E fu così che la premiata Family annunció – per l’ennesima volta – la desiderata di ogni anno, quella di ogni estate d’almeno un decennio a questa parte: disarcionare team e società, sponsor e staff, contratti e impegni, insomma tutto quello che ha il marchio virtus da qualche anno ad oggi.
Mollare ma non mollare, sparire ma esserci, beh almeno un pochino vorremmo esserci ancora…
Abbaiare pensando di comunicare.
Perché è così che si fa, si fa capire il disagio – mai proprio – per far sentire in disagio gli altri, anche in questa estate che è alle porte, l’ennesima estate di turbolenze sportive del basket romano.
Lui ne è il padrone, di questo giocattolo; lui il cocchiere, il vate, El conducador.
Poco importa che in città si stava ricreando quel tiepido umor di fedeli pazientissimi tifosi, portati per mano nel catino del Palaeur.
Le esigenze di un imprenditore stanco e impaurito dal virus contano assai di più.
E nessuno lo discute. Noi rispettiamo la scelta.
Ma che sia la scelta, però!
Non la lagna, l’abbaiare, ululare, chiamare, dire e non dire vergato su un comunicato stampa, come a noi ci è parso.
Chiede aiuto o vende?
Disarciona o disimpegna?
Che fa?
Non sopporta più, e non ha mai sopportato, che la SUA virtus dovesse essere sostenuta solo da lui medesimo.
Non è giusto, non è mai stato giusto!
In fondo…Un uomo solo al comando, un portafogli solo al comando.
Lui una manina se la sarebbe aspettata, e dai su…
Dal comune amico, dalla regione amica, dalla provincia amica, dallo Stato amico, dalla conferenza delle regioni, dalla Chiesa, ma anche dal Coni, dalla Lega, dalle leghe, dalle banche e dal Codacons e poi più su, dall’Oms, dall’ONU, dall’Eurolega, dall’NBA e anche un pò dalle Ong.
Eh si, anche dal terzo settore.
Perché no?!
Noi…No.
Davvero, no.
Grazie di tutto e…Arrivederci.
Altro che last dance, altro che ultimo ballo,
Ci vediamo presto.
Ne siamo sicuri.
Coach Gab