La sconfitta dell’Italia Under 16 Femminile nella gara d’esordio ai Campionati Europei di categoria con la Russia, 57-71, si spiega con un paio di cifre. I 22 rimbalzi in più conquistati dalle nostre avversarie (55 a 32) – dei quali ben 22 offensivi – ed i 27 tiri liberi, contro i 20 – tirati dalla Russia.
Che non li ha segnati con una percentuale sufficiente sia chiaro, ma li ha segnati nei momenti decisivi della gara, quando cioè era necessario stabilire un break nel punteggio. C’è poi una terza cifra che racconta soprattutto il divario finale, esagerato rispetto a quello che si è visto in campo: il 6 su 10 di Anastasiia Bocharova da 3 che ha messo 4 di queste 6 triple negli ultimi 4 minuti e 50 secondi della partita, due dalla sinistra dell’attacco russo e due da destra.
Si era a quel punto sul 53 a 54 per le nostre avversarie e ci si era arrivati dopo che il gioco e la tecnica delle nostre ragazze – in particolare di Sara Ronchi e Carlotta Zanardi – avevano permesso all’Italia di rintuzzare i tentativi di fuga della Russia. Che dalla sua ha una squadra molto fisica, potente, decisamente più della nostra e che su questo piano ha messo la partita, oltre che su una buona tecnica.
Chiuso il primo tempo sotto di 2, 16-18, le nostre si sono issate fino al 31-24 a metà del secondo quarto prima di fermarsi e subire un parziale di 0 a 15 in 5 minuti circa per il 31 a 39 di metà gara, travolte dalla forza delle avversarie.
Ma nel terzo periodo la precisione del nostro attacco nel quale si sono visti giochi a due di rara bellezza con dai e vai, back door di antica sapienza e molto coraggio da parte di tutte, ha rimesso in parità la contesa e mandato le squadre sul 48 a 50 con gli ultimi dieci minuti da giocare.
E qui anche grazie alla zona, già usata nel terzo periodo, le azzurre hanno retto per 5’30” circa. Poi è esplosa la Bocharova, la sicurezza delle russe nella circolazione della palla grazie ai tanti rimbalzi d’attacco e dal 53 a 54 di cui sopra si è volati al 55-59 dell’ultimo minuto con la tripla del numero 12 russo che ha di fatto chiuso i giochi.
In mezzo qualche occasione persa ingenuamente dalle nostre per pareggiare e sorpassare all’inizio del quarto ma sono cose che ci stanno e che una volta riviste potranno essere evitate contro le prossime avversarie. Che si chiamano Finlandia, venerdì 23 agosto alle 16.30, ed Ungheria sabato 24 alle 21.00.