionista.
In seguito arriva la chiamata dell’Olimpia Milano prima con cui debutta in Euroleague e della Virtus Roma, con la quale disputa la sua prima finale scudetto. Ma la Virtus Roma, famosa per la visione a lungo termine dei giocatori italiani, se ne sbarazza proprio dopo la Finale Scudetto persa vs la Montepaschi Siena, perciò Aradori si trasferisce a Biella dove gioca un biennio ad altissimi livelli. Nel primo anno, vince il premio Reverberi come miglior giocatore italiano e nella stagione 2009-10 chiude a 17 p.ti/gara, contribuendo sensibilmente alla salvezza del club piemontese.
Successivamente, Pietro Aradori viene ingaggiato dalla Montepaschi Siena e nella città del Palio (avendo come compagno di squadra il GM biancoblu attuale, Marco Carraretto) gioca due stagioni, conquistando altrettanti scudetti (il secondo sarà, poi, revocato), due Coppe Italia ed una Supercoppa italiana. Nell’estate 2012, ecco materializzarsi il trasferimento a Cantù dove Pietro Aradori rimane un paio di stagioni, vincendo un’altra Supercoppa e continuando a viaggiare stabilmente in doppia cifra realizzativa sia in campionato, sia in Euroleague. Nella stagione 2014-15 Pietro si trasferisce prima in Turchia al Galatasaray, poi in Spagna all’Estudiantes. Sul finire della stessa annata sportiva, Pietro Aradori torna nella nostra serie A per giocare i Playoff con la maglia della Reyer Venezia, uscendo di scena in semifinale ad opera di Reggio Emilia, club che nell’estate 2015 metterà Aradori sotto contratto e con il quale Pietro giocherà due proficue stagioni, vincendo la Supercoppa italiana nella prima annata e chiudendo la stagione 2016-17 ad una media di 16 p.ti/ gara, 3,5 rimbalzi e 3 assist a partita.
Nelle ultime due stagioni Pietro Aradori indossa la maglia della Virtus Bologna, divenendone anche il capitano l’1 marzo 2019. E proprio da capitano, Aradori conquista con la Virtus la vittoria nella competizione della FIBA Champions League. Nell’ultimo campionato di serie A, chiude la stagione regolare con una media di 12,7 p.ti/gara, 4 rimbalzi e il 39% dalla lunga distanza in 28 partite giocate.
Punto di riferimento della nostra Nazionale maggiore dal 2012 (dopo aver effettuato in azzurro l’intera trafila delle giovanili), Pietro Aradori ha tagliato proprio in questi giorni il prestigiosissimo traguardo delle 150 presenze con la maglia della Nazionale e sta svolgendo la preparazione in vista dei Campionati Mondiali che si disputeranno in Cina dal 31 agosto al 15 settembre prossimi. E proprio della Nazionale italiana, Pietro Aradori è anche il capitano dell’ultimo biennio, durante il quale si sono disputate le gare di qualificazioni ai Mondiali e anche per queste partite di avvicinamento alla rassegna iridata.
Adesso stop alla narrazione e facciamo parlare il campo, ecco Pietro Aradori in biancoblu!