Roma, 5 settembre 2019 – L’Italbasket di Meo Sacchetti dunque è arrivata al secondo turno. Risultato atteso benchè la marcia di avvicinamento a questo FIBA World Cup 2019 non avesse instillato fiducia e convinzione a iosa, tutt’altro. A costo di sembrare noiosamente ripetitivo infatti, le 11 gare amichevoli precedenti all’evento cinese avevano colpito per la scarsa applicazione di un gruppo che ha letteralmente esibito malavoglia e confusione (a tratti senza neanche celarla, per non parlare della reazione scomposta verbalmente parlando di Pietro Aradori, il grande escluso dai 12), non in tutti i componenti sia chiaro ma che come risultato finale ha prodotto incertezza e dubbi. Emblematica l’ultima gara persa vs i Tall Blacks neozelandesi.
Inutile poi ritornare sul tema infortuni e/o malanni che ha frenato la squadra sino all’arrivo in Cina, pesanti le assenze sia di Capitan Gigi Datome che di Danilo Gallinari, giocatori fondamentali nel contesto azzurro. La loro assenza ha sicuramente pesato nella fase di preparazione ma quello che però ha stupito è stato l’approccio non particolarmente entusiasta degli altri azzurri, anche dello stesso Marco Belinelli, al momento forse realmente la mente più pulita che il nostro sgangherato basket abbia prodotto da anni a questa parte. Anche lui s’è fatto coinvolgere nel clima molle, inutile negarlo, che ha avvolto tutto il team, come se lui in campo non riuscisse a dialogare con esecutori non alla sua altezza, fatta eccezione per un Daniel Hackett molto più sicuro di sè e di quei tre o quattro (Paul Biligha, Jeff Brooks, Awudu Abass ed Amedeo Tessitori), che ci han creduto ad intermittenza.
Arrivata però ai costituiti, l’Italbasket ha letteralmente disciolto queste incertezze e questi dubbi surclassando le malcapitate Filippine prima ed Angola dopo, confermando che le paure ed i timori delle gare precedenti fossero sì fondate ma eccessive, troppo basso il livello delle avversarie per pensare di poter perdere contro di loro.

Danilo Gallinari vs Serbia
Ieri poi la prova del fuego, giocarsela a viso aperto vs i marziani della Serbia (come li avevano definiti quella della Fip in un a dir poco grottesco comunicato dopo il -32 dell’Acropoli, accomunandogli anche la Grecia, ritornata sulla terra grazie ad un buonissimo Brasile 72 ore fa), ha certificato che in fin dei conti questa Italbasket non è poi così malaccio a patto che…Senza troppi giri di parole, la gara di ieri vs la Serbia, in ottica “gare che devi assolutamente vincere vs Spagna e Porto Rico”, ha messo in chiaro alcuni dettagli che sono sicuro anche il buon CT Meo Sacchetti abbia messo a fuoco insieme al suo valido staff tecnico.
Primo. Le certezze, e che certezze, sono le solite con Marco Belinelli e soprattutto Danilo Gallinari in grandissimo, grandissimo spolvero: per come giocano, per come gestiscono i possessi e le rispettive difese su i due lati del campo, per come guidano la squadra con una serenità a volte strabordante. A loro andrebbero associati anche Gigi Datome, con il Capitano che purtroppo sta cercando di ritrovare la forma, e Dani Hackett. Personalmente ho trovato le dichiarazioni post-gara vs la Serbia da parte di Dani Hackett eccellenti: “Sono arrabbiato, ho fatto alcuni errori che non avrei dovuto fare, ad esempio con delle perse…Devo migliorare anche se oggi i miei 13 p.ti ed altro l’ho portato a casa ma non posso essere soddisfatto!”. Augurarsi che possa crescere ancora è la speranza di tutti ma occorre anche avere un Gigi Datome più presente in attacco, oltre alle sue letture ottime da assist man che sino a qualche tempo erano quasi sconosciute ai più.
Secondo. Per impegno e dedizione ovviamente non si poteva che attendere una crescita di tutto quanto il roster in scia al rendimento dei quattro di cui sopra, anche se con delle differenze. Alla vigilia del match di ieri vs la Serbia il buon Meo Sacchetti aveva dichiarato, sempre con la solita trasparenza che lo contraddistingue, che si aspettava una prova maiuscola da qualche “insospettabile”. Purtroppo l’evento non s’è verificato, anzi. Prendiamo ad esempio Alessandro Gentile. Presentatosi in forma smagliante fisicamente, il Figlio di Nando che potrebbe essere la quinta punta effettiva del roster, non ha fatto male in attacco ieri bensì in difesa in più di qualche circostanza. Lo sappiamo tutti che non è mai stato un grande difensore ma ieri Gentile ha dimostrato la sua scarsa applicazione non solo nel tenere l’avversario di turno (che non può essere logicamente il terrificante MVP nonchè Top Scorer al momento di questi Mondiali, al secolo Bogdan Bogdanovic), semmai nei raddoppi nei quali ha difettato più di una volta: spesso in ritardo e, peggio, quasi mai convinto.
Terzo. Sempre alla luce di quanto visto vs la Serbia, in tanti dovranno alzare l’asticella del rendimento vs la Spagna. Perdere vs la Spagna non comprometterebbe il cammino ma lo renderebbe abbastanza complesso, dovendo poi l’Italbasket vedersela presumibilmente vs una squadra con pochi punti deboli ai quarti e dando per scontato che si superi almeno Porto Rico, caso contrario si tornerebbe a casa e, statene certi, non senza qualche polemica. Ma se parliamo di “alzare l’asticella”, pochi dubbi su Jeff Brooks, anche se al momento non ha particolarmente brillato se non vs Angola. Idem per Paul Biligha, ieri anche troppo ignorato in attacco ma che in difesa si sbatte come sempre. I dubbi vengono semmai sull’opportunità di aver portato in azzurro gli altri elementi non adatti a questo livello di competizione. Su Awudu Abass diciamo che sembra abbastanza calato nel ruolo pur con i suoi limiti, quantomeno difende e si applica e vs la Serbia ha mostrato decisione al tiro e voglia di stupire. Lo stesso dicasi per Amedeo Tessitori. E’ vero che vs la Serbia ha messo piede in campo solo per 1’38” di gioco ma il lungo trevigiano ha mani morbide ed è cresciuto molto in questi anni. In difesa paga dazio di aver giocato troppi anni in A2 dove i suoi avversari non sono certo il top che ci sia in giro ma sul fatto che possa dare il suo vs gli spagnoli i dubbi sono pochi. Infine Amedeo Della Valle. Al momento soffre nel ruolo di dover dare il massimo in 5 o 6 minuti di utilizzo ma vs la Spagna potrebbe avere quello spazio al tiro che può far male agli avversari.
Quarto. E veniamo alle dolenti note che coinvolgono direttamente il CT e le sue scelte. Portare in Cina sia Luca Vitali che Ariel Filloy al momento sembra una scommessa persa. Luca Vitali, onestamente, non se lo aspettava nessuno così poco lucido e quasi refrattario al compito assegnatogli, eppure non stiamo parlando di un ragazzino. L’antisportivo di ieri non è stato grave in quanto tale (anche se, sul 19-20, i serbi han capitalizzato i liberi ed il possesso scappando a +6), ma lo è stato perchè procurato da un giocatore portato in Azzurro per le sue doti di poter gestire certi possessi, avendo un buon tiro da tre e soprattutto con anni ed anni di esperienza. In quanto accaduto ieri, c’è il condensato di un giocatore che non hai mai avuto grandi chances a certi livelli perchè poco affidabile a queste atmosfere. Punto. Su Ariel Filloy invece in pochi han capito il perchè del suo reclutamento. Ariel Filloy è assurto ai fasti delle cronache tre anni fa, disputando un campionato eccellente con la Reyer Venezia campione d’Italia e confermandosi poi con l’Italbasket agli Europei 2017 fa e durante le qualificazioni proprio a questi Mondiali. E’ un giocatore esperto, buon tiro da tre in momenti difficili, buon passatore e discreto difensore ma prima di questo periodo sfolgorante, la sua carriera era stata caratterizzata più da bassi che da alti: se Reggio Emilia nel 2013 decise di darlo via per puntare al vertice del campionato ma senza di lui, un motivo ci sarà. Purtroppo il pur bravo Ariel è reduce da una stagione ad Avellino a dir poco travagliata ed è apparso ai più come sia calata la sua autostima. E quando ad un giocatore come lui si abbassa l’autostima, ecco che provi a fare anche un aley-oop vs Angola per Amedeo Tessitori! Ma a dirla tutta in conclusione, l’aver fatto giocare ieri Gentile da plyamaker è stata una sonora bocciatura per entrambi.

Marco Belinelli vs Angola
Quinto ed ultimo. A questo punto, specialmente su coloro che avrebbero dovuto rendere di più, impossibile non fare qualche onesta critica all’operato delle scelte di Meo Sacchetti. Aldilà di aver tagliato Pietro Aradori, giocatore che avrebbe potuto essere molto utile per i punti che ha nelle mani con il contraltare della quasi impossibilità di difendere, ad oggi appare strano del perchè non si sia stata fiducia ad Andrea Cinciarini od Andrea De Nicolao. Il primo è un giocatore non certo dai punti facili ma ha un gioco pulito, essenziale, disposto all’assist ed anche discreto difensore. Il secondo viene da una stagione molto positiva, in crescita e veloce di garretti in difesa. Insomma, ok “accettare” di non avere in Italia più dei centri di livello (diciamo…), ma non produciamo neanche più un playmaker degno di questo nome al punto tale che ad un Mondiale bisogna portarci due ultra 35enni che poi non vedono il campo (o quasi), in un match come quello di ieri in cui sarebbero serviti come il pane per liberare al meglio le punte principali?
Domani quindi la Spagna. Dopo la prova di grinta e di carattere di ieri ma senza aver raccolto nulla, c’è comunque grande fiducia in casa Italbasket per questo match senza ritorno. La Spagna non è la Serbia ma sarebbe stupido sottovalutare gente come Ricky Rubio, i fratelli Hernangomez, Quino Colon, Marc Gasol o la coppia Llull-Fernandez più Victor Claver. Ma una cosa è certa: a mio avviso alla Spagna non sono mica tanto felici d’incontrarci, per niente! Ma per metterli in difficoltà servirà una gara perfetta, quella che ieri non è riuscita. Magari ripetere quella stupenda del 2015, in Germania, in cui vincemmo 98-105…
Per chiudere, ecco le dichiarazioni di CT Meo Sacchetti sempre più realista del Re:
“Il match contro la Serbia ci ha dato buone indicazioni sotto alcuni punti di vista e vogliamo ripartire proprio dalle cose positive che abbiamo messo in campo ieri sera. Anche la Spagna è un avversario impegnativo ma siamo alla seconda fase di un Mondiale ed è normale trovarsi di fronte i migliori. Dovremo rimanere concentrati fin dall’inizio e fare la nostra partita. Rispetto alla gara contro i serbi dovremo però trovare energie da tutti i nostri giocatori e non solo da alcuni. I ragazzi sono concentrati e pronti a dare il massimo”.
Incrociamo le dita!
Fabrizio Noto/FRED
@FaberNoto