Ammesso che una partita conti più di un’altra nella situazione attuale, quella di domenica 17 novembre al PalaCarrara alle 19 per la OriOra Pistoia ha un valore più importante. Perché l’avversario di turno, l’Acqua San Bernardo Cantù, pur avendo potenziale di squadra da medio alta classifica ha sin qui avuto un rendimento molto altalenante e quindi è invischiata nella zona pericolosa della classifica quasi come la formazione toscana.
Il coach di Pistoia, Michele Carrea introduce così la sfida:
È stata una brutta settimana e per me è estremamente spiacevole parlare sempre di queste cose. Questi i fatti: Justin Johnson non ha ancora fatto un allenamento completo con la squadra perché la caviglia non è pronta; Angus Brandt ha accusato problema alla schiena; Carl Wheatle ha subito un colpo alla mano, la situazione non è chiara e attendiamo l’esito degli esami. È dunque evidente che sia stata una settimana complessa per numeri e energia: gestire le assenze è un dovere legato alla nostra professionalità, ma le difficoltà sono innegabili e preparare una gara in questo modo è complicato. Tuttavia ci aspetta una partita troppo importante per farci scuotere dai problemi: dobbiamo assolutamente produrre una performance competitiva. Speriamo di recuperare almeno Johnson e Brandt, con la certezza che chi verrà in battaglia farà il massimo per conseguire un risultato positivo”.
Cantù è una squadra che è stata capace di costruire una rotazione a 10 giocatori e quindi i loro minuti sono distribuiti in maniera consistente, mentre noi in questo momento non lo possiamo fare. Hanno lunghi di grande qualità e dinamismo, un 4 in grado di aprire il campo e condizionare le scelte difensive, tanta qualità in campo aperto e un grande impatto a rimbalzo offensivo. In più hanno buona gamba e taglia fisica in tutti gli accoppiamenti, cosa che si traduce in una spiccata identità difensiva soprattutto a ritmi alti.
Dobbiamo pareggiare questi punti di forza con grande attenzione in tutti i frangenti, gestendo i ritmi e imponendo loro di dover leggere le situazioni. Tralasciando la partita di Milano, la squadra ultimamente ha offerto prestazioni in crescendo. Purtroppo sarei ipocrita a dire in questa settimana che abbiamo fatto qualcosa e che potremo produrre ulteriori miglioramenti. Ci siamo limitati a lavorato sulla consistenza mentale dei ragazzi, analizzando in video errori e punti di forza. Di positivo c’è il grande dispiacere dei ragazzi per la situazione, segno del loro attaccamento alla causa. Tuttavia abbiamo la conoscenza reciproca per fare partita seria, facendo riferimento ai momenti di basket consistente che abbiamo offerto finora”.