“Tutte le persone che devono avere dei soldi li avranno. Entro l’anno 2019 li avranno. Pagherò tutti e tutte anche le ragazze che sono andate via. Lo dico e lo ribadisco con forza”.
Questo diceva ed io riportavo fedelmente, Edoardo Stanchi azionista di maggioranza di Athena Basket (al 65%) nell’intervista rilasciata ad All-Around.net il 27 novembre scorso, pochi giorni dopo l’esclusione della squadra dal campionato di serie A2 girone Sud. Intervista mai smentita in alcun modo, sia chiaro nemmeno tramite messaggi whatsapp di cui tutti, compreso Edoardo Stanchi ed il sottoscritto facciamo largo uso per comunicare, come milioni di persone.
Passate le feste e passati i malanni di stagione ho contattato sia Stanchi che le persone di Athena che attendono da mesi gli stipendi con i quali dovrebbero vivere. Perché al di là delle altre grandi questioni di cui non si sa nulla perché Stanchi continua a non dare spiegazioni, quello che più preme sono le persone che fanno del lavoro di allenatori o istruttori la ragione della loro vita e del sostentamento delle loro famiglie.
E qui da due conti fatti un pò velocemente la cifra che balla per circa 4 persone più le giocatrici dello scorso anno (quelle della stagione 2018-19 che hanno ottenuto la salvezza in A2 al primo anno) anno è intorno ai 35 mila euro. Forse per difetto ma siamo lì. E queste persone entro il 2019 non hanno visto un euro, soprattutto non hanno visto tutto quello che Stanchi aveva loro promesso che avrebbero preso entro il 2019.
Non solo il 21 gennaio – guarda caso un martedì perché in questa storia c’è sempre un martedì futuro nel quale Stanchi ha sempre rimandato ogni decisione ed ogni azione di risanamento delle questioni sospese… – c’è una scadenza Fip di circa 3mila euro che incombe e che si somma ai circa 14 mila e spiccioli che bisogna versare alla Federazione per la rinuncia al campionato, tasse e quant’altro. Non corrispondere queste cifre alla Federazione comporterebbe guai molto seri, come per esempio la scomparsa di una società, Athena, che dal 1994 ha lavorato e molto bene, nel mondo del basket femminile.
Stanchi avrebbe spostato il termine per i pagamenti al 31 gennaio 2020 adducendo impegni importanti di lavoro. A me in alcuni messaggi whatsapp di cui faccio solo una sintesi per questioni di riservatezza, aveva detto altro all’inizio di gennaio – messaggi che sono registrati dunque a disposizioni di chi volesse verificare – del tipo “I soldi sono miei e decido anche i tempi“.
Non solo pare, sottolineo pare, sempre in base a certi messaggi, che nelle casse di Athena siano entrate o stiano per entrare – non ho capito bene nemmeno io, cifre a sei zero. Se sono entrate non si capisce il motivo per il quale una minima parte non siano state immediatamente spese per sanare le posizioni più urgenti. Se non sono entrate…se non sono entrate.…se non sono entrate allora io a febbraio andrò sulla luna…
Naturalmente in Athena, ed io per primo, speriamo che la data del 31 gennaio sia finalmente quella buona ma dieci giorni prima c’è da evitare – come scritto – la rovina totale di Athena.
Sono stato accusato di dare credito ad una persona non credibile, che quello che scrivo è inutile, che non serve a niente e che sono in combutta con Stanchi. Ognuno è libero di pensarla come crede. Per me conta quello che Stanchi ha promesso nell’intervista del 27 novembre 2019 e non ha mantenuto e conta il mio lavoro di cronista che seguirà questa storia fino a quando tutte le persone che devono avere i soldi per aver lavorato per Athena da quando è arrivato Edoardo Stanchi non avranno incassato i soldi che spettano loro. E non mancherò di sottolineare ogni mancanza.
Lo devo alla testata che ospita la mia firma ed al suo Direttore. Alla mia correttezza di giornalista. Lo devo ad un gruppo di persone che mi ha accolto in modo straordinario. Lo devo anche – sembra paradossale – a quella che è stata un’amicizia con Edoardo Stanchi.
Eduardo Lubrano