Una gara quasi che vale una stagione. Alle ore 18:30 di domenica 26 gennaio al PalaCarrara va in scena una gara delicatissima tra OriOra Pistoia e Dé Longhi Treviso. Treviso punti 12 in classifica, Pistoia punti 10, quindi molto facile capire come ci sarà una vera e propria sfida anche di nervi per battere l’avversaria.
L’OriOra Pistoia è in crescita, nonostante le ultime sconfitte ed in trentello di Bologna sponda Virtus. La Dé Longhi Treviso invece è in un momento complicato. Sono ben sei le sconfitte consecutive, ultima gara vinta vs Reggio Emilia in casa il lontano ormai 8 dicembre, dolorosa quella vs Cremona domenica scorsa in casa. Solito clichè per i veneti in campo che partono sempre forte, salvo poi mollare minuto dopo minuto. La novità è che è stato salutato Charles Cooke, in attesa che giunga alla corte di coach Max Menetti il capoverdiano Ivan Almeida, domani ancora fermo per il mancato arrivo in tempo utile dalla FIBA del nullaosta per il passaporto portoghese che è comunque aggregato da martedì scorso.
Importante anche il doppio scarto, all’andata prevalsero i veneti su Pistoia per 87-72 e quindi anche questo va messo nel conto.
Questa l’analisi di coach Michele Carrea alla vigilia del match:
“Beh, per quanto riguarda l’infortunio di Landi, rispetto allo spavento del momento adesso siamo più ottimisti. Non ci preoccupa per il medio periodo, per la partita con Treviso valuteremo sul momento le sue sensazioni. La sua assenza in settimana ci ha un po’ condizionati, in quando abbiamo dovuto ridurre un po’ i tempi di lavoro e giocare con quintetti obbligati. Però come sempre voglio sottolineare la grande disponibilità da parte di tutti nel sopperire alle difficoltà”.
Che gara sarà domani vs Treviso?
“Sarà fondamentale tenere i nervi saldi e restare nelle linee della nostra pallacanestro. È evidente che sarà una gara maschia, per questo servirà tensione agonistica in tutti i frangenti. Tecnicamente proveremo a sfruttare i nostri punti di forza, poi durante la partita starà a me leggere le situazioni che ci mettono in difficoltà e provare a risolverle. Rispetto all’andata abbiamo un’idea di gioco chiara e sappiamo come fare per essere performanti, l’importante è non uscire da queste linee e non impazzire in caso di errori. La squadra lo sa e la necessità di fare una partita di grande durezza mentale è dentro la testa di tutti i ragazzi. Treviso è una squadra che ha tanto bisogno del tiro da tre: sui 100 punti segnati, quasi la metà arrivano dall’arco. Per farlo hanno grandi interpreti dalla lunga distanza come Logan, Nikolic, Alviti e Imbrò. Questo cambia un po’ la nostra prospettiva rispetto alle ultime uscite, dove abbiamo lavorato soprattutto per chiudere l’area. Inoltre hanno due lunghi bravi ad attaccare il ferro e con buon dinamismo senza palla. Sono a un punto del loro percorso tecnico simile al nostro: alternano momenti di buon basket e momenti dove – complici tanti fattori – accusano dei passaggi a vuoto, pur avendo giocato più partite consistenti rispetto a noi”.
Ecco invece le parole di Max Menetti