Shanghai (CHN), 10 settembre 2019 – Allo Shangai Oriental Sports Center la Grande España di Don Sergio Scariolo mata anche la Polonia per 90-78 nel secondo quarto di finale della giornata ai FIBA World Cup cinesi 2019, dopo aver mandato a casa la solita, inconcludente Italbasket e bastonato la presunzione serba nel gironcino J di qualificazione a questa ultima fase ad eliminazione diretta.
Gli americani direbbero match wire-to-wire, gara cioè condotta in testa dall’inizio alla fine e così è stato per questa Grande España che non molla mai l’osso, se non per un 2-4 ed un 4-6 nel primo periodo. Ma quello che sorprende è semmai sempre l’anima di questa squadra, pronta a scalare le vette di queste manifestazioni internazionali nonostante cambino i volti e restano a casa fiori di giocatori, segno evidente che la mentalità è quella giusta e che vincere aiuta a vincere.
Grande España quindi sempre a proprio agio anche se la Polonia, una delle più belle sorprese di questi Mondiali cinesi, ha dato filo da torcere agli iberici sino a pochi minuti dalla fine del match. Ma quando non hai la mentalità vincente, nonostante la tua squadra sia anche ben assemblata e compatta, e specialmente non riesci mai a mettere il naso davanti agli avversari, allora finisci per subire l’altrui serenità, l’altrui calma che metto a segno quei canestri importanti nei momenti importanti e porta a casa la gara in un modo quasi disarmante: semplice ma veritiero.
Primo periodo, la Polonia cerca di mettere subito in campo quella foga e quell’entusiasmo che potrebbe scombinare i piani della Grande España ed il futuro Panathinaikos, Mateusz Ponitka, sembra il maggior intenzionato a creare scompiglio nella retroguardia delle Furie Rosse. Ma è un fuoco di paglia, la Grande España inizia a macinare il proprio gioco sempre sull’asse Ricky Rubio-Marc Gasol (un solo dato per spiegare la loro gara: 9 assist per il primo, 7 per il secondo…Per un totale di squadra pari a 28 assist!), e sebbene entrambi non segnino molto all’inizio della gara, sono loro a mandare a canestro od a generare tiri comodi per gli altri in campo. Il vantaggio primario del match lo mette proprio Rubio dalla lunga (7-6), poi inizia lo show spagnolo con i polacchi ad inseguire, sempre e comunque. Rudy Fernandez da tre (5/5 da tre per lui nel match…), piazza il primo divario (16-9 al 6′), con coach Mike Taylor dei polacchi forse troppo preoccupato delle penetrazioni spagnole e che quindi consente molto al tiro da fuori della Grande España. L’ex-Caserta Lukasz Koszarek la mette anche lui da tre ma sul 22-18 a favore della Grande España la curiosità è di vedere come potranno i polacchi scalare la montagna che già sembra alta.
Secondo periodo, l’efficacia di un team nazionale si vede nella possibilità di avere molti giocatori disposti ad esaltarsi quando gli altri calano, per questo scalda i motori colui che poi sarà decisivo ed incisivo per le sorti della gara, Willy Hernangomez. Ma c’è anche l’eversore dell’Italbasket in campo, il fratellino minore Juancho Hernangomez, adesso è lui a rubare la scena anche se la Polonia non molla un centimetro con le triple di Michal Sokolowski e la qualità di AJ Slaughter, visti in azione a lungo a Bologna nel match di qualificazione a questo Mondiale proprio vs l’Italbasket ed al ritorno. Ed è proprio Juancho ad iniziare il primo break del match (28-23 con una tripla al 12′), che si allunga poi sul 38-28 al 15′ anche grazie a lui e grazie ad un glaciale Rudy Fernandez. Adam Hrycaniuk che procede a folate, non ruba l’occhio ma comanda il ritmo costringendo i polacchi all’affannosa rincorsa. Grande España ed Adam Waczynski riannodano il filo polacco ma quando si arriva anche sul 39-37 ecco un’altra tripla di Rudy Fernandez a ricacciare indietro le velleità di rimonta biancorosse: 42-37. Match quindi che vede chiudersi sul 46-41 per la Grande España al 20′, con i ragazzi di Scariolo in controllo.
Terzo periodo, che la Polonia stia dando il massimo lo conferma Mateusz Ponitka che da tre riporta le due squadre vicino (48-44 al 22′), ribaltamento e Rubio, poi Rudy Fernandez per ben due volte da tre e dopo Rubio ed ecco servito il primo, massimo vantaggio del match sul +14 per la Grande España (58-44 al 24′). Adesso è Damian Kulig a provarci per la Polonia ma toh, ecco Sergio Llull, 64-54 al 27′ prima che inizi letteralmente lo show di Willy Hernangomez. Mentre Mike Taylor sprona i suoi a non mollare e giustamente Sokolowski esegue (65-58 al 29′), e Scariolo chiama tempo, ci pensa comunque Pierre Oriola a chiudere il terzo periodo sul 67-58 in tape-in (alla fine, 11 rimbalzi offensivi per gli spagnoli).
Quarto periodo, e va in scena il Willy Hernangomez’s Show! Prima AJ Slaughter spaventa gli spagnoli con buono e fallo (67-61), ma dopo è proprio lo Charlotte Hornets che da spettacolo: al 33′ sigla il suo 15° punto andando solo lui a segno dalla fine del terzo periodo per il 76-65 (escluso Oriola), e se Adam Hrycaniuk ed AJ Slaughter mettono pressione con Adam Waczynski un break da 0-8, ancora Super Willy e due triple di un eccellentissimo Ricky Rubio (MVP per efficienza), ridanno il +15 alla Grande España al 37′ con Victor Claver che ci mette il sigillo (87-72). Si chiude sul 90-78.
Questo è quanto, la Grande España che torna tra le prime quattro del mondo e, attenzione, non è mica finita quì. E’ molto probabile che domani Australia e Repubblica Ceca daranno vita ad un match interessante con gli oceanici favoriti ma questa Spagna, questa Grande España adesso fa veramente paura!
Parziali: 22-18; 24-23; 21-17; 23-20
Fabrizio Noto/FRED