Difficile, se non quasi impossibile, riuscire ad esprimere sapientemente il tumulto di sensazioni che da ieri sera, domenica 26 gennaio, dalle ore 19:45 circa, pervade la mente ed il cuore di chi come Noi di All-Around.net, ama la pallacanestro.
All-Around.net nasce nel lontano 2006 proprio per dare voce agli appassionati di questo sport entusiasmante, agonico, forse uno dei pochi cimenti sportivi ove la rapidità d’esecuzione e la capacità psico-fisica si fondono insieme, regalando dei gesti atletici indimenticabili.
Indimenticabili come Kobe Bryant. Indimenticabile come il suo modo di fare canestro. Indimenticabile come il suo modo di vivere la pallacanestro.
Ieri sera, ed anche stamane, Noi di All-Around.net abbiamo dato sfogo immediato agli umori dei Nostri Redattori come Eduardo Lubrano e Marco Calvarese, stamane anche con un articolo di Luca Cipriani. Ed avremmo voluto farne tanti altri ma ci credete se scriviamo che diversi di Noi hanno declinato l’invito, sopraffatti dall’emozione e dallo stupore di quanto accaduto?
All-Around.net è da sempre una palestra di appassionati che si cimentano a fare giornalismo, ci perdonerete dunque se non siamo ancora così freddi e calcolati…Per questa ragione, abbiamo pensato comunque di descrivere con poche righe per ognuno di Noi, almeno chi ne fosse in grado o se la sentisse, il proprio sentire dopo aver appreso della scomparsa di Kobe Bryant, a tratti vissuto ancora come un brutto incubo e nulla più!
Questo ne è il risultato, sperando di onorarne al meglio le azioni, le vittorie, l’insegnamento ma anche il ricordo.
FRANCESCO SACCO
Per aver riscritto il concetto di professionalità e di lavoro su se stessi. Per aver fatto appassionare il sottoscritto a questo gioco. Thank you, Kobe.
CRISTIANO GARBIN
Quando nel 96, appena scelto al draft, lo vidi a Milano allo Streetball in via Cairoli e non pensavo potesse diventare più forte del padre. Beh, la storia ci ha detto tanto a poco per Kobe. E Jelly Bean era forte eh…
FABRIZIO NOTO
Era come se fosse un fratello maggiore, per Noi che abbiamo il basket nel cuore. Eri quello che osservi, che imiti e che cerchi di scimmiottare ma non ci arrivi mai ad essere come lui, perché lui è speciale, inarrivabile. Lui era Kobe Bryant!
EMANUELE GIORGI
Avevo 13 anni quando in televisione vidi davvero giocare a pallacanestro per la prima volta. Impossibile descrivere il vuoto che Kobe lascia in tutti noi
MARCO CALVARESE
Quando lo hai seguito per una vita, è come se se ne andasse un po’ della tua.
ANDREA BUFFOLI
Hai sempre detto che avresti voluto fare qualcosa di concreto per aiutare il basket italiano, io credo che tu lo abbia già fatto dando l’esempio e facendo innamorare di questo sport tanti ragazzini che adesso grazie a te fanno rimbalzare la palla sul parquet! Grazie Kobe!
FRANCESCO BERTONI
Molto probabilmente il fascino di Kobe è stata proprio quella sua passione ossessiva per la pallacanestro. Questa e la constante voglia di superare tutti e tutto con enormi sacrifici renderanno Bryant unico ed immortale.
GABRIELE MARINI
Ha lottato tanto per arrivare lassù per vincere. Indimenticabile.
GIUSEPPE PEP MALAGUTI
Per un paio di minuti ho sperato che la notizia non fosse vera. Una volta confermata la tragedia sono crollato e ho pianto come hanno fatto tanti amici che amano la pallacanestro e lo sport in generale. È una leggenda che ci lascia troppo presto. Un atleta alla continua ricerca della perfezione, un’ossessione per la pallacanestro che lo ha portato ad essere uno dei più grandi di sempre. Ho visto decine e decine di sue partite, purtroppo, solo in televisione, ho letto tantissime sue interviste, era uno di noi. Mi mancherai Kobe, mancherai a tutti. Fai buon viaggio!
GIORGIO ROVACCHI
Vedi un post con scritto No. No. No. Ed una foto.
Pensi non sia possibile. E invece quello che hai solo intuito è realtà.
KB è per me il passaggio da “è il figlio di” a “sono io”.
Talento, etica del lavoro e mentalità vincente sempre e comunque.
Mi piace immaginare una gara da 3 là sopra: lui, Alphonso, Drazen….
Redazione All-Around.net