Bologna, 9 novembre 2019 – L’ottavo turno del campionato LBA non sarà un turno come i precedenti per la capolista Segafredo Virtus Bologna. Infatti parte domenica 10 novembre il progetto Basket City Fiera, che abbiamo già dettagliato nella presentazione del match, disputato e vinto mercoledì in 7DAYS EuroCup, dalla stessa Virtus Bologna in casa vs i tedeschi dell’Ulm.
Così, mentre in campionato si vola con sette vittorie su sette, non ultima la brillante esibizione del PalaBigi di Reggio Emilia in un derby molto sentito, questa Virtus Bologna progetta il proprio futuro alla grande, per palcoscenici importanti come la Euroleague? Non è un mistero che la nuova dirigenza bolognese punti a quel livello di competizione in un futuro prossimo, neanche forse lontanissimo. Pertanto la gara di domani vs la Dé Longhi Treviso, oltre ad avere il sapore di antiche sfide che si perdono nel tempo, assume un connotato decisamente diverso. Al padiglione 30 della Fiera di Bologna domani, domenica 10 novembre, si fa la storia dunque delle V Nere e Treviso sarà la grande invitata a partecipare alla festa.
Una Dé Longhi Treviso che arriva a Bologna dopo aver saggiato già l’amarezza della sconfitta vs la sponda biancoblu consapevole che domani ha veramente poco, poco da perdere, ecco le parole di coach Max Menetti a presentare la sfida:
https://www.facebook.com/www.trevisobasket.it/videos/2395465287340137/
Ovviamente oggi non potevano mancare le parole del padron di casa, coach Sasha Djordjevic, che non ha voluto solo parlare della squadra, del match e delle prospettive in campionato bensì analizzare appunto il momento storico che vivrà la Virtus Bologna, ecco le sue parole:
Hanno costruito qualcosa di bello per la società, per tutti noi, questo rappresenta il primo passo. Speriamo di inaugurarlo nel migliore dei modi. Per quanto riguarda i nostri avversari, conosco Treviso e apprezzo Menetti per tutto quello che ha fatto nella sua gestione a Reggio Emilia, ora sta ricominciando un progetto importante. Domani ci aspetta una bella partita, un bell’esame, una gara tosta perché loro non mollano mai. Leggevo le loro dichiarazioni, che avranno bisogno del killer instinct, e noi dovremo evitare tutto ciò. Piedi per terra e culo per terra, difesa, tanta concentrazione, avremo bisogno di tutte queste cose che permettono di costruire altri due punti importanti per la classifica. Per quanto riguarda le mie dichiarazioni post Ulm, a volte è necessario sottolineare alcune cose, quelli erano i miei pensieri, dopo quella partita: dobbiamo chiedere a noi stessi sempre qualcosa di più. In allenamento ho ricevuto delle buone risposte, ora vedremo cosa dirà la partita, ma è da inizio stagione che giochiamo tanto e facciamo fatica ad allenarci, ma dobbiamo continuare così. Ho fatto un po’ di turnover nelle ultime gare per gli acciacchi di Gamble, ora sembra sia recuperato. Tra qualche settimana avremo la sosta, potremo recuperare energie fisiche e mentali. La sosta per il nostro lavoro sarà positiva, ci permetterà di concentrarci sulle cose su cui abbiamo costruito la nostra partenza e aggiungerne altre. Abbiamo aggiunto Teodosic molto tardi, quindi non potevamo introdurre tanto altro, ma ora potremo farlo. Ora non dimentichiamo che abbiamo trasferte difficili da affrontare. L’entusiasmo non è un problema solo per la squadra, ma per il gruppo in generale. C’è chi ha esperienza, chi no, è un processo mentale di assestamento: parlo dei giocatori in primis, ma anche di tutto il Club, abbiamo componenti della società nuovi, tutti devono essere focalizzati sugli obiettivi. C’è tanta voglia di fare, ma poi è necessario concretizzare altrimenti arrivano i problemi. Mi è entrato in testa questo continuo dire ‘la Virtus non faceva queste cose da tanti anni’: non possiamo ripeterlo sempre, sappiamo la nostra storia, ma noi siamo qui per sudare, e io mi sveglio ogni giorno per fare la storia e raggiungere i miei obbiettivi. E io voglio che la gente mi segua in questo modo. E’ una stagione lunga e non abbiamo fatto ancora niente. Siamo ancora la squadra che negli ultimi anni non ha centrato i playoff. E’ un processo lungo, che va portato avanti ogni giorno.
Non parlo di obiettivi, a me non piace perdere. Io voglio portare in alto questa società, vorrei che per i prossimi 10 anni e più si giochi per vincere sempre qualcosa. C’è bisogno di sacrificio, di vincere e di ripartire subito il giorno dopo. Mi sono complimentato con la società per il nuovo Palazzetto: un conto è dire di fare le cose, un conto è farle davvero, è un segnale bellissimo per la pallacanestro. Per una società sportiva avere un impianto è fondamentale, una Segafredo Arena è indispensabile, e noi siamo qui per seguire quello che fa la società. Per chiudere il cerchio, Bologna deve tornare a giocare nella massima competizione europea”.
Redazione All-Around.net