Palestrina (RM), 22 dicembre 2019 – La capolista Citysightseeing Palestrina non si fa sorprendere nemmeno dalla sua più pericolosa rivale per il primo posto, dopo il derby tribolato vs Valmontone chiude battendo quindi la Virtus Arechi Salerno 80-66, in casa nel 14° turno della Serie B girone D. Nessuna sorpresa dunque al PalaIaia per la capolista Palestrina che, anche senza Thiam, porta a compimento l’opera di non farsi superare dalla seconda in classifica.
Primo periodo, i primi punti sono di Bartolozzi ma a segno dal campo ci va solo l’Arechi che non sbaglia con Potì e Diomede (2-8) e subito time-out. Cacace e Bartolozzi si scambiano i favori e Palestrina si rimette in pista, vantaggio con Mastroianni sul 16-15 e servirà poi una tripla di Leggio per impattare a quota 18. Ultimi due minuti con tanti errori e solo un canestro per parte, si chiude sul 20-20.
Secondo periodo, con 1/2 di Seye ribaltato presto da Cacace e finalmente dalla prima tripla di serata (con Mennella) 25-21 che costringe Benedetto a riordinare le idee. Quintetto basso per Palestrina, buona difesa nel pitturato ma Ciribeni la punisce dalla distanza. Protagonista del momento senza dubbio l’ex Mennella che aggiunge canestri in penetrazioni sufficienti a costruire il massimo vantaggio (31-26). Salerno pareggia in un minuto, ora il duello si sposta sulla linea della carità ma Rossi ha il tempo per insaccare da 7 metri il sorpasso. Con Palestrina sopra di tre, fondamentali i quattro punti di Diomede e gli ultimi cinque secondi del primo tempo che cambiano l’inerzia, sfondamento di Cacace e Gallo inventa dietro la schiena per Visnjic che piedi a terra realizza il 40-44 con cui si chiude il secondo parziale. Palestrina finora compensa con i rimbalzi strappati alle percentuali di tiro di molto inferiori agli avversari.
Terzo periodo, ripresa negativa con Potì della Virtus Salerno mattatore sulla linea di fondo (41-50) e la preoccupazione per un infortunio a Rossi. Mastroianni lasciato solo dal gomito ha tempo per prendere la mira e fare centro dai 6,75 poi ci pensano Bartolozzi e Agbogan ad aumentare l’intensità difensiva. La schiacciata con cui proprio Agbogan va ad infiammare il PalaIaia è la cartolina del break che ricuce lo strappo. Salerno vola nuovamente +4 ma Barsanti prende palla e attacca il ferro con decisione, c’è prima la parità poi l’allungo arancioverde con Mastroianni che dalla solita mattonella castiga da tre: 60-55. Un vero affare alla sirena il +3 dopo aver visto i campani scappare quasi sulla fatidica doppia cifra.
Quarto periodo, quello che accade dopo ha dell’impossibile, senza Thiam e Rossi e Bartolozzi out per infortunio in campo vanno cinque gladiatori per Palestrina che dopo il 60-59 di Visnjic piazzano un’accelerazione pazzesca. La squadra si distende sul campo e ha in Barsanti il suo trascinatore, bomba da otto metri, Cacace scippa una palla a metà campo e corre a schiacciare ad una mano: 67-59. Scintilla che spariglia le carte, Salerno vede il ferro stringersi sempre più, totalmente inerme di fronte il muro arancio verde. Il vantaggio infonde fiducia in dosi sempre più massicce e pur mancando metà quarto la corsa di Mennella a firmare il 71-59 lascia ben sperare anche i più scaramantici. Palestrina può anche giocare col cronometro, mancando forse qualche canestro che avrebbe ucciso la gara precocemente, ma dall’altra parte i blaugrana soffrono e sbagliano parimenti tiri aperti. A meno di due minuti dalla fine sale forte l’aria di festa, per Palestrina tanti viaggi in lunetta e una quota 80 ormai inattaccabile. Si chiude quindi 80-66 con Salerno si lecca le ferite e limita il margine a 14 lunghezze in previsione differenza canestri ma ormai c’è spazio solo per la festa dei laziali, in una sera campioni d’inverno e matematicamente qualificati da primi alle Final Eight di Coppa.
Sala Stampa
Citysightseeing Palestrina – Virtus Arechi Salerno 80-66
Parziali: 20-20, 40-44, 60-55, 80-66