La Dolomiti Energia Trentino infila la terza vittoria consecutiva in campionato superando fra le mura amiche della BLM Group Arena la S.Bernardo-Cinelandia Cantù 79-71: i bianconeri salgono a quota 22 punti in classifica (11 vinte e 10 perse) e ribaltano anche la differenza punti con i lombardi, che all’andata avevano vinto di sei lunghezze.
Cantù parte meglio in avvio, avanti 8 a 5, condotta in attacco dall’atletismo di Hayes e da un La Torre subito positivo. A metà frazione, però, i padroni di casa ribaltano lo svantaggio grazie all’immancabile apporto di Gentile, sia in versione assist man sia in versione “bomber”. La risposta canturina è tuttavia immediata, con Wilson bravo a trafiggere la difesa locale con una tripla importante. 11 a 9 per Cantù al 5’. Dopo l’ottima performance contro Venezia, nel primo quarto trova ancora spazio il giovanissimo Procida, buttato nella mischia da Pancotto dopo appena 6’ e mezzo di gioco. Tra una lotta e l’altra, sia in area con i muscoli di Burnell e Kelly protagonisti sia sul perimetro tra Procida e Blackmon, il primo periodo termina con un certo equilibrio in campo, con Trento avanti solo di un punto. 17 a 16 al 10’.
La seconda frazione vede partire l’Aquila ad ali spiegate, trascinata dai guizzi di Forray e Blackmon che, oltre a portare i bianconeri avanti di due possessi pieni (22-16), costringono coach Pancotto a chiamare subito time out, dopo un mini-parziale pericoloso di 5 a 0. Trento si porta avanti anche di otto lunghezze, con Blackmon sempre più protagonista, ma Cantù c’è e non esita a farlo sapere a capitan Forray e compagni. La risposta canturina è affidata al suo numero undici, La Torre, pungente dall’angolo con una tripla essenziale. Con Kelly e Pascolo in panchina a rifiatare, Brienza punta sui centimetri di Mezzanotte e sul tonnellaggio di Knox, il quale crea qualche grattacapo alla difesa biancoblù, sotto di nove (31-22). Se Blackmon prosegue a bruciare la retina del canestro, Cantù è brava a non perdersi d’animo, accorciando con quattro punti in fila di Burnell. 36-34 a meno di due minuti dall’intervallo. Time out Brienza. Alla ripresa del gioco, con un bell’assolo personale, Clark trova i punti del -2, dando ulteriore fiducia ai suoi. A pochi secondi dalla fine del primo quarto, Wilson tenta la tripla del sorpasso ma è poco fortunato, il pallone entra ed esce dal cilindro, consentendo all’Aquila di chiudere i primi venti minuti avanti 38 a 36.
Terzo periodo subito a ritmi altissimi, con Gentile da una parte e Burnell dall’altra a guidare l’attacco della rispettiva squadra. Cantù sprinta con sei punti di parziale contro i tre dei locali, tutti a firma di Burnell, scatenato al rientro dagli spogliatoi. S.BernardoCinelandia sul pezzo anche nella metà campo difensiva, con Hayes che non lascia scampo a Kelly, fermato sul più bello da una poderosa stoppata del prodotto di Florida University. Clark da tre e ancora Burnell, con il quarto canestro personale, trascinano la compagine in maglia biancoverde in vantaggio di due possessi pieni. 41-47, time out Trento. In delirio il settore ospiti della BLM Group Arena. Verso la fine del terzo quarto sale in cattedra Young, con un gran canestro nonostante il fallo subito. Il rookie americano completa dalla lunetta un gioco da tre punti molto prezioso, che consente a Cantù di volare momentaneamente sul +7 (47-52). Negli ultimi istanti del terzo quarto, Trento prova a pareggiare con Gentile ma Cantù regge l’urto, chiudendo in vantaggio 55 a 53 al 30’.
È ancora Gentile, in avvio di quarto periodo, a pungere la difesa brianzola, autore del 55 pari dopo pochi secondi. Poi, Blackmon si conquista due tiri liberi piuttosto agevolmente, invogliando Pancotto a spendere un time out dopo appena 50’’. Ma la sostanza non cambia: Trento sembra averne di più, a dispetto di una Cantù macchinosa, stanca e confusa. Craft, con una magia, trova il canestro del +4, aiutandosi con il tabellone. Magia chiama magia: Clark scuote i suoi con una gran tripla, da campione. Hayes, poco dopo, trova anche il -1, rimettendo le cose subito a posto. Cantù, però, dopo un breve sbandamento, torna a farsi strada, grazie anche a una difesa concreta e solida. Ne è l’esempio capitan La Torre, bravo a prendersi con coraggio il fallo di sfondamento di Gentile. Dall’altra parte Burnell piazza il sorpasso, ma Blackmon non ci sta e, in un amen, riporta i suoi avanti nel punteggio. 64-62 a cinque minuti e mezzo dal termine. Il parquet e gli spalti si infiammano: Mezzanotte in contropiede fa “esplodere” il palazzetto trentino, portando l’Aquila sopra di quattro punti. Dalla lunetta Hayes lascia lì un punto, segnando solo il secondo dei due tiri liberi a sua disposizione. Trento è invece più precisa: Forray fa 2/2 e Trento torna in vantaggio di due possessi. Nel finale, il duo Kelly/Mezzanotte mette la sesta, spaccando la partita con due canestri uno in fila all’altro che, nel giro di neppure trenta secondi, fanno schizzare l’Aquila sopra di nove. Vantaggio trentino che si fa più corposo quando, con l’ennesima prodezza, Blackmon piazza il canestro del +12 (75-63). Burnell prova a riaprirla a un minuto dalla fine ma Mezzanotte da oltre l’arco è letale, autore di una tripla pesantissima.
Dolomiti Energia Trentino – Acqua S.Bernardo Cinelandia Cantù : 79-71 (17-16; 38-36; 53-55)
Sala Stampa
Nicola Brienza coach di Trento :
“Questa per noi è davvero una grande vittoria, importante per il momento della stagione, per la classifica, sotto tanti punti di vista. Per la prima volta in stagione abbiamo vinto tre partite consecutive in campionato, e lo abbiamo fatto battendo tre avversarie di livello: il nostro obiettivo era aprire il girone di ritorno con quattro vittorie in cinque partite e ci siamo riusciti. Sapevamo che sarebbe stata una battaglia, conosciamo il valore dei nostri avversari. Però anche in quel momento del terzo quarto in cui Cantù ha fatto il break siamo rimasti sul pezzo senza mai calare di intensità e senza mai fare un passo indietro”.
Cesare Pancotto coach di Cantù :
“Complimenti a Trento per la gara che ha disputato, davvero giudiziosa. Noi invece abbiamo fatto, per tanto tempo, una bellissima partita, restando anche a -2 a cinque minuti dalla fine. Poi, però, ci siamo un po’ smarriti nel finale, subendo i loro break a causa di una nostra mancanza di lucidità, sia in difesa sia nella qualità del nostro attacco, un aspetto fondamentale se si vogliono vincere partite come queste. In futuro dovremo giocare correndo di più e tenendo meno il pallone in mano, attaccando l’area senza intestardirci con il tiro da tre punti, che è per noi una evidente difficoltà. Stiamo cercando di migliorarlo e continueremo a farlo, ma credo sia anche giusto avere la consapevolezza di non riuscire ancora a essere pericolosi da fuori. Da questa partita usciamo sì sconfitti, ma non battuti. Della squadra mi è piaciuto molto l’atteggiamento: c’è stata grande voglia di lottare contro una formazione molto forte come Trento”.