Roma, 23 settembre 2019 – Siamo a meno di 24 ore dall’inizio dal 72° campionato di Legabasket LBA edizione 2019-20. Un inizio anomalo per diverse ragione, non fosse altro perchè si parte con la prima giornata del primo campionato della storia a 17 squadre (e tutti ben sappiamo il perchè, dopo il defenestramento della Sidigas Avellino), spezzettata in tre giorni: da martedì 24 settembre con il primo via alle ostilità alla Vitifrigo Arena di Pesaro per il match tra la Carpegna Prosciutto Pesaro e la neo-promossa Pompea Fortitudo Bologna, a seguire poi tre gare mercoledì 25 ed infine altre tre gare giovedì 26 settembre. E la seconda giornata? Da sabato 28 settembre, come prima più di prima e come si è sempre fatto nelle ultime annate, ma allora perchè far partire il campionato in tre giorni durante la prossima settimana?
“Ai posteri l’ardua sentenza, nui chiniam la fronte al Massimo Fattor…” che poi non è certo il Presidente della LBA, Egidio Bianchi, autore di una splendida boutade in questi giorni sullo share del basket in TV durante i Playoff!
Comunque sia, guardiamo avanti e concentriamoci invece su chi potrebbe vincerlo questo 72° campionato LBA e su chi potrebbe stupire o fallire, se non addirittura retrocedere considerando che in questa edizione 2019-20 ne scenderanno ben due in Serie A2. Ecco quindi il ns. ranking senza esagerare in previsioni tecnico-tattiche ma logicamente esprimendo un parere, sbilanciandoci certamente ma tenendo sempre a mente che quanto visto sino ad oggi, in un precampionato con molti alti e bassi, potrebbe alla fine risultare l’opposto di quanto esprime alla fine il campo.
1 – AX ARMANI EXCHANGE OLIMPIA MILANO
Sono i favoriti, indiscutibilmente, del prossimo campionato. Con la grande novità, il rientro di Ettore Messina in panchina in Italia e con l’avvento di un GM avveduto ed esperto come il greco Christos Stavropoulos in cabina di regia. Una squadra decisamente completa e molto, molto solida che vuole riprendersi il palcoscenico tricolore ma soprattutto incidere in Europa una volta per tutte. Anche se conta poco la bella vittoria di ieri ad Atene al Trofeo Giannakopoulos, dando però la paga a squadre come Fenerbahce e Maccabi Tel Aviv, s’è già intravisto il paradigma al quale si rifaranno i milanesi: difesa, difesa ed ancora difesa, un deciso cambio di rotta rispetto alle ultime Olimpie viste in campo made in Pianigiani, capaci cioè di grandi numeri in attacco ma poi friabili come un grissino spalle a canestro. Inoltre, non appena si rimetterà in sesto Arturas Gudaitis dal suo lungo infortunio al ginocchio, difficile pensare che in Italia ci possa essere una squadra che possa tenerle testa al meglio delle sette gare nella finale Playoff 2020. Ettore Messina potrebbe addirittura giocare con squadre differenti in Italia ed in Europa, alternando così le risorse psico-fisiche di giocatori che non sono più ragazzini e che non possono reggere il doppio impatto in campo, ad ogni gara, per quasi 30′ di gioco in media a gara. Unico dubbio: riuscirà finalmente l’ambiente che orbita attorno a Milano da sempre ad essere più coinvolgente e meno fastidioso, al punto tale da rendere forte il team e non debole come una nave in burrasca se qualcosa non dovesse girare da subito a dovere?

La Milano vincente ieri al Trofeo Giannakopoulos di Atene
Roster A|X Armani Exchange Olimpia Milano 2019-20:
Conferme: Andrea Cinciarini, Jeff Brooks, Arturas Gudaitis , Nemanja Nedovic, Vlade Micov, Amedeo Della Valle, Kaleb Tarczweski, Christian Burns
Arrivi: Ettore Messina (coach), Aaron White (Ala, Zalgiris), Riccardo Moraschini (Ala, Brindisi), Paul Biligha (Centro, Reyer), Michael Roll (Guardia, Maccabi Tel Aviv), Shelvin Mack (Play, Charlotte Hornets), Sergio Rodriguez (Play, CSKA).
E’ la favorita ad essere la squadra che dovrebbe e potrebbe maggiormente contrastare il cammino della favorita Olimpia Milano alla vittoria finale. “Squadra che vince non si cambia”, recita da sempre un antico proverbio in ambito sportivo ed anche in questa stagione coach Walter De Raffaele, assieme all’accoppiata Federico Casarin e Mauro Sartori, ha mantenuto l’intelaiatura vincente dello scorso anno, perdendo il solo MarQuez Haynes, ed aggiungendo sostanzialmente tre nuovi innesti (quattro, contando anche Francesco Pellegrino ma ben sapendo che probabilmente andrà via quando rientrerà a dicembre Valerio Mazzola), che dovrebbero dargli ulteriore compattezza per difendere il tricolore così meritatamente conquistato a giugno scorso vs Sassari: il cavallo di ritorno dalle tragedie (mondiali), ed irpine Ariel Filloy; una guardia affidabile ed esperta come Jeremy Chappell; infine l’ala forte sorpresa dello scorso campionato, anche lui reduce dalla tribolazioni irpine e cioè Ike Udanoh. Inoltre questa Reyer Venezia è oramai la squadra-cobra del nostro campionato: con alle spalle un precampionato abbastanza avaro di buone prestazioni, eccola risorgere dalle proprie ceneri non appena le sfide iniziano a contare qualcosa, sfoderando prove di grande caratura, sangue e carattere in quel di Bari nella Supercoppa 2019, sfuggitale per un nonnulla vs la “nemica” Sassari e priva in finale di fatto sia di un certo Austin Daye ma soprattutto anche di un acciaccato Ike Udanoh. Sarà quindi lei la vera antagonista della sopracitata Milano in questo campionato ma dovrà gestire bene le proprie risorse in virtù di una crescita anche in ambito europeo che merita e che però porta via molta, molta energia psico-fisica. Per ultimo, ci sarà spazio in campo per il talentino Davide Casarin reduce da un eccellente bronzo ad Udine quest’estate agli Europei FIBA U16M? E ci saranno passi avanti per una struttura sportiva adeguata alla passione ed alla competenza del popolo orogranata che merita un palazzo dello sport degno di questo nome?

La Reyer Venezia, 2^ classificata alla Supercoppa 2019 di Bari
Roster Umana Reyer Venezia 2019-20:
Conferme: Walter De Raffaele, Michael Bramos, Julyan Stone, Stefano Tonut, Austin Daye, Andrea De Nicolao, Gasper Vidmar, Valerio Mazzola, Bruno Cerella, Mitchell Watt.
Arrivi: Ariel Filloy (Play, Avellino), Ike Udanoh (Ala/Centro, Usa/Nig), Jeremy Chappell (Guardia, Brindisi), Davide Casarin (Play-guardia, vivaio), Francesco Pellegrino (Centro, Udine).
3 – BANCO DI SARDEGNA DINAMO SASSARI
La combriccola del Poz ha tutte le carte in regola per potersi confermare ai massimi livelli nel nostro campionato. Non tanto per come abbia vinto – con indubbio merito e massima soddisfazione – la seconda Supercoppa della propria storia a Bari meno di 24 ore fa ma quanto per aver ancora una volta dimostrato che, seppur cambiando tre quinti dello startin’ five così ben amalgamato sino a giugno scorso, in grado addirittura di vincere 27 delle ultime 31 gare della stagione andando ad un passo dal cucirsi lo scudetto sul petto contro quel serpente a sangue freddo denominato Reyer Venezia, ad oggi l’identità e lo spirito vincente e combattivo della squadra non si sia per nulla estinto, anzi! Certo, ha fatto discutere (e non poco), la rinuncia ad Achille Polonara, talento incompreso del nostro sgangherato basket azzurro emigrato in una squadrettina da niente come il Baskonia, ma l’arrivo di gente come Jamal McLean, Curtis Jerrels (visto proprio ieri quanto sia importante avere in seno alla squadra gente con gli attributi?), e Miro Bilan con l’aggiunta di un Michele Vitali così desideroso di mettersi in bella mostra dopo l’esperienza di Andorra, ha portato un valore aggiunto positivo. Oh, non dimentichiamoci poi di Dwayne Evans, che ha già fatto vedere proprio a Bari quanto possa incidere nel gioco offensivo, un giocatore che ha fatto sempre canestro ovunque sia andato. Attendersi poi la consacrazione di gente come Marco Spissu e Stefano Gentile è doveroso: il primo per smentire coloro i quali lo accusano di essere solo un fenomeno locale (dimenticando che Marco ha le stimmate del vincente avendolo dimostrato in A2 con addosso una maglia pesantina come quella della Virtus Bologna); il secondo perchè deve far vedere continuità di rendimento, difetto cronico ad oggi delle sue annate e che gli han precluso ben altre soddisfazioni. Per ultimo, Dyshawn Pierre, vero collante tra attacco e difesa, indispensabile per far bene anche oggi. Difficile comunque arrivare in Finale Scudetto come lo scorso anno, ci sarà un impegno europeo – diciamolo – decisamente più probante rispetto alla FIBA EuropeCup vinta lo scorso anno come la Basketball Champions League ma sognare non costa nulla, in particolar modo se il Poz riuscirà a tenere viva la fiammella dell’entusiasmo e della voglia di stupire.
Roster Banco di Sardegna Dinamo Sassari 2019-20:
Conferme: Gianmarco Pozzecco, Marco Spissu, Stefano Gentile, Jack Devecchi, Lorenzo Bucarelli, Daniele Magro
Arrivi: Miro Bilan (Centro, Asvel), Dyshawn Pierre (Ala, Sassari), Dwayne Evans (Ala, Ulm), Michele Vitali (Ala, Morabanc), Curtis Jerrels (Play-guardia, Milano), Marco Maganza (Centro, Scaligera Verona), Jamal McLean (Ala, Lokomotiv Kuban), Paulius Sorokas (Ala, Spirou Charleroi)
Qualcuno si potrebbe stupire di questa quarta piazza “solo” per le V Nere bolognesi. Beh, sì può comprendere tale stupore perchè nessuno mette in dubbio che la squadra allestita quest’anno dal duo Paolo Ronci-Luca Baraldi, con la non poco trascurabile supervision economica finanziaria del patron Zanetti, sia un insieme di giocatori compatibili e ben assortiti ed in particolar modo vincenti, uno per tutti Sua Eccellenza Milos Teodosic e del suo fratello a livello tecnico Stefan Markovic. Inoltre come non considerare in maniera positiva i nuovi arrivati, gente tosta ed esperta come Julian Gamble o Vince Hunter? E una guardia a dir poco letale nel nostro campionato come Frank Gaines che, assortito a Kyle Weems dovrebbe garantire pane e companatico per tutta la stagione? Fatto sta che però qualche dubbio che questa Virtus Bologna possa sedersi al tavolo della Finale Scudetto 2020 ora come ora esiste. Prima di tutto l’affidabilità di coachin’ a certe atmosfere di Sasha Djordjevic, apparse in tutte le sue fragorose contraddizioni nel recente Mondiale FIBA in cui la sua Serbia si è sciolta come neve al sole, da grande favorita alla finale, alle prime difficoltà che la manifestazione le ha posto davanti. Eppoi il nucleo italiano, gente affidabile ed anche in crescita rispetto alla scorsa stagione come Filippo Baldi Rossi, frizzante in questo precampionato a differenza di un’annata molto, molto complicata ma non proprio fatta di “prime scelte”: non si offenda nessuno ma Giampaolo Ricci, Alessandro Pajola e David Cournooh ad oggi sono pur sempre ottimi elementi ma da testare a certe latitudini. Fosse arrivato, o meglio ritornato Alessandro “Psyco” Gentile forse forse…Inoltre alle porte c’è anche una stagione europea a dir poco dura come solo la 7Days EuroCup può essere, stagione europea che potrebbe veramente intossicare gambe e cervello ad un roster tutto nuovo di zecca che ha come missione quella di affrontarla al meglio delle proprie capacità. Questo alla fine in campionato si potrebbe risentire, come normalmente accade a chi desidera arrivare al piano più alto delle manifestazioni europee (Euroleague), come questa dirigenza ha più volte manifestato (giustamente, anche). Infine, le condizioni di Milos Teodosic. Se il serbo riprende a trottare come tutti ben sappiamo (assente dopodomani al debutto vs la Virtus Roma in casa), allora nulla potrà essere vietato alle V Nere ma in caso contrario non siamo per niente convinti che questa Virtus Bologna possa far bene solo perchè ha il blasone sulla maglia e sullo stemma: in campo non ci vanno queste cose.
Roster Segafredo Virtus Bologna 2019-20:
Conferme: Sasha Djordjevic, Filippo Baldi Rossi, Alessandro Pajola, David Cournooh
Arrivi: Giampaolo Ricci (Ala, Cremona), Milos Teodosic (Play, LA Clippers), Frank Gaines (Guardia, Cantù), Stefan Nikolic (Ala, Udine), Kyle Weems (Ala, Tofas Bursa), Julian Gamble (Centro, Nanterre), Vince Hunter (Centro, Aek), Stefan Markovic (Guardia, Kimkhi Mosca), Lorenzo Deri (Guardia, sett. giovanile), Mait Peterson (Ala, sett. giovanile).
Una neo-promossa in LBA che però potrà dare molto, ma molto fastidio a tutte le avversarie di turno. Squadra esperta, tosta e con un livello di QI cestistico di livello per mettersi subito in scia degli “odiati” cugini bianconeri ai quali dare battaglia senza respiro ed ovviamente fargli lo sgambetto. E’ questo l’obiettivo della Pompea Fortitudo Bologna che, ad esempio, si è portata a casa l’ex capitano virtussino, al secolo Pietro Aradori, giocatore che in Italia ha sempre il suo peso specifico di grande impatto nonostante abbia toppato l’approccio ai Mondiali FIBA e che però, statene certo, attende il derby del prossimo 26 dicembre con una gran voglia di presentare il conto ai suoi ex compagni di squadra. Eppoi c’è un coach in grande crescita come il molisano di nascita Antimo Martino ma casertano di formazione cestistica, reduce non solo dalla vittoria in Serie A2 del girone Est e del Titolo d’Italia Dilettanti ma da un percorso di crescita che lo ha fatto arrivare oggi ad un debutto come Head Coach in LBA solo nominale, avendo per anni seguito da “secondo” le gesta di gente come Jasmin Repesa e Marco Calvani. Una mina vagante che se non avesse avuto il problema Henry Sims da gestire (fuori almeno sino a novembre per la rottura di un dito della mano sinistra e prontamente sostituito da un DeShawn Stephens tutto da scoprire in LBA), oggi potrebbe anche ambire a piazze più elevate della quinta alla quale secondo noi può legittimamente ambire. Occhio poi a Kassius Robertson che potrebbe veramente fare la differenza ed incidere in maniera pesante nell’arco della stagione. Punti deboli? Beh, come l’esperienza e l’elevata età media della carta d’identità di un roster può essere un vantaggio per competere serenamente a certi livelli, il contraltare è l’esatto contrario: contro squadre attrezzate a correre, questa Pompea Fortitudo potrebbe andare in difficoltà vs avversarie disposte a farlo.
Roster Pompea Fortitudo Bologna 103 2019-20:
Conferme: Antimo Martino, Stefano Mancinelli, Maarten Leunen, Daniele Cinciarini, Matteo Fantinelli,
Arrivi: Rok Stipcevic (Play, Lietuvos Rytas); Ed Daniel (Ala, Peristeri Atene), Kassius Robertson (Guardia, Bayreuth), Henry Sims (Centro, Virtus Roma), Pietro Aradori (Ala, Virtus Bologna), Niccolò Dellosto (Ala, Trieste), DeShawn Stephens (Centro, Hapoel Tel Aviv)
La grande sorpresa della stagione scorsa in LBA, con tanto di Coppa Italia 2018 vinta e semifinale scudetto raggiunta, non ci convince almeno ad oggi per le posizioni di vertice ma anche alla luce di quanto abbia espresso sia in precampionato che nella composizione del roster 2019-20, nonostante la chiusura dello stesso sia avvenuta a tempi da record! Rimane pur sempre una squadra di spessore nel panorama del nostro basket e la Supercoppa di Bari, nonostante abbia confermato dubbi e timori della vigilia, ne ha palesato virtù ma anche vizi. Sia chiaro, il 4° posto di Bari vale il 3°, non è certamente questo risultato a far pendere l’ago della bilancia verso, a nostro avviso, una stagione difficile da migliorare rispetto a quella scorsa. Il roster è un roster comunque ben assortito ma con alcune incognite, difficili da concretizzarsi dopo le splendide prese dello scorso anno come sono state Makong Mathiang e Drew Crawford. Prima di tutto Darrell Williams, rimane? Va via o no? Josip Sobin resterà dopo la Supercoppa oppure si pensa anche ad altro sostituto? Questo non facilita le cose, oltre tutto il finlandese Matias Palmi non sembra avere assorbito ancora il cambio di logica cestistica dalla Finlandia a noi, meglio Matt Tiby ma la sensazione è che ancora quest’anno Meo Sacchetti dovrà ancorarsi alla verve ed alla voglia di Travis Diener ed al supporto che potranno garantire Michele Ruzzier (stagione della conferma per lui), e Wesley Saunders. Jordan Mathews sembra comunque ben disposto e s’incrociano le dita su Nikola Akele e Niccolò De Vico, quest’ultimo dovrebbe sostituire idealmente e fisicamente le funzioni di Giampaolo Ricci nella scorsa stagione. Per noi è da sesto posto ma se qualcosa non dovesse andare bene, nessun stupore se svicolasse qualche piazza più in giù.
Roster Vanoli Basket Cremona 2019-20:
Conferme: Romeo Sacchetti, Giulio Gazzotti, Travis Diener, Michele Ruzzier, Wesley Saunders, Giacomo Sanguinetti, Dejan Stojanovic.
Arrivi: Nikola Akele (Ala, Roseto Sharks), Topias Palmi (Guardia, Joensuun Kataja), Niccolò De Vico (Ala, Reggio Emilia), Darrell Williams (Centro, ESSM Le Portel Cote d’Opale), Jordan Mathews (Guardia, FOG Naestred Danimarca), Matt Tiby (Ala, Buyukcekmece), Josip Sobin (Centro, Croazia).
L’anno scorso tutto è andato male, per differenti e logici motivi. Quest’anno non dovrebbe ripetersi il flop passato sempre partendo dal presupposto che una società come questa messa in piedi dal patron Bonetti e dalla presidentessa Bragaglio sia, a nostro modesto avviso, un modello da imitare nel nostro sgangherato mondo tricolore. Dopo la fantastica epopea Andrea Diana in panchina, esauritasi anche a livello emozionale ed emotivo, ecco El Diablo, al secolo Vincenzo Esposito per un roster che è stato, molto lucidamente, tenuto compatto nel nucleo italiano (in Bocca al Lupo per Marco Ceron, fermo da un anno!), infoltito dal giovane centro Tommaso Guariglia che potrà quindi acquisire esperienza e metodo di lavoro da LBA, ed impreziosito tre certezze più una: Tyler Cain, strappato a Varese; Ken Horton, portato in Italia dalla VTB russa ed infine quello che al momento è apparso il più in palla di tutti, DeAndre Lansdowne. Il punto interrogativo è rappresentato da Branson Konig, acciaccato muscolarmente, che sta mettendo in apprensione l’entourage della Leonessa che, come Cremona, non ha ancora capito se sostituirlo oppure no. Questo è il vulnus che potrebbe condizionare il campionato di una Brescia che ci riproverà in Europa dalla porta principale (7Days EuroCup), dopo la delusione dello scorso anno e che deve comunque rivitalizzare Luca Vitali (calambour non voluto…), tornato dalla Cina e dai Mondiali con l’autostima sotto i tacchi delle scarpe. Stagione infine da non toppare per Awudu Abass, adesso deve far vedere di essere maturo e pronto a far vedere qualità e continuità di rendimento. Settima piazza ma, come Fortitudo e Cremona, con la possibilità di salire in alto se tutte le cose andranno per il verso giusto, idem nel caso contrario. Attenzione all’energie psico-fisiche che l’Europa porterà via con se.
Roster Germani Basket Brescia 2019-20:
Conferme: Luca Vitali, David Moss, Brian Sacchetti, Awudu Abass, Tommaso Laquintana, Andrea Zerini, Marco Ceron
Arrivi: Enzo Esposito (Coach, Sassari), Tyler Cain (Centro, Varese), Ken Horton (Ala, BK Astana), DeAndre Lansdowne (Guardia, Löwen Braunschweing), Tommaso Guariglia (Centro, Agrigento), Bronson Koenig (Guardia, Vaqueros de Bayamón)
8 – DOLOMITI ENERGIA TRENTINO AQUILA BASKET TRENTO
Esattamente come Brescia, l’Aquila Basket Trento deve risollevarsi da una stagione poco confortante. Non negativa in assoluto come la Leonessa (fuori da tutto, Playoff compresi), ma l’eliminazione ai quarti di finale scudetto per mano della nemica di sempre, la Reyer Venezia, ha pesato molto sull’ambiente, speranzoso di poter arrivare alla terza finale scudetto consecutiva in tre anni. Perciò via anche a Trento una colonna della squadra alto atesina come coach Maurizio Buscaglia e largo ad un giovanissimo coach di belle speranze come Nicola Brienza. Ma la rivoluzione s’è fermata lì perchè lo zoccolo tricolore, oltre a Sua Maestà Aaron Craft, è stato confermato in blocco registrando però la perdita, dolorosa, di un Diego Flaccadori desideroso di respirare altri climi agonistici. E come Brescia, anche Trento si riaffaccerà in Europa e sempre nella 7Days EuroCup, quindi mettendo in piedi una squadra capace di competere e di ben figurare sin da subito però su tutti i fronti, non come nelle ultime stagioni segnare da partenze come nelle corse dei cavalli, cioè ad handicap. Il precampionato è stato caratterizzato da alti e bassi, ma il quadrilatero composto dai quattro nuovi innesti come Rashard Kelly, James Blackmon da Pesaro, George King e dall’ex-Trieste Justin Knox, fa ben sperare anche se ancora non si vede ancora un’identità precisa di gioco in campo. Ma la forza del club bianconero è che la calma non è mai difettata a Trento, quindi coach Nicola Brienza avrà il tempo necessario per far si che la squadra possa imparare a conoscersi al meglio, sperando però di non dover attendere molto che la macchina possa viaggiare a pieni regimi. Insieme a Fortitudo, Brescia e Cremona, per Trento il potenziale successo come il potenziale fallimento viaggia sul sottile filo dell’equilibrio.
https://www.facebook.com/AquilaBasketTN/videos/2691804607519542/
Roster Dolomiti Energia Trentino Aquila Basket Trento 2019-20:
Conferme: Aaron Craft, Davide Pascolo, Fabio Mian, Andrea Mezzanotte, Toto Forray, Luca Lechthaler
Arrivi: Nicola Brienza (Coach, Cantù), Rashard Kelly (Ala, Parma Basket Perm), James Blackmon Jr. (Guardia, Pesaro), George King (Ala, Northern Arizona Suns), Justin Knox (Centro, Trieste), Alessandro Voltolini (Guardia, Settore giovanile), Max Ladurner (Ala, Settore giovanile).
9 – OPENJOBMETIS PALLACANESTRO VARESE
Sulla nona piazza del nostro ranking mettiamo l’inossidabile Pallacanestro Varese di coach Attilio Caja. Com’era prevedibile il coach pavese, sempre restìo alle sperimentazioni ed ai salti nel buio, ha messo insieme una squadra che lascia poco, poco spazio alla fantasia, reduce anche lui da una stagione a dir poco deludente viste le premesse iniziali, il budget a disposizione e quindi dovendo a questo punto portare a casa almeno le Final Eight 2020 di Coppa Italia di Pesaro ed ovviamente i Playoff. Confermati i soli tre italiani come Matteo Tambone, Nicola Natali e Capitan Ferrero, il roster varesino è nuovo di zecca ma non brilla di grandi stelle, come del resto nel suo recente passato, dovendo anche far fronte ad un budget sicuramente inferiore rispetto allo scorso anno. Si è pescato molto su giocatori già visti e conosciuti come ad esempio l’ala LJ Peak, vista quest’anno a Pistoia, o come Josh Mayo, di ritorno dalla Germania dopo alcuni anni in Italia (Montegranaro Sutor e Virtus Roma, almeno sino al 2014). Sempre da Montegranaro, ma questa volta sponda Poderosa, è arrivato Jeremy Simmons ed anche un altro cavallo di ritorno però del passato varesino, come Siim-Sander Vene mentre si punterà molto sulla coppia Jason Clarke-Milenko Tepic, specialmente sul carisma e l’esperienza del vecchio bucaniere serbo, eroe di tante battaglie nel suo passato cestistico. Un pò da scoprire la guardia lettone Ingus Jakovičs, nel senso che bisognerà vedere come si adatterà al nostro basket ma comunque sarà difficile che questa Varese possa andare oltre il 9° posto, dovrà come al solito affidarsi al gioco ed alla difesa non avendo un grandissimo potenziale offensivo nelle mani. Ma se le cose non dovessero andar bene le conviene stare molto attenta alle spalle.
https://www.facebook.com/pallvarese/videos/867421736990758/
Conferme: Attilio Caja, Matteo Tambone, Nicola Natali, Giancarlo Ferrero,
Arrivi: L.J. Peak (Ala, Pistoia), Jeremy Simmons (Centro, Montegranaro), Josh Mayo (Play, Telekom Bonn), Siim-Sander Vene (Ala, Gran Canaria), Milenko Tepic (Ala, Paok), Jason Clark (guardia, Fraport Skyliners), Luca Gandini (Ala, Orasì Ravenna), Omar Seck (Guardia, sett. giovanile), Gianmarco De Vita (Ala, sett. giovanile), Ingus Jakovičs (Guardia, Ventspils)
Fabrizio Noto/FRED