Roma, 19 novembre 2019 – Il mese di Novembre 2019 finirà per la Virtus Roma nella sfida del PalaEUR contro gli uomini di coach Max Menetti, quella Dé Longhi Treviso che è una delle avversarie dirette (teoriche) proprio di Roma, perchè simile per capacità realizzativa – pur essendo una neopromossa in LBA al pari della stessa Virtus Roma – e con un percorso molto simile in termini di classifica.
Ed è questa, secondo noi, la “vera” sfida della prima parte di stagione per la squadra capitolina, vuoi perché Treviso è li, (8 punti contro i 10 della Virtus Roma in classifica), e vuoi perché questa partita andrà vista in chiave doppia come una gara ad eliminazione diretta, controllando lo scarto all’andata al PalaEUR ed il ritorno nella “terra delle bollicine.”
Sarà quindi ancora un doppio turno in casa a chiudere questo mese di Novembre ’19, dopo aver ospitato due giorni fa Pesaro i prossimi saranno i trevigiani mentre ad ottobre la doppia di Roma fu prima Brindisi e poi Cremona. Opportunità non banali che ti regala questa strana annata offertaci dalla LBA e dalla federazione che si trovano a sistemare (sarebbe meglio usare “raffazzonare”), il calendario per via di una squadra che a turno riposa sempre.
Tutto questo per Roma si sta rivelando un’opportunità, vuoi perché il PalaEUR non è un catino semplice da sbancare per le tante che sono arrivate nella Capitale; vuoi perché la squadra giallorossa qui pare sentirsi ben protetta e vuoi perché, appunto, i turni del calendario di queste partite di andata stanno indirizzando in un certo modo il cammino della Virtus Roma. Al ritorno sarà esattamente il contrario…
E chi dunque al pronti-via avrebbe detto che alla vigilia del 10° turno, Roma la neopromossa “forte” di un roster ridotto quasi all’osso avrebbe potuto incamerare 10 punti frutto di 5 vinte e 4 perse?
Certo, va da se che per avere questo ruolino spettabile occorra un cuore, un sistema e una voglia matta di vincerle queste gare.
Dovresti anche avere un roster completo, almeno per far rifiatare gli starting five…Come dire…Ma se queste “ristrettezze romane”, al momento consentono di trovarsi quinti in classifica nel campionato italiano (si, si, avete letto bene!) allora le cose sono due: o c’è qualcuno al timone che ne sa e pure tanto oppure l’italico campionato attuale, tanto sfidante…Non è!?!!?
Per ora sono attardate Venezia, Cremona (?) e Milano con in più Trento e Trieste (sembra di essere ad un secolo fa…), che non riescono proprio a carburare. Le altre ci sono e tra queste c’è pure la Virtus Roma, la neopromossa debuttante al ballo.
Ora fate voi le vostre considerazioni.
Noi propendiamo per valutare in modo altalenante il campionato ma anche per saper riconoscere in Piero Bucchi quel timoniere forte e con le idee chiare, che magari non scende in campo in aiuto dei lunghi, non sale a raddoppiare sul lato forte del campo ma gestisce le teste e le energie di sette giocatori, (sette!), con indubbia maestria, forte di un paio di colored americani sopra il livello medio e davvero poco altro disponibile sul parquet, al momento.
Sarà quindi la decima gara – quella del 24 novembre – a dirci cosa sarà stato il 2019 per la Virtus Roma, ora che siamo agli sgoccioli di questa annata cestistica non indifferente.
Cosa è stata fin qui lo abbiamo visto: cuore, classe, testa ma anche sbandamenti bruttini – quello di Sassari come lo chiamate, voi? – per una squadra che a vederla bene da dentro, o da fuori, solo coach Piero Bucchi la conosce veramente bene.
Ed Allora? Allora siamo d’accordo, piedi ben saldi a terra e pedalare.
Giusto, ma scoprire che al momento solo 3 squadre segnano più di Roma – e in queste tre ci sono la corazzata Milano e l’incredibile truppa del Dio slavo Milos – beh, fateci dire…Tutto questo ci inorgoglisce, ci fa pensare che non sia casuale e…Ci predispone a più ameni pensieri.
Partite giocate: 9
Punti fatti: 700
Giocate in casa: 5
Vinte: 3
Perse: 2
Punti fatti: 404
Gabriele coachGab Marini