Roma, 23 luglio 2020 – Si muove qualcosa anche nel mercato della Reale Mutua Torino dopo una settimana di sostanziale silenzio in seguito alla presentazione del nuovo assetto societario. C’era e continua a esserci curiosità sulle mosse della nuova Torino di matrice turca, fino al 31 luglio sospesa tra una nuova partecipazione al campionato di A2 e la promozione sub judice in LBA nel caso di rinuncia da parte della Vanoli Cremona, che però continua a combattere per la sopravvivenza tra mille difficoltà, oppure della Virtus Roma, club in cui tutto tace nell’attesa che tutto possa cambiare per poi non farlo mai, a quanto pare.
Tornando alle vicende torinesi, è notizia della mattina l’accordo con la guardia statunitense classe 1990 Jason Clark che è, quindi, il primo colpo con i crismi dell’ufficialità nel ciclo targato Ergin Ataman. Arriva per sostituire il partente Derrick Marks. Viene da una stagione positiva da 11.3 punti e 4.4 rimbalzi in 24.2 minuti di impiego nelle 16 partite di LBA disputate con la maglia della Pallacanestro Varese.
Con un ruolo di primo piano nello scacchiere tattico di Coach Attilio Caja, e una certa sovraesposizione offensiva, il nativo di Arlington, cittadina e contea della Virginia, ha mostrato grandi capacità di creare in autonomia il tiro dal palleggio così come di essere giocatore di striscia, soprattutto nelle serate di maggior ispirazione. Allo stesso tempo, però, ha palesato alcuni limiti legati a una certa discontinuità: giocatore da tutto o niente, ha alternato prestazioni monstre come quella al Palaverde di Treviso del 5 gennaio, in cui ha totalizzato 30 punti con 17 tiri tentati, 9 rimbalzi, 4 recuperi per un 36 di valutazione, ad altre ben più scialbe in cui ha avuto la tendenza a sparire dalla partita, mutando in un giocatore timido contro la sua stessa natura (vedasi i 2 punti segnati sia a Brescia che a Cremona oppure i 4 contro Brindisi, partite nelle quali si è preso solamente 5 tiri)
Questa altalena prestazionale non consente ancora di definire perfettamente il suo livello di gioco e la sua dimensione ed è cosa piuttosto singolare per un atleta di 30 anni, che resta comunque un’arma potenzialmente importantissima per una squadra come quella affidata al confermato Demis Cavina, specialmente se Torino dovesse restare in A2.
Altra notizia di giornata è la firma sul rinnovo contrattuale di un anno, con opzione valida per la stagione 2021-22, da parte della combo-guard lettone Ingus Jakovičs con la Pallacanestro Varese. Decisione che era apparsa oltremodo chiara, quasi fisiologica dopo l’addio di Matteo Tambone direzione Pesaro.
Arrivato a Varese lo scorso anno, con alle spalle un solido percorso nel suo paese natale con VEF Riga e Ventspils tra le altre, il numero 7 biancorosso si è fatto apprezzare da tutti fin da subito per il suo discreto impatto difensivo, che gli ha permesso di entrare immediatamente nelle grazie di un coach piuttosto sensibile a questo lato del gioco come Caja, nonché per le sue doti umane di uomo-squadra silente e generoso, ma anche per essere un elemento frizzante nella metà campo offensiva nonostante le percentuali non sempre gli abbiano dato ragione.
9.8 punti, 1.5 rimbalzi e 1.8 assist in 18 minuti sul parquet nelle 19 partite giocate da questo ragazzo di 27 anni, che avrà il compito di chiudere un pacchetto esterni di qualità e completamente rinnovato dagli acquisti di Michele Ruzzier, Giovanni De Nicolao e quello solamente da ufficializzare di Toney Douglas. Per lui anche un acuto a Pistoia nella 15sima giornata con 24 punti in 27 minuti, frutto di 6/8 dal campo e 25 di valutazione.