GRUPPO A
La Polonia règola, come da pronostico, la Costa D’Avorio per 63-80 e si qualifica alla seconda fase come prima classificata nel suo raggruppamento, forte della bella vittoria all’overtime vs i padroni di casa della Cina. Ma non è stata una passeggiata per gli uomini di coach Mike Taylor, gli africani hanno reso la vita molto dura ai polacchi con una difesa decisamente apprezzabile nei primi 10′ di gioco ma anche con delle buonissime percentuali in attacco (24-20). Ad inizio secondo periodo però sale in cattedra il team biancorosso che mette letteralmente il tappo al proprio ferro (8-16), e Polonia che non riesce a scrollarsi di dosso gli ivoriani nemmeno alla fine del terzo periodo (17-19), riuscendoci comunque nel periodo conclusivo, dimostrando cuore e specialmente grande testa, alzando di nuovo il livello d’attenzione in difesa e chiudendo un quarto parziale sul 14-25. Attenzione a questa Polonia: rapida, frizzante, gelida quando basta e soprattutto apparsa fisicamente a livelli molto apprezzabili, una vera squadra. Sugli scudi la coppia Mateusz Ponitka e Adam Waczynski (12 p.ti il primo, 16 il secondo), ma tutto il team polacco segna portando il proprio contributo alla causa. La coppia Den Thompson e Charles Abouo si fa invece apprezzare per gli ivoriani con 18 p.ti il primo e 23 p.ti e 6 rimbalzi il secondo, con Soulamane Diabate che serve 6 assist. I tabellini.
A Pechino choc in the town. Alla Wukesong Sport Arena va in scena lo spareggio per il 2° posto nel girone e la Cina padrona di casa subisce troppo la pressione della sconfitta subita 48 ore fa all’overtime vs la Polonia, cedendo di netto vs la classica squadra underdog come il Venezuela che passa 72-59 e che regala la prima, grande sorpresa a questi Mondiali 2019. Di contro, amarezza enorme per la squadra cinese che alla vigilia era accreditata almeno del secondo posto nel girone. Una gara quasi senza storia perchè il Venezuela ha controllato il match dal primo possesso all’ultimo, amministrando saggiamente ogni palla e mettendo pressione alla Cina che invece, minuto dopo minuto, ha visto sempre più allontanarsi gli avversari. Tentativo di rientro nel terzo periodo nei cinesi (18-18), ma i vino tintos tengono duro e portano a casa una meritatissima qualificazione. Significativo il dominio sudamericano ai rimbalzi, 49-28. Sempre ottima la prestazione del venezuelano Heissler Guillent (15 p.ti), mentre in rosso ottima la prestazione di tutta la squadra a referto dove brilla Shuo Fang con 13 p.ti. I tabellini.
GRUPPO B
Poco da descrivere per una gara che valeva a conti fatti valeva poco questa tra Corea del Sud e Nigeria vinta dalle aquile africane, abbastanza nettamente anche, per 66-108. Asiatici che comunque reggono bene il campo almeno un periodo (15-17), salvo poi cedere di netto nel secondo periodo in cui i nigeriani, ancora con il dente avvelenato per la gara buttata alle ortiche vs la Russia, hanno trovato con buonissima frequenza il cotone asiatico (16-32), con un eloquente 42,9% da tre. Il secondo tempo è stato solo un lungo garbage time, con la Nigeria padrona del campo indiscussa. Quattro uomini in doppia cifra per le aquile africane (Ben Uzoh, Michael Eric, Ike Diogu e Chimezie Metu), perdurando il mistero Ekpe Udoh, in campo 14′ ma a mal partito. Per la Corea del Sud bene il solito Guna Ra (18 p.ti), e Seounghyun Lee. I tabellini.
Per stabilire chi avrebbe vinto il girone B si gioca Russia vs Argentina ed alla fine prevalgono i sudamericani per 61-69. La Russia di Sergey Bazarevich si accontenta quindi del 2° posto nel girone e comunque non fa per niente una brutta figura, anzi. Squadra in grande crescita come collettivo, la Russia parte molto meglio dell’Albiceleste chiudendo bene lo spazio agli avversari ed andando avanti 17-12 al primo intervallo e perchè Campazzo la mette allo scadere da tre. Poi l’Argentina ingrana la quarta, spaziature eccellenti e gioco spumeggiante, oltre che ad una difesa che sale di livello, non facendo quasi avvicinare al proprio ferro comodamente i russi. Al 20′ di gioco Argentina avanti 33-39 ma il capolavoro avviene al rientro in campo, dopo l’intervallo lungo. La difesa sudamericana è come un pitone che avvolge l’avversario stritolandolo quasi, il terzo parziale dice 7-14 (40-52 al 30′), con il quarto periodo in cui alla fine, l’Argentina controlla il tentativo di rientro russo. Facundo Campazzo predica basket con 21 p.ti, 6 rimbalzi e 7 assist mentre la Russia ammira Andrey Zubkov risponde con 18 p.ti e 7 rimbalzi. I tabellini.
GRUPPO C
Com’era prevedibile, il match che assegnava il secondo posto nel girone e quindi il proseguio del cammino più nobile alla manifestazione tra Porto Rico e Tunisia è stata appassionante e ricca di di spettacolo. Passano i caraibici che domano una delle sorprese di questo FIBA World Cup 2019 per 67-64 ma i nord africani hanno da mordersi le mani, per come hanno sciupato una chance più unica che rara. Avvio equilibrato, come da previsione, è primi 10′ di gioco chiusi sul 19-18 per Porto Rico che, al termine del primo tempo, vanno al riposo lungo sul 38-32, dando la sensazione di essere comunque in grado di gestire l’euforia tunisina. Ma al rientro dall’intervallo lungo, i ragazzi di coach Mario Palma aumentano i giri grazie al duo Michael Roll (prossimo anno a Milano), e soprattutto Salah Mejri, ben coadiuvati dal resto del team. Caraibici in confusione e parziale pro-tunisino del terzo periodo da 14-23 con totale di 52-55 che apre un ultimo periodo al calor bianco. Ma coach coach Eddie Casiano sa di poter contare su di una squadra più atletica e più fisica (alla fine i rimbalzi diranno 46-34 per Porto Rico), ma soprattutto su di un’ottima difesa che aumenta il volume d’impatto e che costringe la Tunisia a non volare più sull’entusiasmo del terzo parziale. Il finale è un vero thrilling che si risolve con una tripla della mosca atomica Gary Browne a 5″ dalla fine che consegna la preziosissima vittoria (che vede direttamente interessati gli Azzurri), per la seconda fase a Porto Rico, anche perchè nel possesso finale la Tunisia buca la tripla del pareggio e quindi dell’overtime con Makram Ben Romdhane. MVP del match comunque il portoricano Renaldo Balkman (14 p.ti e 9 rimbalzi), mentre la Tunisia si consola con un eccellente Omar Abada. I tabellini.
Del tutto imprevedibile invece l’esito di Spagna vs Iran. Gli iberici vincono alla fine per 73-65 e quindi mantengono il primo posto nel girone con Porto Rico seconda ma sottovalutano troppo gli avversari che, nonostante lo zero in casella in tema di vittorie, entrano in campo e lottano da leoni, mettendo le Furie Rosse in grande crisi per il fastidio (legittimo), di coach Sergio Scariolo. Arabi che partono ventre a terra e spagnoli in difficoltà, specialmente in attacco dove non riescono a mettere dentro quei canestri che si solito i due Hernangomez, Marc Gasol e Sergio Llull mettono ad occhi chiusi. Primo periodo avanti quindi l’Iran per 18-21 e nel secondo periodo però cambia la musica: la Spagna attacca molto meglio ma soprattutto l’Iran non riesce a star dietro, anche fisicamente, alle Furie Rosse. All’intervallo si va sul 33-31 e se si pensa ad un terzo periodo in cui gli iberici avrebbero dominato, ecco che proprio il terzo parziale rimette in moto un Iran cattiva e determinata a fare la differenza: parziale da 19-22 ed al 30′ c’è ancora una partita che dice 52-53 per gli arabi! Ultimo periodo e la Spagna però adesso gioca con attenzione, sale in cattedra la coppia Marc Gasol-Juancho Hernangomez (quest’ultimo in doppia doppia), e la qualità spagnola ha la meglio. I tabellini.
GRUPPO D
Poco da dichiarare nel match tra ultime andato in scena a Foshan prima di Italia vs Serbia e cioè Angola-Filippine. Vincono gli africani in una gara comunque godibile e battono gli asiatici per 84-81 all’overtime. Equilibrio a go-go nei limiti tipici delle due squadre che hanno onorato la manifestazione. I migliori sono Andrey Blatche per le Filippine e Valdélicio Joaquim per l’Angola.