Acqua S.Bernardo Cantù – Dolomiti Energia Trentino 78 a 72 a Desio in un palazzo dello sport che fa festa grande per la seconda vittoria in campionato per la squadra di coach Pancotto che arriva davanti alla squadra dell’ex, Nicola Brienza.
E’ stata – quella di Cantù – una vittoria di squadra che non ha la firma di uno o due giocatori ma dell’intero gruppo cinque i giocatori in doppia cifra: 17 punti per Wilson (top scorer tra le fila canturine e autore di 4 triple su 8), 15 di Collins, 12 di Pecchia, 12 di Simioni (5/6 dal campo) e super doppia doppia da 12 punti e 15 rimbalzi per Hayes, a referto con 29 di valutazione.
Menzione d’onore anche per Clark, a segno con 2 soli punti ma autore di ben nove assist. A Trento, invece, non basta la prova da 24 punti e 9 rimbalzi di Kelly.
LA CRONACA Coach Pancotto conferma lo starting five della trasferta lagunare con Clark in regia, Young e Pecchia sugli esterni e il duo Wilson-Hayes sotto canestro. L’ex Brienza, invece, parte con la rivelazione Mezzanotte in quintetto, da “quattro”, supportato dalla fisicità di Knox nel pitturato. A completare lo scacchiere iniziale bianconero ci sono Craft, Blackmon e King. In avvio di gara, il più brillante è proprio Mezzanotte, autore di due triple in fila che impattano il risultato sul 6 pari dopo 2 minuti e mezzo di gioco. Poi, è il momento di Pecchia, assoluto protagonista del primo quarto con 9 punti di pregevole fattura. 11 a 8 al 4’, ottima partenza canturina. Ad incrementare il vantaggio biancoblù ci pensa Wilson prima, con una gran tripla, e Hayes poi, con la schiacciata del momentaneo più quattro. 18-14 a tre minuti dal termine della prima frazione. Trento, dunque, tenta il sorpasso con la sua panchina di qualità: Gentile con il fisico, capitan Forray con l’estro, la Dolomiti accorcia, portandosi così a un solo punto di scarto. Lo stesso, però, fa Cantù, guidata in attacco dai guizzi di Collins e Simioni. Al 10’ è comunque la S.Bernardo a condurre il gioco: 26-23 dopo il primo quarto.
Il secondo periodo si apre come era finito il primo, con Simioni ancora decisivo nella metà campo offensiva, una validissima alternativa ad Hayes, in panchina a rifiatare. Mentre dall’altra parte Trento fatica a segnare con Gentile (due tiri aperti sul ferro), Cantù riesce ad allungare il proprio margine di vantaggio, facendosi letteralmente trascinare dall’entusiasmo e dalla potenza di Simioni, autore di dieci punti consecutivi che non solo fanno impazzire il pubblico biancoblù ma che consentono anche ai padroni di casa di allungare di dieci lunghezze. 38-28 al 15’, Simioni scatenato anche dall’arco con due “bombe” a bersaglio. Desio in delirio. Nella seconda parte del periodo, però, Cantù non riesce a chiudere in bellezza il primo tempo, lasciando per strada due liberi pesanti con Hayes e difendendo male in un paio di occasioni. La Dolomiti si porta così a meno quattro, prima di una prodezza di Collins che porta nuovamente Cantù tre possessi avanti. 41-34 a sessanta secondi dall’intervallo. Hayes si fa perdonare con quattro punti in fila pesantissimi: entrambi i liberi dalla lunetta prima, una poderosa schiacciata che mette dentro una palla danzante sul ferro poi. 45-34 al 20’. Due i giocatori in doppia cifra alla pausa lunga: 13 di Kelly per l’Aquila, 12 di Simioni per Cantù. Tra le fila canturine spiccano anche i 7 assist di Clark e i 7 rimbalzi di Hayes.

Aaron Craft – Dolomiti Energia Trentino
Foto Danele Montigiani – Aquila Basket Trento
Desio, 20 10 2019
Cantù rientra dagli spogliatoi splendidamente, allungando con cinque punti consecutivi di Wilson, caldo da oltre l’arco. Pecchia, indemoniato nella metà campo offensiva, con la solita energia contagiosa è bravo a resistere a ogni contatto avversario e a strappare l’ennesimo fallo e l’ennesimo viaggio in lunetta. 55-38 al 24’. La Dolomiti si aggrappa alla fisicità di King e ai canestri di Kelly per non uscire dalla partita, tornando momentaneamente a -14. Ma Cantù non molla di un solo centimetro, con Hayes tarantolato a rimbalzo e Collins decisivo da oltre l’arco. Alla difesa, invece, ci pensa Burnell, osso duro per l’attacco trentino. È a Craft, però, ad accorciare le distanze in chiusura. 61-49 al 30’.
Il quarto e ultimo periodo si apre con il botto: azione magistrale di Cantù sia in difesa che in attacco. Hayes stoppa King, consentendo a Collins di correre in contropiede e mettere a segno una pesante tripla dall’angolo che lancia in avanti la S.Bernardo di diciassette lunghezze: 66-49 al 32’, massimo vantaggio brianzolo. Nel finale sale ancora una volta in cattedra Hayes con un’altra stoppata e Wilson con una tripla ancora. Cantù conduce con grande autorità: 71 a 53 a cinque minuti dalla conclusione. Brivido negli ultimi istanti di gara, con un mai domo Craft e un imprevedibile Blackmon che consentono all’Aquila di tornare sotto di otto lunghezze. 71-63 al 38’. Time out Pancotto. Al rientro in campo è Collins, sulla sirena dei 24’’, a mandare in estasi il pubblico desiano, segnando una tripla pesante come un macigno. A chiuderla definitivamente è Wilson, con la “bomba” dall’angolo che vale a Cantù il +8 a meno di trenta secondi dalla fine.
Acqua S.Bernardo Cantù-Dolomiti Energia Trentino 78-72 (26-23, 19-11; 16-15, 17-23)
Sala Stampa
Cesare Pancotto, head coach di Pallacanestro Cantù:
“Complimenti ai miei giocatori, meritavano questo tipo di partita. Complimenti al pubblico che questa sera ci ha sostenuto ed eccitato, soprattutto durante la settimana, in cui ci hanno fatto sentire quanto Cantù desideri plaudire questi ragazzi. Diventare l’orgoglio di questa città e di questi tifosi rimane un nostro grande obiettivo. L’orgoglio e l’appartenenza c’è già da parte dei giocatori. È stata una partita intensa con qualche momento da “Penelope”: sono mancati taglia fuori, più qualche brutto recupero in contropiede. Dentro a questo, però, abbiamo giocato una partita con una durezza mentale di altissimo livello, partendo da una difesa che voleva proteggere l’area dei tre secondi e contrastare il tiro, cosa che ci è riuscita in modo importante. In attacco le due cose che hanno evidenziato la qualità della nostra partita sono i 18 assist e i 5 giocatori in doppia cifra. Ora, però, dobbiamo fare uno step in avanti, senza soffermarci alla partita consistente e importante che abbiamo fatto, nonché alla consistente reazione che abbiamo avuto dopo Venezia, ma è necessario capire cosa ci serve in casa e fuori casa per strappare altri biglietti e essere già pronti. Questo campionato ogni settimana stravolge ogni tipo di pensiero e i risultati di questa sera lo dimostrano. C’è da fare un lavoro per dare continuità a ciò che stiamo facendo. Voglio complimentarmi con gli italiani perché, soprattutto nel primo tempo, hanno dato la spinta a raggiungere la vittoria, grazie al loro impeto offensivo ma anche grazie al loro atteggiamento difensivo. Ho parlato di momenti da “Penelope”: in un clima in cui per una settimana siamo stati sotto pressione, una squadra giovane che sta trovando tutte le sue dinamiche e le sue qualità, saper vincere una partita come quella di oggi è un elemento di crescita. Negli ultimi minuti è mancata l’aria, ma siamo stati capaci con la difesa e i rimbalzi di avere importante vantaggio e vincere”.
Nicola Brienza coach Dolomiti Energia Trentino:”Complimenti a Cantù che ha vinto con una partita di grande intensità ed energia: ci è costato caro un primo tempo difensivo non all’altezza, in particolare i 26 punti subiti nel primo quarto che sono un dato con cui è difficile pensare poi di poter vincere in trasferta in questo campionato. Abbiamo fatto troppa fatica nelle situazioni di uno contro uno in difesa per troppi minuti nella partita: rispetto alla sconfitta di domenica scorsa a Brescia però abbiamo lottato e non ci siamo tirati indietro. Peccato nel finale per un paio di situazioni che potevamo darci ancora più inerzia nella rimonta, ma sono dettagli: quello che sappiamo è che dobbiamo essere più pronti e più cattivi in campo per fare un passo in più e vincere partite come questa”.