Roma, 23 marzo 2020 – Niente di nuovo sotto il sole nel compimento delle due settimane dal lock-down dell’8 marzo scorso da parte del Governo centrale, nella speranza di arginare l’avanzamento dell’epidemia del COVID-19.
O meglio, sarebbe meglio parlare di una certa confusione che regna sovrana nel rilevare come le squadre di LBA siano alle prese con due diversi tipi di problemi.
Il primo, evidente, è quello di assicurare ai propri tesserati una cartella personalizzata di allenamenti da svolgere comunque tra le mura casalinghe, o quantomeno nelle vicinanze delle rispettive abitazioni.
Ma allora, quando potranno riprendere gli allenamenti di tutte le squadre in LBA? Sarebbe più facile indovinare un Superenalotto!!
Un dato è certo: credere che il lock-down alle finalità ed agli scopi dell’LBA possa effettuarsi subito dopo che l’avanzamento del contagio risulti rallentato, è totalmente errato! Tutti, ma veramente tutti, desideriamo rivedere le partite, affollare i palazzetti ma sempre che tutto questo possa effettuarsi nella massima tutela e sicurezza degli atleti, degli staff ma anche e soprattutto del pubblico. Facile quindi intuire come l’ipotesi della ripresa a metà od a fine aprile risulti complessa, per non dire quasi impossibile.
Senza poi contare che in LBA c’è una squadra, come la Virtus Roma, che non dispone di un proprio sito fisico bensì di un impianto altrui ove svolge, dal marzo del 2018 ormai, le proprie sedute atletico-fisico-tecniche. Capite adesso quanto sia complessa la ripresa degli allenamenti?
Il secondo è quello inerente alla contemporanea, quasi totale, fuga degli stranieri nelle rispettive case, e quindi paesi d’origine. Problema da poco? Non tutti sanno che i contratti sono siglati sino al 30 giugno. Alla luce di questa situazione, credete sia ragionevole riprendere un campionato di LBA al 90% senza gli stranieri nelle squadre?
Nel mentre almeno le squadre cercano di comunicare sfruttando il mezzo per antonomasia nato proprio per comunicare con la propria tifoseria: il web!
Sì, il tanto vituperato web, o se preferite internet, così vilipeso e spernacchiato in Italia da quelli che fanno finta di non rendersi conto che la carta stampata sia oramai morta.
Ma siccome si spera che pur nella drammaticità di questi giorni che non avremmo mai voluto vivere nè raccontare qualcosa, dopo, dovrà essere diverso, allora si osserva come le squadre di LBA cerchino di trovare fondi vs il COVID-19, ad esempio, come la Dinamo Sassari.
Oppure come la Virtus Bologna, che pubblica le lettere di amore dei propri tifosi verso il vessillo bianconero.
O come la GIBA ci tenga ad esprimere il proprio parere sulla non decadenza dei contratti in essere, hai visto mai che a qualche Presidente venisse in mente d’impugnarli e non pagare più gli emolumenti dei tesserati?
Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni, intanto stringiamo i denti e seguiamo il più possibile i consigli che cercano d’evitare il propagarsi del virus!
Fabrizio Noto/FRED