Roma, 28 luglio 2020 – Come spesso accade, le parole non sgorgano immediate quando scompare un amico.
Sì perchè Enrico “Chicco” Zorzi non era un amico di lunga data, no.
Ma era un amico speciale Enrico Zorzi, quelli con i quali entri subito in quella forma di contatto emotivo e ti appassiona per come parla, per come gestiscola, per come argomenta le sue idee.
Enrico Zorzi, entusiasta del Suo lavoro, della Sua professione, uomo ed avvocato del foro di Teramo originario di Varese ma ormai teramano d’adozione, proprio grazie a questa Sua innata capacità di entrare in empatia con chiunque gli si avvicinasse.
Enrico Zorzi anche ex giocatore di basket, legato all’altra storica squadra varesina come la Robur&Fides e tra le altre, di Martinsicuro e Campli, società delle Minors abruzzesi di cui è stato bandiera, e che bandiera!
Era residente a Silvi Enrico Zorzi e ci ha lasciato la scorsa notte, scomparso all’età di 54 anni, mentre in modo sempre fiero, combattivo e risolutivo combatteva a schiena dritta una dura battaglia contro la malattia del secolo.
Per il sottoscritto Enrico Zorzi era un mentore, una persona da cui attingere saggezza, idee, ispirazioni ed avevamo legato in modo così forte anche in memoria di un amico comune scomparso improvvisamente, l’indimenticato Mirko Papirii, per anni il Redattore di All-Around.net narrante le gesta del Teramo Basket di Beppe Poeta, di Jaycee Carroll e di David Moss.
Ma c’era anche la passione per Doctor J, al secolo Julius Erving, straordinario atleta e campione dei ’76rs di Philadelphia, entrambi innamorati di quel modo unico che solo lui aveva di giocare, testa e cuore, sempre, in ogni gara!
Ed in effetti Enrico Zorzi era proprio così, testa e cuore ed anzi, forse molto più cuore che testa perchè riusciva a farsi benvolere sempre, con quel suo parlare misto lombardo-abruzzese così simpatico ed attrattivo ma anche quando ti mandava fragorosamente a quel paese!!
Amico di tante società di basket alle quali prestava la sua opera professionale in ricorsi ed affini e molto sovente con esito positivo, Enrico Zorzi era entrato nel tunnel della malattia ma sempre narrandola con una serenità ed una fierezza disarmante, senza mai indugiare in atteggiamenti anche naturali per chiunque si veda colpito all’improvviso da un male così crudele e brutale.
Mi mancheranno i suoi messaggi diurni di sfottò e di critica per le mie idee non solo cestistiche, eccome se mi mancheranno!
Perchè aiutava a capire i miei limiti, a riconoscerne l’essenza ed a correggerli.
Per questo quando mi faceva un complimento per un articolo ben fatto era per il sottoscritto motivo di grande orgoglio, perchè era onesto, leale e duro ma sempre intellettualmente onesto, merce rara in questo periodo in cui tutti sono arrabbiati con tutti e non tollerano più la minima critica!
Ci mancherai Enrico, eccome se ci mancherai!!
Fabrizio Noto/FRED