Benacquista Latina – Ge.Vi. Napoli di domenica 29 gennaio 2019 è finita 68-82 ed è stata arbitrata dai signori Moretti di Perugia, Caruso di Milano e Praticò di Reggio Calabria. Al di là di come è finita – probabilmente la squadra di casa avrebbe perso lo stesso – è stata una partita molto difficile per la terna che non è riuscita a mantenere lo stesso metro di giudizio per tutti e 40′ minuti di gioco. E questa come sappiamo bene è una delle cose peggiori che possano capitare su un campo di pallacanestro.
Si può arbitrare male perchè gli arbitri sono come i giocatori, gli allenatori, i giornalisti e dunque possono sbagliare ma a loro è richiesto, se proprio devono sbagliare, di farlo sempre nello stesso modo non di cambiare modo di fischiare o di applicare un certo modo di dirigere la gara per una squadra ed un altro per l’altra squadra.
Nel comunicato del dopo partita, l’Ufficio stampa della Benacquista con la solita eleganza, aveva fatto notare proprio questo:
“Ciò che, però, non ci si aspettava era un arbitraggio, per l’ennesima volta, non all’altezza e sicuramente non equo su entrambi i lati del rettangolo di gioco. Latina soffre, gioca, recupera, lotta sempre spinta dal tifo incessante, costante e caldo dei propri sostenitori, ma è davvero impresa ardua riuscire a gestire una gara in cui il metro arbitrale cambia continuamente e, soprattutto, non risulta mai essere paritario tra le due compagini in sfida. In un finale concitato, segnato tra l’altro dall’espulsione di coach Gramenzi, Latina non ha avuto nemmeno la possibilità di giocare per la differenza canestri per via dei tanti falli subiti e non ravvisati“. Fatta la tara al legittimo tifo per la propria squadra e rivista però la partita bisogna dire che la collega di Latina ha davvero ragione.
Perché se l’atteggiamento di coach Franco Gramenzi è stato “offensivo, minaccioso e protestatario, cercando il contatto fisico col 2° arbitro” al punto da determinarne l’espulsione, allora bisogna che qualcuno spieghi cosa si vede in questo video girato da Gabriele Tamborelli…
Il comunicato ufficiale emesso ieri dal Giudice Federale in merito alla partita in questione:
PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI
1281 BENACQUISTA LATINA ammenda di Euro 1.500,00 per offese collettive frequenti del pubblico agli arbitri, per lancio di oggetti non contundenti (palline di carta) collettivo e frequente, colpendo e per lancio di sputi collettivo e frequente, colpendo [art. 27,4b RG rec.,art. 24,4 RG,art. 27,7bd RG rec.,art. 24,2b RG,art. 27,9bd RG rec.,art. 24,2b RG]
1281 FRANCO GRAMENZI (BENACQUISTA LATINA) (allenatore) squalifica tesserato per 3 gare, perché nell’ultimo minuto di gara, entrava sul campo di gioco con fare offensivo, minaccioso e protestatario, cercando il contatto fisico col 2° arbitro, che non avveniva per il pronto intervento di due giocatori. A seguito di tale comportamento, veniva espulso. Successivamente tentava di venire a contatto con gli arbitri all’interno degli spogliatoi, cercando anche di forzare la porta dello spogliatoio arbitrale, colpendola con pugni.[art. 33,1/1b RG,art. 33,1/1d RG]
1281 GIUSEPPE DI MANNO (BENACQUISTA LATINA) (1° assistente allenatore) squalifica tesserato per 1 gara perché a fine gara inseguiva gli arbitri con un atteggiamento e frasi irriguardose e offensive [art. 33,1/1a RG rec.,art. 33,1/1b RG rec.]
1281 BENACQUISTA LATINA ammonizione per guasto delle attrezzature obbligatorie (mancato funzionamento di alcuni led dello stop lamp e della stampante) [art. 40,1a RG]
Una batosta vera e propria. Vale la pena di far notare che i tre arbitri sono andati via appena ultimate le loro cose nello spogliatoio loro riservato senza salutare alcuno al Pala Bianchini: un atteggiamento che non depone a favore della loro tranquillità e serenità d’animo. Non avranno mica avuto paura di chissà quali conseguenze, spero perchè forse non sanno che a Latina ci sono persone civili, a cominciare dal coach, Franco Gramenzi, certamente uomo dal carattere focoso, ma un gentiluomo. E secondo alcuni testimoni non corrisponde nemmeno tanto la versione che lo stesso Gramenzi abbia cercato di forzare la porta dello spogliatoio arbitrale colpendola con pugni…Io non ci credo affatto.
Quello che è successo a Latina sembra un caso eclatante e vedremo come andrà il ricorso d’urgenza della società pontina – pare che gli arbitri non abbiano ricevuto un buon giudizio dal commissario di campo presente – ma è l’ennesimo esempio di come negli ultimi periodi la qualità degli arbitraggi sia più scadente del solito. In serie A come in A2. In Eurolega come in Eurocup. Forse è questione di ricambio generazionale ma allora sarebbe il caso di una maggiore collaborazione fra i settori arbitrali e le altre componenti tecniche della pallacanestro. Non più tardi di qualche settimana fa ho segnalato un fatto ai miei occhi moto grave : un arbitro che durante un time out si è girato a salutare un giornalista della sala stampa. Segno di poca concentrazione secondo me a prescindere dal risultato, da chi fossero le squadre in campo.
Collaborare, scambiarsi idee ed opinioni più di quanto già non si faccia credo sia urgente per evitare sospetti, pensieri strani da parte di chiunque. Poi viva chi sbaglia e guai a chi non lo fa mai. Sarebbe un supereroe e sappiamo che non esistono se non nella fantasia.
Eduardo Lubrano