“Affrontiamo una squadra che ha dimostrato il suo grande potenziale di formazione molto versatile battendo Malaga in Eurocup. Trento ha in Alessandro Gentile un giocatore di grande qualità e personalità, ha un playmaker di grande leadership come Aaron Craft. Di conseguenza, sarà una partita per noi molto impegnativa, che dovremo affrontare usando concentrazione e pazienza proprio come abbiamo fatto in EuroLeaue contro Valencia. A titolo personale, ritrovo con grande piacere Lele Molin, con il quale ho condiviso tante esperienze e momenti bellissimi che ci uniscono”.
Sono le parole con le quali Ettore Messina coach dell’AX Armani Exchange Milano ha illustrato i temi della sfida che domenica 22 dicembre al Medolanum Forum di Assago attende la sua squadra con la Dolomiti Energia Trentino alle 18.00. In campionato il bilancio complessivo è 16-8 a favore dell’Olimpia che arriva alla partita dopo la bella vittoria sul Valencia in Eurolega. Tanti incroci tra i due club: Davide Pascolo lasciò Trento, dove era arrivato nel 2010, durante l’estate del 2016 per approdare a Milano, dove in due anni ha vinto due volte la Supercoppa, una volta la Coppa Italia e lo scudetto del 2018 battendo in finale proprio Trento; Alessandro Gentile arrivò a Milano nel dicembre del 2011 e ci è rimasto fino a metà della stagione 2016/17 ( due scudetti ,2014 e 2016, di cui uno da MVP, una Supercoppa e una Coppa Italia); Riccardo Moraschini ha giocato un anno a Trento con 27 presenze in Serie A nella stagione 2016/17; Amedeo Della Valle ha giocato a Ohio State con Aaron Craft, playmaker di Trento; Lele Molin, assistente di Brienza a Trento, è stato al fianco di Ettore Messina a Bologna, Treviso, Mosca e Madrid.
Così Nicola Brienza coach di Trento che a sua volta in 7Days Eurocup, ha battuto una formazione spagnola, l‘Unicaja Malaga:
“Milano è la squadra che, al di là della classifica, rimane la più forte del campionato: è quella più completa, ha un roster interminabile e che oltre ai numeri ha grande qualità in tutti i suoi componenti. Sappiamo che contro di loro, e a maggior ragione in trasferta, non è facile giocare: certo, Rodriguez, Micov e Scola sono i tre giocatori di riferimento del sistema dell’Olimpia, ma la loro forza è quella di poter avere ogni sera un contributo importante anche da chi gioca meno. Penso a Cinciarini e Burns nel quintetto che li ha portati in vantaggio all’intervallo a Madrid, o ai 15 punti di Della Valle di ieri sera contro Valencia. Servirà quindi massima attenzione su tutti. Noi abbiamo giocato una buona partita contro Malaga, stiamo lavorando bene in palestra e non vediamo l’ora di confrontarci con un’avversaria così forte ma allo stesso tempo stimolante. Coach Messina? Stringergli la mano prima della partita sarà emozionante, è una cosa che mi riempie di orgoglio. Non penso io debba aggiungere nulla a quello che la sua storia racconta per lui. Il nostro girone delle Top 16? Beh, complicato ma bellissimo, perché ci permette di sfidare tre squadre che per roster, qualità degli allenatori e risorse hanno l’ambizione di arrivare in fondo e di vincere la coppa».