Brescia, 6 Ottobre 2019 – Dalle stalle alle stelle, in un solo anno. E’ questo che sembra di percepire dalle prime uscite ufficiali della Germani Basket Brescia di questo inizio stagione. E non ci si lasci ingannare dalla sconfitta di ieri sera in quel di Brindisi, frutto dell’inevitabile stanchezza, forse ancor prima mentale che fisica, derivante dalla terza partita in sei giorni.
Una settimana dove la Leonessa, prima di arrendersi alle bordate di Banks in serata di grazia al tiro (71,4% con 5/7 d da dietro l’arco e 93,3% con 14/15 dalla lunetta), ha saputo affondare due vere e proprie corazzate come Milano e Kazan. Due vittorie che hanno dato seguito al precedente successo maturato contro una solida Reggio Emilia che dopo qualche anno di appannamento è tornata a investire nel basket e presenta oggi un roster di buon livello, candidandosi per un posto nella post-season.
Ma se sulla carta la vittoria in casa contro gli emiliani poteva anche non essere una grande sorpresa, espugnare il Mediolanum Forum contro quella che è l’indiziata numero uno per la vittoria del campionato italiano ha stupito un po’ tutti. L’Armani è squadra di altro livello e potrà giocarsi le sue carte anche in Eurolega per la conquista di uno degli ultimi posti ai play-off anche se vista la concorrenza non sarà impresa semplice. La squadra di coach Esposito ha mostrato una solidità mentale e un’organizzazione tattica da grande squadra, sia contro i meneghini che nella vittoria al PalaLeonessa contro l’Unics Kazan, anch’essa squadra di altissimo livello, abituata a calcare i parquet di Eurolega e che quest’anno punta dritta alle Final4 ed è tra le principali candidate alla vittoria finale della coppa insieme a Malaga, Lokomotiv Kuban e Darussafaka, prossima avversaria della Leonessa in quanto sorteggiata nello stesso girone di ferro insieme ai russi e ai ragazzi di Esposito, oltre a Badalona, Lubiana e Nanterre.
Certo affrontare le squadre più forti del lotto a inizio stagione può avere aiutato Moss e compagni, con le grandi squadre che ancora non hanno trovato il giusto affiatamento ed equilibrio tra tutti i loro campioni e che ancora non hanno a pieno il ritmo partita, ma l’impressione è che Brescia quest’anno sia molto più squadra nel vero senso del termine con un feeling tra i giocatori come non si vedeva dalla stagione 2017-18 quando arrivò la semifinale play-off e la finale di coppa Italia. Il cambio di allenatore sicuramente è stato fondamentale per portare nuovi stimoli all’ambiente e nuove idee sul parquet, e il buon lavoro fatto in estate dal GM Santoro in fase di costruzione della squadra durante il mercato ha completato l’opera.
Sono stati individuati giocatori non troppo blasonati ma estremamente funzionali agli equilibri tattici e al gioco che esprime Vincenzo Esposito, e la sensazione è quella che nell’immenso serbatoio che è il mercato USA si sia pescato bene. Al contrario dell’anno scorso non sono arrivati giocatori di nome ex-NBA come Hamilton o Cunningham ma sono stati scelti americani che si sono fatti anni di gavetta in campionati anche di secondo livello e lontano dai riflettori, ma con esperienza di basket europeo e che hanno sempre dato prova di solidità in tutta la loro carriera. Tralasciando Tyler Cain, già noto ed apprezzato a queste latitudini e il confermato sempreverde capitan David Moss, le firme di Andrew Lansdowne e Ken Horton si stanno dimostrando ben oltre a degli ottimi upgrade rispetto ai loro colleghi dell’anno scorso e stanno dimostrando sul campo un’intelligenza tattica fuori dall’ordinario.
E’ presto per dire dove potrà arrivare questa Germani e gli obiettivi da centrare sono molti e difficili, a partire dal passaggio del turno in Eurocup, senza dimenticare la lega nostrana dove c’è da agguantare la qualificazione a coppa Italia e play-off, ma questo gruppo sembra avere le carte in regola per giocarsi questi obiettivi fino alla fine. Se si fa un paragone con l’anno scorso: dalle stalle alle stelle.
Andrea Buffoli