Bari, 21 settembre 2019 – La finale di Supercoppa 2019 sarà ancora un affare tra le finaliste dei Playoff scudetto 2018-19, quindi un nuovo capitolo della saga Umana Reyer Venezia vs Banco di Sardegna Sassari. Dopo che i sardi avevano battuto all’overtime una coriacea Vanoli Cremona nella prima semifinale di questa Supercoppa LBA made in Bari, è stato il turno dell’Umana Reyer Venezia rispondere agli avversari sardi battendo nella seconda gara in calendario l’Happy Casa Brindisi per 78-73.
Si morde la mani la squadra di Frank Vitucci, pur gettando letteralmente il cuore oltre l’ostacolo la sua Happy Casa Brindisi non riesce a bissare il successo vs la stessa Reyer in precampionato in quel di Lignano lo scorso 31 agosto. Certo, oggi ci sono 21 giorni di lavoro in più ma soprattutto la Reyer vince in quanto più solida ed abituata a combattere a certe latitudini. E’ stata una gara vissuta sulle montagne russe, un incontro dai mille volti, prima dominato da Brindisi e poi sofferto fino quasi a rimontare dal -15 al -2. Protagonista del match, manco a dirlo, un certo Austin Daye, con un bottino di 26 p.ti e ben 8 falli subiti. E se l’Italbasket gli trovasse una gentil pulzella
Primo periodo, coach Vitucci getta subito nella mischia il neo arrivato Bogdan Radosavljevic e il centro tedesco risponde presente. Thompson con una magia in contropiede firma il primo parziale di 2-9 dopo 3 minuti e mezzo. Lo starting five brindisino impressiona con Brown onnipresente in difesa sulle traiettorie di passaggio: risultato, suoi 3 recuperi per il 6-19 dei primi 10’.
Secondo periodo, il copione del match non cambia in avvio del secondo parziale: Venezia fa una fatica enorme a trovare il canestro e Brindisi riapre con un 9-0 sulle ali dell’entusiasmo del duo Radosavljevic-Gaspardo (6-28 al 14’). La Reyer reagisce con un contro break di 6-0 sfruttando Watt sotto canestro, ma è sempre John Brown a dare spettacolo sul parquet di gioco (16-33 al 19’). Venezia rimane aggrappata sul -10 di fine primo tempo (23-33).
Terzo periodo, le urla di De Raffaele scuotono la Reyer all’intervallo e Filloy dalla lunga distanza più Watt piazzano subito il 5-0 iniziale per il 28-33. Umana che entra quindi in campo con un altro piglio e mette la freccia sul 39-38 al 26’. L’inerzia del match si ribalta completamente e Venezia tocca il +12 con le triple di Chappell e Bramos 54-42. Brindisi rintuzza sul 54-44 al 30′.
Quarto periodo, un immenso Daye (MVP con 26 punti) ricomincia a bombardare dalla distanza ad inizio quarto e la Reyer ritocca il massimo vantaggio (59-44). Campogrande sblocca l’attacco biancoazzurro per il -10 al 33’. Banks (23 punti e 6/9 dal campo), non ci sta e piazza 5 punti di fila per il 63-54 a 5’ dalla fine. L’Happy Casa Brindisi prova in tutte le maniere di rientrare in partita (72-67 al 38’). Sempre Banks rimette in scia Brindisi sul 72-70 ma Thompson perde una sanguinosa palla in contropiede. Nel concitato finale di gara la terna arbitrale cambia una rimessa da fondo campo inizialmente giudicata a favore di Brindisi e il conseguente fallo tecnico fischiato a Brown chiude definitivamente i giochi.
Sala Stampa
Frank Vitucci
“Peccato, perchè portare migliaia di tifosi domani in finale qui a Bari sarebbe stato ancor più entusiasmante. Ci prendiamo quanto di buono fatto contro i campioni d’Italia, una squadra costruita per primeggiare e vincere. Abbiamo pagato il break del terzo quarto, non entro nel merito delle decisioni arbitrali. Ottima la voglia di reagire e non mollare quando la partita stava scivolando via nelle mani di Venezia. Ci sono stati momenti di esaltazione e altri di esitazione, dovremo essere bravi a limarli e rimanere concentrati difensivamente per 40 minuti. Oggi ci siamo andati vicini, bisogna dare merito a Venezia che nei momenti clou si è dimostrata più esperta a indirizzare il match in suo favore”.
Umana Reyer Venezia- Happy Casa Brindisi 78-73
Parziali: 6-19; 23-33; 54-44; 78-73