Le cinque partite che domenica 12 gennaio hanno completato la prima giornata del girone di ritorno dopo gli anticipi di sabato 11, sono finite – tranne due – con scarti fra i tre ed i cinque punti. Una è terminata con una vittoria di 12 e solo Schio in Casa di Empoli ha chiuso con 27 punti di vantaggio. Segnali di un grande equilibrio e di un campionato sempre più avvincente.
Come a Battipaglia dove la O.ME.P.S. con il Fila San Martino di Lupari (54 a 57) è andata a due tiri liberi ed a 4 secondi dalla terza vittoria consecutiva in campionato che l’avrebbe definitivamente lanciata nel gruppone delle squadre che ambiscono ad una salvezza tranquilla. La squadra di casa di coach Orlando ha avuto anche 17 punti di vantaggio ma il roster corto – davvero troppo corto – non è riuscito a tenere l’assalto della squadra veneta che l’ha spuntata approfittando degli errori nel finale dell’americana di Battipaglia, Victoria Jarosz. Per Fila la vittoria vale il quarto posto.

Una fase di Gesam Gas e Luce Lucca-Passalacqua Ragusa
“Partita complicata caratterizzata tutto sommato da buona corsa in contropiede nei primi due quarti, ma nella quale purtroppo nel secondo abbiamo concesso 24 punti che sono troppi. Abbiamo invece difeso meglio nel terzo quarto e la nota negativa è stata che abbiamo fatto un po’ di confusione in attacco e abbiamo fatto un po’ di fatica ad attaccare la difesa schierata. Alla fine nelle condizioni in cui siamo era importante vincere e dunque bene così. Mai parlo delle singole ma complimenti a Stroscio che è entrata in un momento caldissimo della partita e l’ha affrontata con grande personalità e spero che questo le sia utile per acquistare fiducia nei suoi mezzi. Per quanto riguarda Soli ha preso una brutta ginocchiata alla coscia che ha provocato un ematoma. Non possiamo sapere in questo momento l’entità ma sicuramente non era in grado di rientrare anche se mi aveva detto che voleva provare”. E’ il commento a fine gara di coach Gianni Recupido coach della Passalacqua Ragusa che sul campo della Gesam Gas e Luce Lucca ha vinto, 65 a 70, una partita importante, sempre condotta dalle biancoverdi ma al tempo stesso ostica, e nella quale le padrone di casa hanno lottato per tutti i 40 minuti.Ragusa ha trovato una Dearica Hamby inarrestabile e fattore fondamentale per la vittoria finale. Per la lunga statunitense, alla fine, 29 punti, 16 rimbalzi, 8 falli subiti e 3 assist per un più che eloquente 44 di valutazione finale.
Lucca alla terza sconfitta consecutiva ma rispetto alla gara di una settimana persa con Palermo, comunque, sono diversi gli aspetti migliorati dalle biancorosse – alle prese ancora con delle rotazioni ridotte – che hanno mostrato in certi frangenti quell’energia difensiva, vedi le 22 palle perse dalle iblee, fatta vedere per buona parte del girone di andata. A condannare capitan Ravelli e compagne sono state le percentuali al tiro non esaltanti, oltre che l’assenza di Madera, sempre alle prese con il problema alla caviglia sinistra. Il centro livornese sarebbe state quella soluzione in più a disposizione di Iurlaro per contrastare le lunghe di Recupido.

Irene Ruffini, classe 2003 USE Scotti Rosa Empoli
Le tricolori venete del Famila Wuber Schio sono passate al Pala Sammontana casa dell’USE Scotti Rosa Empoli col punteggio di 56 ad 83. Il coach delle toscane Alessio Cioni sapendo che si trattava di una partita “complicata” ne ha approfittato per dare molto spazio alle giovani ed tenuto a riposo Manetti, ancora alle prese con un problema fisico. La partita per le empolesi è stata quindi vissuta come una tappa di avvicinamento ad un primo passaggio decisivo del campionato, quello di domenica prossima a Battipaglia. E così coach Cioni ha gestito Mathias ed ha messo in campo Ruffini che cresce partita dopo partita, per passare poi a Francalanci, Malquori, Caparrini e Bastianoni. Ed alla fine, specie nella prima metà di partita, la Scotti non ha demeritato affatto ed ha lascia la sensazione positiva di essere viva e pronta a giocarsi le proprie carte nella corsa salvezza.
Da parte di Schio c’era curiosità di vedere l’impatto di Leonor Rodriguez ed è stato un esordio stra positivo per la spagnola che guida il tabellino Famila in quasi tutte le voci. Coach Vincent ha fatto ruotare le giocatrici concedendo buon minutaggio in pratica a tutti gli effettivi. Comprensibile qualche minuto in più dato a Rodriguez per velocizzare l’inserimento in squadra. A riposo Harmon nella rotazione delle straniere, prima partita saltata da Jillian nella stagione.
L‘Allianz Geas strappa un importante successo alla combattiva SicilyByCar Palermo, 75-78 d1ts, dopo una avvincente gara caratterizzata da molti parziali e contro-parziali e terminata al tempo supplementare. Sesto sale così a quota 16 punti, al pari della quinta Lucca, che cade in casa con Ragusa ma rimane davanti per la vittoria ottenuta nello scontro diretto con le rossonere. Le sestesi hanno costruito il successo sulla costanza e l’efficacia del tiro da tre e sul dominio a rimbalzo, specie offensivo. Opposto il piano gara delle padrone di casa, che hanno puntato soprattutto sul gioco interno della potente e tecnica Gatling.
Le ragazze di coach Coppa, condotte egregiamente dalla coppia di talento e fisico Gatling-Cooper, riescono ad imporsi nel primo quarto e a mantenere il vantaggio nella prima metà del secondo; il contropiede primario sui recuperi e le incursioni delle lombarde si rivelano però efficaci e valgono il vantaggio rossonero all’intervallo lungo. Nella ripresa le sestesi tengono bene e provano anche a scappare, ma le palermitane hanno il merito di non mollare mai; l’impegno della SicilyByCar viene premiato all’inizio dell’ultimo periodo con il controsorpasso. Gli ultimi 10’ vedono le due squadre lottare ad armi pari con continui mini-parziali, fino al 68-68 della sirena finale. All’overtime Palermo parte con energia, ma non si stacca a causa delle risposte delle intense Costanza Verona e Brooque Williams. Nei secondi finali Panzera ai liberi firma il definitivo +3 senza che le padrone di casa riescano a trovare l’ennesimo pareggio.
Il coach del Geas, Cinzia Zanotti :
“È stata sicuramente una partita difficile: la nostra è stata una buona prestazione. Abbiamo iniziato in svantaggio, ma siamo poi riuscite a rimontare nonostante le varie difese proposte dalle avversarie. Abbiamo attaccato con molta intensità e prendendo buoni tiri liberi anche al di fuori degli schemi. La chiave della partita è stata senza dubbio la grande determinazione: dopo la sconfitta con Empoli questo incontro è stato un buon test, di sicuro non uno dei più facili per riprendere la corsa con una vittoria, ma siamo riuscite a superare l’ostacolo. Dobbiamo prendere fiducia da questo successo”.

D’alie
Segafredo Virtus Bologna – PF Broni 93
LBF 2019/2020
Bologna, 12/01/2020
Foto Giulia Pesino / Ciamillo
In serata è arrivata la terza vittoria della Virtus Segafredo Bologna che ha avuto ragione 71 a 59 della Della Fiore Broni. Un’ottima prestazione dal punto di vista tecnico e caratteriale delle padrone di casa. Parte forte Broni, che dopo un buon avvio subisce un paio di break che indirizzano subito la sfida da parte di Tassinari e compagne. Dopo essere andate sotto di 8, la Segafredo piazza un contro Break di 18 – 0 che non lascia scampo alle ospiti. Il primo tempo prosegue così, con le Vu Nere che dettano il passo e Broni costretto a rincorrere. Il pubblico apprezza e incita le bianconere che a 3′ e 32” dall’intervallo lungo aumentano il vantaggio di 18 punti grazie due tiri dall’arco di D’Alie.
Queste le dichiarazioni di Andrea Liberalotto coach virtussino al termine della gara:
“Sono molto contento per la vittoria e per la prestazione della squadra. Su entrambi i lati del campo, sia in attacco che in difesa, le ragazze hanno interpretato la partita benissimo, mettendo in campo l’atteggiamento perfetto. Credo che la chiave della vittoria odierna sia stata l’intensità e la qualità in determinate giocate. Siamo contenti, ovviamente non abbiamo ancora fatto nulla, ma questa è la strada e dobbiamo continuare così, testa bassa e pedalare con grande fiducia, perché possiamo dire la nostra in questo campionato. Vogliamo centrare il nostro obiettivo e non molleremo di un centimetro”.