Una volta nel calcio per indicare le squadre che in coppa andavano bene ma che in campionato faticavano si diceva che erano “belle di notte” , perché in coppa si giocava il mercoledì sera.
Possiamo dire che l’Olimpia di questo inizio di stagione abbia diritto di fregiarsi , posto che sia un fregio, di cotanta definizione d’antan?
Lascio a voi la risposta, quel che è certo è che il rendimento tra Eurolega e campionato della squadra di Messina è ben diverso, a prescindere anche dai risultati.
A cambiare è proprio l’atteggiamento e il diverso tasso di energia che i biancorossi mettono in campo. A Cremona è stata una partita in cui sembrava che le due squadre fossero state costruite con lo stesso budget per competere per gli stessi obiettivi. Forse sarà il sistema messiniano che tende ad appiattire le individualità, sarà che tanti giocatori milanesi (Cincia e White su tutti) ancora non hanno digerito i minutaggi, le responsabilità (minime) e le rotazioni del coach ma a me è sembrata proprio un Olimpia con poche armi in faretra.
E le percentuali dal campo vengono in suffragio alla mia tesi, 45% da 2 e il 23 da tre punti. Troppo poco, decisamente troppo poco. E se non ci fosse stato un Micov in versione deluxe sarebbe stato anche peggio.
A questo punto tutti attenderanno il rientro di Nedovic come quello del salvatore della patria, per questo io valuterei la possibilità di inserire un altro piccolo con punti nelle mani a costo di sacrificare un 4 e segnatamente White, anche oggi un pesce fuor d’acqua. Ma siamo anche consapevoli che difficilmente la società prenderà decisioni prima di aver visto la squadra al completo.
A Cremona direi bene solo l’ex Cantù e Cska, sufficienti Della Valle e forse Roll, ingiudicabile per ovvi motivi Gudaitis; per gli altri una bocciatura sonora.
Anche la mancata conferenza stampa di un Ettore Messina molto nervoso anche a fine partita è un chiaro segnale che qualcosa non va come da lui ( sia in qualità di coach, sia di presidente) auspicato.
Onestamente a me il suo operato di oggi non è piaciuto per niente; troppi cambi punitivi, rotazioni vorticose in cerca di un quintetto che lo soddisfacesse. A mio parere dovrebbe capire che certi giocatori tipo Cinciarini o Burns non danno il meglio se usati a stint di un minuto e mezzo alla volta con cambio punitivo al primo errore.
E nelle stesse condizioni dei due sopracitati ci sono anche White, Biligha e Tarczewski anche se con più minuti giocati. Ho proprio l’impressione che il ritmo offensivo di squadra ne risenta particolarmente di tutto questo bailamme di cambi, e non è questione di numero di punti segnati.
Vedremo dunque venerdì contro un Fenerbahce non ancora al top se e come l’Olimpia reagirà. Intanto in casa milanese l’unico sorriso l’ha strappato il rientro di Gudaitis, ovviamente imballato ma comunque in campo: ovviamente ci vorranno settimane prima che sia al 100% ma la sua presenza è importante già adesso per levare responsabilità ai suoi compagni di reparto.
Due parole su Cremona: sembra una squadra meno talentuosa rispetto a quella dello scorso anno ma ha dimostrato stasera di poter sopperire con la tigna e l’intensità. Sinceramente non li vedo da playoff ma l’esperienza mi dice anche di non scommettere mai con le squadre (di club) di Sacchetti quindi sospendo ogni altro tipo di giudizio fino alla partita di ritorno. Una cosa certa è che Saunders ha confermato di essere un giocatore di livello superiore, mentre Mathews ha fatto vedere di poter arrivare, a quel livello. De Vico invece pare digerire meglio l’aria cremonese rispetto e quella reggiana , potrebbe essere una bella sorpresa di questo campionato.
Garbin Cristiano
@garbo75